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Cronaca

Ritirare i tagli dei collaboratori scolastici e stanziare risorse per le nuove figure

Nell’incontro di ieri sulla revisione dei criteri e dei parametri per la definizione delle dotazioni organiche del personale ATA (Amministrativo tecnico e Ausiliario) della scuola, la delegazione sindacale ha espresso la ferma contrarietà alle misure di riduzione che prevedono un taglio di oltre 2100 posti di lavoro.

“La misura di riduzione ha incontrato la l’opposizione fin dal primo momento, determinando un ripensamento dell’Amministrazione che ha rinviato di un anno la sua attuazione, dal settembre 2025 al settembre del 2026. Un passo che deve portare a quello più importante che è l’abbandono della politica dei tagli”, sottolinea il sindacato di categoria.

Per quanto riguarda gli altri provvedimenti di applicazione delle clausole contrattuali del CCNL 2019-21, è stata sostenuta la necessità di un immediato passaggio da Collaboratore a Operatore Scolastico nella sua massima estensione possibile, in modo tale da consentire a circa 43.000 unità di personale di beneficiare della nuova posizione contrattuale. Tale numero peraltro corrisponde a quello dei plessi utilizzati nel nostro sistema di istruzione e tutta l’operazione dovrebbe essere condotta in moda da coprire le esigenze delle sedi in cui si articolano le diverse scuole.

In merito alla nuova figura di Funzionario - solo 308 secondo la proposta ministeriale – è stato proposto di mettere tutti gli aventi diritto nella condizione di acquisire tale posizione stanziando risorse aggiuntive dedicate, per fare in modo che ogni singola scuola possa beneficiare della presenza della nuova figura. Appare del tutto inadeguata infatti, l’istituzione di qualche centinaio di funzionari a fronte di oltre 7000 scuole e di una dotazione organica di oltre 50.000 Assistenti.

Evento TOPDays 2025: opportunità di impiego per il settore turistico

Aziende del barese ricercano oltre 1500 lavoratori per quasi 350 opportunità occupazionali con dati significativi anche per l’ambito interprovinciale del Centro-Nord Puglia (foggiano, barese e zona BAT).

ARPAL PUGLIA e i CPI di Bari, BAT e Foggia realizzano “TOPDays - Tourism opportunities in Puglia 2025”, evento itinerante per la promozione territoriale dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel turismo.

Pubblicati 347 annunci per 1509 lavoratoriÈ il risultato del resoconto di marzo 2025 dell’ARPAL Puglia sulla ricerca di personale delle imprese promosso dai Centri per l’impiego (CPI) dell’ambito territoriale di Bari.

Nel report dell’Agenzia sono 633 i lavoratori ricercati nelle 3205 offerte pubblicate, complessivamente, dai CPI delle province di Bari, BAT, Foggia.

Opportunità lavorative anche per gli iscritti categorie protette e/o persone con disabilità (richiesti dalle aziende eterogenei profili in diversi settori).

Tra le aree occupazionali in evidenza per il territorio barese: Servizi ludico-ricreativi, d’intrattenimento, artistici e sportivi; Servizi Turistici e culturali, Ristorazione; Servizi socio-sanitari ed educativi; Costruzioni, Impianti, Immobiliare; Artigianato, Commercio, Vendite e Noleggio.

Impresa possibile – Finanziati i primi 24 progetti

Sono 24 i progetti ammessi a finanziamento in risposta all’Avviso “Impresa possibile”, il bando a sportello,  ancora operativo, destinato al rafforzamento e/o alla nascita di nuove imprese sociali con l’obiettivo di creare  nella comunità di riferimento un impatto sociale ed economico anche attraverso l’inclusione sociale e/o socio-lavorativa di soggetti svantaggiati. 

Con DD 192/287 del 4.3.2025 sono state ammesse a finanziamento 24 proposte progettuali da parte di imprese, 3 costituende e 21 costituite, per un investimento  di circa 3,7 milioni, sui 7 milioni disponibili. 

È ancora possibile presentare domanda da parte di  Imprese sociali nella forma di micro, piccole e medie imprese e Gruppi informali di persone fisiche che assumono l’impegno a costituirsi come impresa sociale o cooperativa sociale.

È possibile presentare una sola proposta progettuale con un piano d’investimenti non inferiore ad € 10.000,00 e non superiore ad € 250.000,00, nelle aree previste dall’Avviso, che spaziano dai  servizi sociali innovativi, al welfare culturale, all’agricoltura sociale, al turismo accessibile e inclusivo, alla promozione dell’invecchiamento sano e attivo sino ad arrivare alla valorizzazione di beni pubblici e agli interventi di cittadinanza attiva. 

La misura è finanziata a valere sulle risorse del PR Puglia FESR-FSE+ 2021-20272021-27,   Azione 1.12 - Sub-Azione 1.12.1 – “Interventi per percorsi di rafforzamento di attività economiche a contenuto sociale, delle imprese sociali e delle organizzazioni del Terzo Settore”

 

La proposta progettuale deve essere presentata esclusivamente, a pena di esclusione, tramite la piattaforma telematica Bandi PugliaSociale disponibile all’indirizzo  https://pugliasociale-spid.regione.puglia.it/

Al via il progetto di formazione ASL Bari per 300 Infermieri di Famiglia e Comunità

«Gli infermieri di Famiglia e Comunità saranno dei nuovi punti di riferimento sul territorio, inseriti nell’organizzazione territoriale e in stretto contatto con le altre figure professionali impegnate nell’assistenza domiciliare ma, soprattutto, vicini ai pazienti e alle famiglie». Così il direttore generale ASL Bari, Luigi Fruscio, nel salutare i primi 100 corsisti del percorso formativo dedicato alla nuova figura dell'Infermiere di famiglia e comunità (IFeC), avviato quest’oggi nell’auditorium “Arcobaleno”. Settanta le corsiste che hanno partecipato, accolte dalle mimose per la Giornata Internazionale della donna.  

«La salute – ha sottolineato ancora Fruscio - si costruisce ogni giorno nelle comunità, tra le famiglie e accanto alle persone, nelle loro case. Per questo la figura dell'Infermiere di Famiglia e Comunità è destinata a divenire sempre più strategica in un sistema sanitario moderno, orientato alla prossimità e alla integrazione socio-sanitaria».

Il progetto formativo risponde alle recenti linee guida nazionali (Agenas) e regionali che hanno come obiettivo quello di garantire cure più accessibili e personalizzate attraverso il potenziamento della sanità di prossimità ed è il risultato del Protocollo d’Intesa tra ASL Bari ed OPI Bari, all’interno del quale è stato stilato il Piano Formativo finalizzato a formare un professionista chiave per rafforzare l’assistenza territoriale e promuovere il benessere dei cittadini.

L’iniziativa è sostenuta, su proposta degli Ordini delle Professioni Infermieristiche Puglia, dalla Regione Puglia, in applicazione della deliberazione di Giunta regionale numero 940 del 4 luglio 2024 e dell’articolo 49 della legge regionale 37 del 2023 in cui sono stati previsti e finanziati i progetti formativi pilota.

La formazione, in particolare, è rivolta a 300 professionisti sanitari infermieri dipendenti della ASL Bari ed è di tipo misto teorico-pratico; sono previste 6 edizioni per complessive 220 ore, ognuna dedicata a 50 infermieri e con un programma che prevede 100 ore di formazione frontale articolate in moduli, 100 ore sul campo da svolgere nei diversi setting territoriali e 20 ore per la redazione del project work. Dopo le prime lezioni svoltesi nell’Ex CTO, le successive saranno tenute presso il Polo Formativo “Santa Caterina da Siena” dell’Ospedale “Di Venere”, sede del Corso di Laurea in Infermieristica.

Il ruolo dell’Infermiere di Famiglia e Comunità

L’Infermiere di Famiglia e di Comunità mira ad essere un punto di riferimento per la salute della famiglia e della comunità, attraverso un’assistenza proattiva sul territorio e vicina al paziente, facilitando anche i rapporti fra tutte le figure coinvolte nell’assistenza territoriale. In sinergia con medici di base, specialisti e altri operatori sanitari multidisciplinari, il suo operato è finalizzato al potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei familiari e dei caregiver, per offrire supporto e sostegno per trovare soluzioni adeguate ai loro problemi, con particolare attenzione alle famiglie, agli anziani, ai malati cronici e alle comunità vulnerabili.

Tra le sue principali attività rientrano, ad esempio, l’educazione sanitaria, la prevenzione, il monitoraggio delle condizioni di salute anche attraverso l’utilizzo della telemedicina e il supporto nella gestione delle terapie.

 

GRAVINA OTTIENE IL TITOLO DI CITTA’: NOTIFICATO IL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Gravina può finalmente fregiarsi del titolo di Città.

Il sigillo definitivo arriva dal decreto del Presidente della Repubblica del 24 febbraio scorso, con relativa relazione del Ministero dell’Interno al Capo dello Stato.

Il titolo di città può essere concesso agli enti e in parola dal presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell'Interno ai comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza. Il comune richiede la concessione del titolo con un'istanza al Ministero dell'interno. Il titolo viene successivamente trascritto nel Registro Araldico dell'Archivio Centrale dello Stato.

A notificare la decisione è stata la Prefettura di Bari, concludendo così l’iter iniziato nel 2023, con la deliberazione di giunta che demandava al consiglio l’avvio del procedimento. L’assise aveva prontamente dato il via libera sulla base delle valenze storico-artistiche e culturali finalizzate all’ottenimento del titolo onorifico.

Documento imprescindibile ai fini del buon esito della richiesta è il report trasmesso dal sindaco Fedele Lagreca nel quale rappresentava al Prefetto che “Gravina… ricca di storia e di bellezze naturalistiche, paesaggistiche e artistiche vuole rinascere.. e si vuole fare costruttrice della propria identità di Città”, descrivendone dettagliatamente gli aspetti territoriali, ambientali, paesaggistici, storico-culturali e socio-demografici, oltre che lo stato dell’arte della situazione economico-produttiva, imprenditoriale e amministrativa.

“Con questo importante atto poniamo fine ad un’anomalia storica – dichiara il sindaco Fedele Lagreca – che vedeva una realtà importante come quella in cui siamo orgogliosi di essere nati e di vivere, privata ancora nel 2025 del titolo di Città. Un titolo onorifico, ma che spettava a Gravina da tempo e che la mette alla pari di altri Comuni. Questa iniziativa rimedia a questa mancanza e si inserisce nel solco della rinascita e della valorizzazione di Gravina e del suo immenso patrimonio artistico, archeologico, culturale e naturale. Ringrazio l’ex assessora Felicetta Cilifrese per essersi fatta promotrice dell’iniziativa in seno alla Giunta e tutto il Consiglio Comunale per averla sostenuta, tutti gli uffici comunali che hanno lavorato per il buon esito e Giuseppe Massari per aver dato un valido contributo alla stesura del dossier”. 

Giornata internazionale della Donna, le iniziative della Regione Puglia per l'empowerment femminile

La lotta alla violenza sulle donne e minori attraverso il coinvolgimento di più livelli istituzionali, dell'associazionismo e del terzo settore è da tempo una priorità della Regione Puglia.

Risale al 2014 l’approvazione della legge regionale n. 29, “Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne”, con cui si aggredisce il fenomeno prendendo in considerazione le sue molteplici dimensioni: la presenza qualificata dei servizi, la rete interistituzionale per la presa in carico, i protocolli operativi con le forze dell’ordine, il sistema di monitoraggio, l’emersione del fenomeno e la comunicazione costante, incisiva, pervasiva.
Da allora, gli interventi messi in atto sono finalizzati a vantaggio della costruzione stabile di reti capillari sul territorio per offrire a tutte le vittime un pronto intervento.

 

 “Puglia, Unica al femminile”, nasce da un’idea per dare voce alle donne e che danno un contributo quotidiano ed essenziale alla crescita e al benessere del territorio.

Lo spot – la cui versione integrale sarà diffusa domani, 8 marzo – si conclude con un messaggio corale, “C’è una Puglia che fa la differenza, in ognuna di noi”, seguito da parole-chiave rappresentative del ruolo e delle competenze di tutte le protagoniste: “Crescita, Protezione, Inclusione, Intuito, Opportunità, Progresso”.

Vi è anche il progetto Empowerment femminile attraverso la musica, l’arte e la sensibilizzazione, promosso dal Dipartimento Welfare e realizzato da Puglia Culture per favorire la parità di genere attraverso il linguaggio dell’arte e della cultura.

L’iniziativa si compone di un percorso che comprende la realizzazione del brano musicale “Mangia la mela”, composto dalle cantautrici pugliesi Erica Mou e Carolina Bubbico nell’ambito della campagna per la parità di genere GeneriAMo (a cura degli artisti Flavio&Frank) e la realizzazione di un concorso artistico e di una mostra collettiva che, proprio a partire dal brano, coinvolgerà i licei artistici e gli istituti d’arte pugliesi; prevista anche la produzione di uno spot con testimonial del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport per parlare di violenza assistita.

SCIOPERO GENERALE PER LA GIORNATA DI SABATO 8 MARZO – AZIENDE PUBBLICHE E PRIVATE

Si comunica che la segreteria USB ha proclamato lo sciopero generale nazionale nella giornata di sabato 8 marzo 2025.

Pertanto, nella data sopra indicata, l’azienda TeknoService potrebbe non trovarsi in condizione di garantire i normali servizi di igiene ambientale.

In ogni caso, come previsto dalle vigenti normative in materia, saranno garantiti i servizi pubblici essenziali.