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Politica

OSPEDALE DI COMUNITA’ A GRAVINA

L’intesa Stato-Regioni sull’ospedale di comunità del 20 febbraio 2020 realizza l’anello di congiunzione tra ospedale per acuti e territorio, per quanto riguarda Gravina viene individuata la struttura del vecchio “Santa Maria del Piede”.

Grazie ad un finanziamenti di euro 3.393.873 la Direzione ASL BA approvava il 27/8/2024 il progetto esecutivo per “Lavori di ristrutturazione per la realizzazione dell’ospedale di comunità.

CGIL, CISL e UIL, atteso che i lavori di che trattasi devono concludersi entro il 2026, con nota congiunta hanno chiesto un incontro al Sindaco di Gravina un incontro perché informi sullo stato dei lavori in ragione di tale scadenza e del protocollo sottoscritto con le scriventi OO.SS.

IL CONSIGLIERE LOIUDICE IN MERITO ALLA “QUESTIONE” TEQUILA

Sulla vicenda TEQUILA, pitbull trovato morto qualche giorno fa a Gravina dopo giorni di ricerca:

La ASL, insieme alla Polizia Locale che ha condotto le indagini, ha constatato che sul corpo dell’animale vi sono ferite compatibili con l’investimento stradale.

Ebbene, almeno questo fa tirare un sospiro di sollievo a chi, come me e tanti, han temuto il cane potesse essere stato torturato e seviziato.

Ciò non lenisce il dolore dei proprietari, a cui mi stringo affettuosamente. E ciò non elimina un problema: qualcuno questo cane lo avrà investito, lasciandolo lì e senza segnalare nulla a nessuno.

Quindi un problema sulla sensibilità, oltre ai potenziali risvolti giuridici, resta comunque da affrontare. Proporrò, in qualità di presidente della commissione al benessere degli animali, iniziative di sensibilizzazione e giornate con le scuole presso il nostro canile sanitario che, da pochi giorni, ha una nuova gestione.

Sono certo che i professionisti e anche i tanti volontari, sapranno diffondere anche ai più piccoli l’amore verso gli animali, sperando in un futuro di cittadini più coscienziosi e consapevoli, ripulendo anche l’immagine di Gravina che sui giornali nazionali in questi giorni è stata associate a cose troppo dolorose perche io possa, da amministratore della mia comunità, accettarle.

DA UN INCONTRO OCCASIONALE…

In questo periodo persone “anziane” stanno fruendo di soggiorno climatico-termale organizzati dai Comuni di Altamura e Gravina.

Entrambe le amministrazioni comunali hanno previsto, nell’avviso pubblico, alcune disponibilità riservate ad anziani disabili con necessità di accompagnamento.

Entrambi i Comuni, quindi, hanno avuto una stessa visione per permettere a soggetti “speciali” di poter fruire di un servizio pubblico facendo sì che gli interessati, nella domanda di partecipazione, potessero indicare il nominativo di un accompagnatore, una persona che dovesse assistere il disabile.

Fin qui sembra che non cambi niente, invece no; perché un incontro casuale avvenuto ieri all’interno del centro termale tra altamurani e gravinesi ha messo in risalto una differenza sostanziale, visti gli avvisi pubblici: il Comune di Altamura ha previsto che il costo dell’accompagnatore è a totale carico del bilancio comunale mentre il Comune di Gravina prevede che il costo dell’accompagnatore è a totale carico dell’utente disabile.

La domanda è lecita, perché questa diversa visione?

La risposta è politica, nel senso che le due amministrazioni hanno espresso volontà opposte.

Un comportamento, quello dell’Amministrazione di Gravina, che ha penalizzato i soggetti che già vivono una situazione di difficoltà anche se è stata data una motivazione che non convince, nel senso che la proposta dell’assessore con delega al welfare avrebbe avuto un diniego da parte del dirigente.

Qualcuno sta barando, sarebbe opportuno che si spiegassero i veri motivi in virtù della trasparenza a cui ogni amministrazione pubblica deve tendere.

Condanna delle violenze in Palestina e sostegno al rispetto del Diritto Internazionale e dei Diritti Umani.

Nella mia qualità di Consigliere Comunale e Capogruppo del Movimento Politico denominato #unabellastoria, faccio seguito alla proposta di deliberazione n. 22 del 26.05.2025, presentata sotto forma di mozione (a firma mia e del Consigliere Valente), approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, durante la seduta dello scorso 30 maggio, allo scopo di sollecitare il Sindaco di Gravina in Puglia a dare seguito all’invito dell’intera Assise Comunale e, quindi, a disporre l’apposizione di uno striscione fuori dal Palazzo di Città, contenente il messaggio “ANCH’IO SONO CITTADINO DI GAZA”.

È, a parere dello scrivente, assolutamente necessario continuare a sensibilizzare l’intera Comunità su quanto sta accadendo in Medio Oriente, mantenendo alto il sentimento di ripudio nei confronti della guerra in generale e verso ogni forma di violenza in danno delle popolazioni civili, che nello specifico non accenna a terminare.

Cordialmente.

 

Gravina in Puglia (Ba), 5 Settembre 2025

 

#unabellastoria

(Avv. Saverio Verna)

GRAVINA 2028: NOMINATI I MEMBRI DEL COMITATO SCIENTIFICO

Una squadra di uomini e donne di grande valore scientifico, culturale e professionale che lavorerà all’unisono per Gravina 2028, prendendo parte al sogno diffuso e custodito dalle nostre antiche e vitali terre.

Si è costituito ufficialmente il Comitato Scientifico che avrà ruolo consultivo e ispiratore per la candidatura. Un gruppo composto da personalità provenienti da percorsi ed esperienze molto diverse, ma caratterizzato da una straordinaria competenza nei rispettivi ambiti, al fine di dare un contributo decisivo di co-creazione, dialogo e scambio con il team di progettisti che sta scrivendo il Dossier: figure di eccezionale livello che hanno aderito con entusiasmo alla sfida della corsa a Capitale italiana della Cultura, accettando di operare in sinergia, condividendo conoscenze e saperi fondamentali per il progetto.

“Gravina in Puglia si candida a Capitale italiana della cultura per l’anno 2028, con ciò esprimendo il desiderio del territorio murgiano e della regione tutta di valorizzare il ruolo della cultura nei processi di sviluppo economico: è ora di abbracciare modelli di  crescita mediati dall’arte, dalla bellezza, dal concorso creativo, etico, democratico della comunità”, queste le parole della missiva con cui il sindaco Fedele Lagreca ha annunciato la nomina a ciascun membro del Comitato, sottolineando che “Gravina in Puglia sta compiendo uno sforzo che non è di mera programmazione, è di profondo cambiamento: attraverso la scrittura del Dossier sta affrontando le sue ferite, sta avvicinando i cittadini, sta portando alla luce esperienze, saperi, conoscenze e talenti. Senza strategie condivise tutto questo non può trovare uno sbocco lungimirante”.

Di seguito nomi e un breve profilo dei componenti del Comitato Scientifico.

1- Raffaello De Ruggeri - Ex Sindaco Matera, Fondazione Zetema. Avvocato, è stato tra i fondatori, nel 1959, del Circolo culturale La Scaletta, nel quale ha condotto studi, ricerche, progetti e proposte finalizzate a recuperare i valori identitari e storici di un territorio avvilito e a orientare politiche di sviluppo. Sono state battaglie civili che hanno condotto prima alla ricognizione e alla valorizzazione dell’immensopatrimoniorupestredelterritorioe poiasalvare glistoriciquartierimaterani –i ‘Sassi’ – dall’abbandono. Le tappe significative di tale militanza civile e culturale sono il recupero di affreschi rubati nell’aprile 1962 da studiosi tedeschi nelle chiese rupestri di Matera; la scoperta, avvenuta il 1 maggio 1963, della Cripta del Peccato Originale; la pubblicazione nel 1966 del volume “Le chiese rupestri di Matera”, nell’inserimentonell’elencodeisitiUnescodiMateraqualericonosciutopatrimoniomondiale dell’umanitàenelladesignazionediMateraaCapitaleEuropeadellaCultura per l’anno 2019.

2 - Giusy Caroppo - Storica dell’arte, curatrice indipendente e project manager culturale italiana. Nata a Barletta, è nota per i progetti di arte contemporanea che mettono in relazione patrimonio, pratiche site‑specific e circuiti internazionali. Dal 2021 insegna Storia dell’arte moderna e contemporanea e moduli curatorali e dedicati alle Ultime tendenze delle arti visive all’Accademia di Belle Arti di Foggia, dopo aver insegnato “Valorizzazione dei Beni Architettonici e Paesaggistici” all’Accademia di Bari. La cifra curatoriale e la trasversalità dell’attività è ben illustrata da progetti quale l’ Evento collaterale della 54° Biennale di Venezia “Pino Pascali, ritorno a Venezia”. Ha curato mostre con decine di artisti di fama internazionale, saggi e pubblicazioni dedicate al panorama contemporaneo e all’Ottocento italiano, in special modo a Giuseppe De Nittis. A tal proposito, ha coordinato il Programma di valorizzazione di Palazzo Della Marra”, sede della “Pinacoteca Giuseppe De Nittis”, che ne ha permesso l’acquisizione gratuita al patrimonio di Barletta, città in cui ha ricoperto la delega, come tecnico, di Assessore alle Politiche dell’Identità Culturale

3 - Maria Giovanna Turturo - Esperta di strategie di sviluppo urbano e rigenerazione sostenibile e urbanistica partecipativa, ha lavorato come consulente per diversi comuni medio-piccoli, soprattutto in Sud Italia, disegnando strategie di innovazione. Nel corso della sua carriera, ha ricoperto ruoli chiave come project manager e consulente, guidando con successo numerosi interventi di rigenerazione urbana e sviluppo territoriale. Ha operato a stretto contatto con ministeri, regioni ed enti locali, contribuendo a definire e implementare strategie di impatto, sempre con attenzione alla governance multilivello e all'empowerment delle comunità. La sua visione strategica è arricchita da un'intensa attività di ricerca, formazione e pubblicazione nell'ambito delle politiche urbane e territoriali, che la rende un punto di riferimento nel settore.
4 - Alba Nardone – figlia della gallerista Grazia Terribile, pioniera internazionale della LandArt. di cui cura l’archivio e le opere,contribuendoallavalorizzazionedelsuopatrimonioartisticoeculturale. Figurapoliedricaconunsolidopercorsoformativoeprofessionalecheattraversateatro,televisione, cinema,artivisive,produzionemultimedialeeorganizzazionedieventi, ha seguito e curato produzioni campagne pubblicitarie, conventionedeventidirilievo  internazionale.
Lasuaformazioneteatralesifondasustudicon GiorgioAlbertazzi,GiancarloSepeedocentidell’AccademiaNazionaled’ArteDrammaticaSilvioD’AmicocomeLorenzoSalveti. La sua svolta professionale avviene dal 2000 al 2004 lavorando, come Supervisore della Produzione presso la Front Line Production & ServicediRoma, successiva alla Recta Film di Cesare Taurelli, autore della storica sigla“Carosello”. Ha lavorato a stretto contatto conautoricomeManuelDeSica,AndreaMorricone,EnzoDecaro,FabioTreves,CeciliaChaillyeRenatoSerioperprogetti musicalipercinemae tv.

5 - Angelo Peragina - Laureato in Scienze dell’Economia e specializzato, con un Master in Risk Management, svolge attività di consulenza per le imprese.. E’ fondatore e animatore dell’Associazione Culturale Un Ponte e Project Manager di Colligo – Festival di Arte e Libertà in Alta Murgia, boutique festival che intreccia musica, cinema e innovazione: ambientato nel cuore del suggestivo Parco Nazionale dell'Alta Murgia, fonde suoni, immagini, parole, natura, arte e libertà attraverso concerti, talk, attività, escursioni, delizie culinarie e momenti di relax, trasformando il concetto di stare insieme in un'immersione esperienziale a 360° gradi, e unisce qualità artistica e benessere. Costantemente impegnato nella formazione culturale, partecipa a festival europei, panel e laboratori di settore. Crede fermamente che iniziative culturali, moderne e inclusive, possano diventare motore di comunità, catalizzatore di idee e leva economica, capaci di proiettare l’Alta Murgia nello scenario globale.
6 - Giacomo Desiante - Direttore artistico e d'orchestra. Nato e cresciuto a Gravina, si è avvicinato alla musica giovanissimo grazie al contatto diretto con la realtà bandistica attiva nella cittadina pugliese. Amante delle tradizioni popolari, ha collaborato come fisarmonicista con i gruppi folkloristici presenti nel territorio con il quale ha viaggiato in tutto il mondo ricercando e scoprendo il fascino della musica popolare. Ha compiuto i suoi studi con i maestri Michele Lomuto e Saverio Vizziello conseguendo il diploma di Trombone presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari; mentre, iniziato alla musica jazz dal Maestro Giancarlo Gazzani, ha ottenuto successivamente il Diploma di Composizione e Arrangiamento Jazz. Ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica Philarmonia Mediterranea di Cosenza, l’Orchestra Magna Grecia di Taranto, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra del Petruzzelli di Bari e l’ensemble Solisti Lucani. Attualmente è docente e direttore della Big Band presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera.

7 - Alessandra Ricciardelli - Project Manager. PhD in Economics and Management of Natural Resources presso l'Università LUM “G. Degennaro”, ha conseguito un Master of Science con lode in Development Studies (Russian and Eastern European countries) presso the University of Oxford. Attualmente è Professoressa Associata di Organizzazione Aziendale presso la Facoltà di Scienze Tecnologiche e dell’Innovazione dell’Universitas Mercatorum. E’ stata precedentemente Ricercatrice a tempo determinato di Organizzazione Aziendale presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Napoli “Federico II”. Dal 2019 al 2020 è stata ricercatrice di Management presso la Scuola Nazionale dell'Amministrazione, Presidenza del Consiglio dei Ministri.

8 - Mario Parise - Professore Università Bari, Luminare in Geologia. Attualmente vicepresidente della Società Speleologica Italiana (SSI) è anche Presidente della Commissione Cavità Artificiali dell’UIS. Tiene seminari e laboratori, in Italia e all’estero, su tematiche riguardanti stabilità dei pendii, meccanica delle rocce, idrogeologia carsica, idrogeologia dei sistemi costieri e rischi naturali e antropici negli ambienti carsici. Ha pubblicato oltre duecento articoli su riviste scientifiche e atti di convegni internazionali, e ha pubblicato 3 libri per la Geological Society of London. Ha condotto ricerche ed esplorazioni in USA, Cuba, Slovenia e Albania. È membro della Karst Commission of the International Association of Hydrogeologists (IAH) e del comitato esecutivo della sezione italiana dell’International Association of Engineering Geology (IAEG).  
9 - Alastair Small - Professore Università Edimburgo, Archeologia.
Ha iniziato a studiare l'archeologia del Sud Italia nel 1964 come studente di dottorato all'Università di Oxford e ha pubblicato ampiamente sull'argomento. Ha curato e contribuito in modo significativo a monografie su scavi a Botromagno , e a Monte Irsi e San Giovanni di Ruoti in Basilicata. Questi scavi coprono un intervallo temporale dall'Età del Ferro Antica all'Alto Medioevo. Nel 1996 con Carola Small inizia un progetto di dieci anni di indagine sul campo nella valle di Basentello, che esplora il contesto territoriale di Botromagno e Monte Irsi, e ha portato alla prima fase di scavo a Vagnari.  

10 – Mariarita Costanza - Laureata in Ingegneria elettronica al Politecnico di Bari, è direttore tecnico della Macnil di Gravina,  la prima azienda di fleet management sul territorio nazionale, fondata nel 2001 con suo marito, Nicola Lavenuta. Nel 2012 la Macnil raggiunge il primo grande obiettivo: diventa fornitore certificato di soluzioni  ICT per Telecom Italia. A giugno del 2014 l’azienda entra a far parte del Gruppo Zucchetti, la più grande azienda italiana di produzione software, con circa tremila dipendenti, millecento partner in Italia, presente in quaranta nazioni. Per aver creato un polo tecnologico all’avanguardia, una sorta di “Murgia Valley“, Mariarita ha ricevuto  numerosi riconoscimenti: da quello del  Salone Internazionale dell’Imprenditoria Femminile al Premio Smart City di Smau, dall’Open Summit di Startup Italia a Ingenio al Femminile.  

11 - Italo Spada – Visual Designer, dopo la laurea e diverse esperienze lavorative in UK,CON oltre 20 anni di esperienza nei settori della visione artificiale e delle tecnologie estese. torna in Italia, dove è Area Manager per il gruppo di ricerca di Produzioni Virtuali e Design della Comunicazione della Divisione di Disegno Industriale del Consorzio CETMA. Oggi coordina numerosi progetti di R&S nazionali e internazionali principalmente nei campi dell'edilizia, dell'industria e del patrimonio culturale. Uno degli obiettivi principali del suo lavoro è guidare le piccole, medie e grandi imprese nei processi tecnologici e di innovazione, con particolare attenzione alle attività di trasformazione digitale.  

PARERE NEGATIVO ALL’IMPIANTO AGRIVOLTAICO DENOMINATO PEZZE DEI PANNI (LOC. ZINGARIELLO)

Ogni tanto una buona notizia per il nostro bosco: si è conclusa la procedura di VIA dell’impianto agrivoltaico proposto dalla Edison denominato “Pezze dei Panni” con un parere negativo. La commissione Tecnica PNRR – PNIEC e la Soprintendenza Speciale per il PNRR hanno bocciato la pratica.

Una doppia valutazione negativa ad un progetto che era stato pensato a pochissima distanza dall’area tutelata ZCS Bosco Difesa Grande (soli 50 mt) ma che rischiava di stravolgere l’intero contesto agricolo e ambientale della zona.

Finalmente le due commissioni hanno preso in seria considerazione tutti gli aspetti negativi prodotti dalla estesa quantità di pannelli fotovoltaici (parliamo di oltre 75 ettari) che si installerebbero sul territorio e sull’intero contesto agricolo di Zingariello. Sono le stesse considerazioni che avevo scritto ad aprile dello scorso anno nelle mie osservazioni e indirizzato all’ufficio del ministero.

Il parere negativo di compatibilità ambientale riguarda la costruzione e la messa in esercizio di un impianto agrivoltaico di potenza pari a 53,48 MWp, per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, proposto da Edison Rinnovabili S.p.A, da realizzarsi nel comune di Gravina in Puglia (BA) del valore di circa 60Ml di euro. 

In particolare il parere negativo si concentra su alcune questioni importanti:

1) La Commissione ravvisa che la valutazione delle alternative localizzative sia stata condotta in modo semplicistico e affrettato nonostante la criticità del sito proposto la cui sensibilità rispetto alla componente paesaggistica, culturale e ambientale meritava approfondimenti specifici. In buona sostanza ci si chiede perché installare un campo fotovoltaico di oltre 75 ettari praticamente a contatto con la ZPS/ZSC Difesa Grande?

2) La Commissione, altresì, ritiene che l’impianto agrivoltaico non sia coerente con la tutela della biodiversità e della connettività ecologica, praticamente non è rispettata la rete ecologica regionale; questo tema, fondamentale, è stato più volte da me rimarcato in tutte le osservazioni che ho prodotto sino ad oggi ai vari progetti di rinnovabili su Gravina e dintorni.

3) L’installazione dell’impianto in progetto porterebbe una modifica irreversibile del territorio trasformandolo da un ambiente naturale e seminaturale in un sistema antropizzato con copertura artificiale: i pannelli fotovoltaici sono in contrasto con le forme tradizionali di utilizzo del suolo (pascolo, cerealicoltura estensiva, ecc). Gli interventi previsti interrompono la continuità degli habitat, causando un effetto a mosaico che frammenta il paesaggio.

4) Il progetto si trova in contrasto con l’Art. 78 - Direttive per la tutela della rete viaria storica e delle connessioni paesaggistiche nelle NTA che recitano che “Le infrastrutture e gli impianti di nuova realizzazione non devono interferire con il sistema di relazioni visive lungo la rete viaria di interesse paesaggistico": bisogna ricordare che a Zingariello insistono molti siti archeologici e altomedievali come Belmonte, San Donato alla selva, mass. Zingariello, l’antico tratturo Gravina-Grassano, ecc.

5) Altro punto molto importante considerato dalla commissione tecnica è quello della presenza cumulativa di altri impianti: in un raggio di 3 Km dall’impianto proposto, come indicato nella D.G.R. n. 2122 del 23/10/2012, si riscontra la presenza di sette impianti fotovoltaici già realizzati, tre pale eoliche non censite nell’anagrafe degli impianti FER della Regione Puglia e ben 6 progetti di agrivoltaico attualmente all’esame del ministero, di cui uno già concluso positivamente in procedura di VIA (progetto denominato “Loschiavo” di oltre 60 ettari).

La somma di tutti questi progetti ancora in fase istruttoria e pari a oltre 270 ettari: praticamente 2,7 kmq su un’area di meno di 6 kmq. Molto più di un terzo dell’intera piana di Zingariello rischia di essere occupata da pannelli solari.

La compatibilità ambientale viene valutata negativamente perché l’impianto in questione, insieme agli altri già esistenti, causerebbe un impatto cumulativo in grado di trasfigurare completamente l’area, compromettendo in modo definitivo le componenti strutturali paesaggistiche ed ecologiche. Tutti questi progetti in essere prevedono una fase di dismissione, al termine della vita utile dell'impianto, stimata in circa 30-32 anni!

Questo parere negativo apre uno scenario nuovo nell’ambito dei progetti di rinnovabili presentati in località Zingariello: non tutti i progetti possono essere approvati e soprattutto le società non possono aggirare le più elementari norme di tutela del paesaggio e dell’ambiente naturale.

Tutti quei proprietari di suolo agricolo su a Zingariello che hanno sottoscritto accordi con le società, e che attendono ansiosi l’approvazione da parte del ministero, potrebbero rimanere molto delusi.

Infine c’è il capitolo della politica locale, di una amministrazione che sino ad oggi non ha dato segni di vita, non ha mai fornito nessuna informazione sui progetti presentati e che sembra subire passivamente le scelte intraprese dalle società di rinnovabili. Questa amministrazione dovrebbe interessarsi di più del nostro territorio: nessuna osservazione tecnica è stata presentata ai tanti progetti in essere e nessun indirizzo politico è stato dato per cercare di tutelare quel po' che ne rimane della nostra identità paesaggistica e territoriale. Non è un bel segnale proprio ora che occorre reagire.

                            

Giuseppe Lapolla                                    

 

LOTTA ALL’ABBANDONO DEI RIFIUTI

Si è tenuto questa mattina, un tavolo tecnico-operativo con i rappresentanti degli otto Ambiti di Raccolta Ottimale (Aro) del territorio e il presidente di Anci Puglia, Fiorenza Pascazio, finalizzato alla definizione di una strategia condivisa di contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo la rete viaria di competenza della Città Metropolitana di Bari.
Presentata una bozza di protocollo d’intesa che prevede la delega agli Aro del servizio di rimozione e conferimento in discarica dei rifiuti abbandonati sulle strade provinciali mentre la Città metropolitana mette a disposizione 1,8 milioni di euro.

Soddisfazione per gli impegni assunti tant’è che martedì prossimo avranno inizio i primi interventi di rimozione dei rifiuti grazie a un primo stanziamento immediatamente disponibile.
L’incontro odierno ha fatto seguito a quello tenutosi lunedì scorso con i 41 Sindaci dei Comuni interessati durante il quale fu presentato un piano straordinario per il contrasto all’abbandono dei rifiuti.