Politica
Regione Puglia: bilancio positivo
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02 Gen 2014
- Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:32
- Pubblicato Mercoledì, 01 Gennaio 2014 23:00
- Scritto da vincenzo varvara
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Un bilancio da primi della classe quello tracciato dal governatore Vendola durante una conferenza stampa.
Le ragioni di questo suo pensiero le trae dalla verifica di cose fatte a cominciare dai fondi europei spesi per i Beni culturali, per continuare con il dotarsi di un PPTR, i programmi di apprendimento con “Diritti a Scuola” e, dulcis in fundi, con un saldo positivo di 68mila unità tra cessazioni di posizioni lavorative e nuovi occupati.
Tiene, comunque, a precisare il Presidente che i risultati sono frutto di un lavoro di squadra di cui alcuni esempi possono essere i maggiori fondi impegnati rispetto al 2012 per interventi di sostegno alle imprese (ass. Capone), disegni di legge per la riforma dell’edilizia residenziale (ass. Barbanente), azioni di marketing per il turismo (ass. Godelli), apertura di nuovi ospedali tra cui c’è annoverare quello della Murgia per il 2014 (ass. Gentile).
Noi veglieremo perché si appuri che quanto sopra diventino concretezza e non solo pubblicità.
Il sottosuolo del centro storico di Gravina
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02 Gen 2014
- Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:32
- Pubblicato Mercoledì, 01 Gennaio 2014 23:00
- Scritto da La Redazione
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Sviluppo e occupazione dalle viscere della città
I piani interrati potranno essere adibiti a locali commerciali e artigianali
Lo ha deciso il consiglio comunale su proposta della giunta, fissando i criteri di utilizzo
Nuove occasioni di crescita e sviluppo, economici ed occupazionali, verranno dalle viscere della terra.
Il giacimento destinato a far rifiorire il commercio e l’artigianato gravinesi non ha le sembianze e i colori di minerali preziosi, ma di qualcosa di ancor più importante: la città che vive sotto case, palazzi, piazze. Alla valorizzazione turistica della Gravina degli ipogei, bene culturale ed architettonico di indiscusso valore, s’aggiungerà infatti la facoltà d’uso dei piani interrati degli immobili gravinesi – secondo regole ben precise - per finalità produttive.
Lo prevede la delibera con la quale nei giorni scorsi il consiglio comunale ha fatto propria la proposta di modifica al Regolamento edilizio comunale avanzata dalla giunta municipale presieduta dal sindaco Alesio Valente. L’idea, che aveva già incassato il parere favorevole della Prima commissione consiliare e dell’Azienda sanitaria locale, ha ricevuto il via libera dell’Aula. «Il sottosuolo del centro storico di Gravina – ha ricordato durante i lavori consiliari il primo cittadino – per le sue caratteristiche geologiche e la storia dell’insediamento è particolarmente ricco di cavità, nonché di unità immobiliari risalenti all’epoca di costruzione dei fabbricati, tutte da inquadrare in una nozione di bene che occorre promuovere, e quindi rendere accessibile e sicuro, e che per la loro peculiarità possono sicuramente rappresentare un volano per l’economia del territorio da un punto di vista turistico e commerciale». Obiettivo che dopo la decisione dell’assemblea consiliare sarà ora possibile raggiungere utilizzando i le cavità antropiche del borgo antico, scavate dall’uomo per edificare in superficie, «per attività a carattere commerciale, produttivo e artigianale – si legge nel deliberato – purchè sia rispettata la normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro e di impiantistica antincendio, sulla base di verifiche e pareri favorevoli degli enti deputati ed a patto che sia assicurata la ventilazione naturale diretta con aperture non inferiori ad 1/8 della superficie del pavimento, ovvero la realizzazione di un impianto di ventilazione meccanica per un ricambio d’aria almeno pari a quello richiesto per la ventilazione naturale».
Nel giro di un paio di mesi il Consiglio comunale tornerà a pronunciarsi per il secondo voto, ultimo e definitivo. Dopo, la Gravina del sottosuolo spalancherà le sue porte a chi vorrà farne tesoro.
Gravina in Puglia, 2 gennaio 2014
Ufficio Stampa
Comune di Gravina in Puglia
Approvate in Consiglio comunale le osservazioni al PPTR
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29 Dic 2013
- Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:32
- Pubblicato Sabato, 28 Dicembre 2013 21:00
- Scritto da la redazione
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Al di là dello squallore, sull’ultimo Consiglio comunale, evidenziato da una nota precedente a firma di Vincenzo Varvara; al di là delle assenze e delle latitanze ingiustificate, irrazionali di qualche amministratore, la seduta, in zona Cesarini, perché la scadenza era fissata al 29 dicembre, ha approvato le osservazioni al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, d’ora in poi PPTR, presentate distintamente, ma facendo un tutt’uno nell’insieme degli scopi da raggiungere e sui rilievi mossi, dagli architetti gravinesi e dall’architetto Giuseppe Lapolla. Quelle dell’Ordine professionale sono state sintetizzate dagli architetti Vito Stimolo, Giacomo Savino e Stefania Lorusso. Nel merito, i due documenti puntano l’attenzione, o meglio, puntano il dito sulle disattenzioni che la Regione Puglia, redattrice del Piano ha avuto nei confronti della città di Gravina, del suo territorio e delle sue implicanze storiche, culturali, paesaggistiche, ecologiche ed archeologiche. Gli architetti , per esempio, si sono soffermati su: “Riqualificazione manufatti storici (masserie, iazzi, beni rurali). Il restauro dei detti manufatti, nonché dei segni identitari del nostro territorio, iazzi, cisterne, beni naturali in genere, porterebbe alla rivitalizzazione di molte aree di grande valore paesaggistico e storico-architettonico. A tal proposito si propone di inserire nelle NTA di Piano misure incentivanti per la riqualificazione paesaggistica di tali manufatti, quali ad esempio l’abbattimento del costo di costruzione per la riqualificazione e la possibilità per gli Enti Locali di definire strumenti e piani specifici di attuazione”. Patto Città-Campagna. A tal proposito si propone che negli effetti pratici, il patto città-campagna, esplicitato nelle linee guida, abbia valore di solo indirizzo, questo perché la delicata questione della perequazione urbanistica e della revisione in chiave contemporanea delle periferie delle città e del loro rapporto con il paesaggio rurale, possa essere affrontata in ambito territoriale e direttamente dalle comunità interessate attraverso la pianificazione locale in sede di PUG e/o Piani o Programmi attuativi”. “Coni visuali e le componenti dei valori percettivi. NTA Art. 85 co. 4, Art. 86 , Art. 87 , Art. 88. Si evidenzia che il Comune di Gravina in P. è interessato dalla perimetrazione di un “Cono Visuale” che individua come fulcro visivo antropico il “PONTE SUL TORRENTE LA GRAVINA”. A tal proposito si propone seguito di una analisi specifica il cono visuale che interessa il territorio di Gravina in P., tracciato dal PPTR adottato, deve essere fortemente ridimensionato in quanto risulta incoerente con lo stato dei luoghi e con la effettiva visibilità degli elementi di pregio naturali e/o antropici”. “Recepimento contenuti Piano Comunale Tratturi. A tal proposito si propone che nelle NTA , probabilmente all’art. 78, sia prevista esplicitamente la possibilità da parte delle comunità locali di intervenire nella ridefinizione delle aree armentizie e delle loro aree di rispetto, nonché di rendere coerente i contenuti del Piano con il quadro normativo regionale vigente”. “Le aree di interesse paesaggistico – ripristino ambientale cave dismesse. Il ritorno o la ripresa dell’argomento sono stati dettati dal fatto che nel PPTR, sono stati previsti i recuperi delle cave di Cursi, Avetrana e Apricena. Non si fa alcun cenno o riferimento a quelle di Gravina: Il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale non individua le cave di tufo dismesse nel territorio di Gravina in Puglia! Nel territorio di Gravina in Puglia, e anche a ridosso del centro abitato, ci sono diverse cave ditufo ormai dismesse. Sono costituite da facciate spoglie e che hanno un impatto ambientale notevole, ad esempio, le tufare del “Cozzarolo”. Nella cartografia di riferimento del PPTR relativa al nostro territorio, non vengono individuate cave da riqualificare. A tal proposito si propone di recuperare prima di tutto l’assetto paesaggistico e cercare in contemporanea di renderlo utilizzabile da parte dei cittadini. In questo modo si possono ottenere veri e propri parchi multifunzionali nei quali poter ricreare poli attrattivi multidisciplinari, si può ridare identità a un luogo che fino ad oggi è stato poco conosciuto e valorizzato dai cittadini, dando vita ad aree dedicate allo sport, per lo svago, aree didattiche e zone attrezzate per eventi. Le osservazioni dell’architetto Lapolla sono state mirate sotto l’aspetto ambientalistico ed ecologico. In sintesi, egli sostiene e ribadisce: Nel caso specifico del Comune di Gravina in Puglia si vuole porre l’attenzione agli ambiti con valenza ecologica massima (verde scuro) “corrispondente alle aree boscate” e che dovrebbero coincidere essenzialmente con il bosco “Difesa Grande” di proprietà del Comune di Gravina in Puglia, con i suoi 1.838 ettari. Parte del bosco rientra nella definizione “Valenza ecologica alta” e parte in “Valenza ecologica medio-alta” sicuramente classificato a fronte di una sorta di giudizio qualitativo sulle condizioni forestali: ad esempio la foresta Umbra (Gargano), nota foresta inclusa nel Parco Nazionale del Gargano, viene indicata con “Valenza ecologica massima”. Si chiede di rivedere il giudizio qualitativo sul bosco “Difesa Grande” a fronte delle elevate qualità forestali e selvicolturali: infatti rientra in un SIC e vede la presenza di ben 6 specie quercine compreso il Farnetto “Quercus frainetto” e Cerro “Q. cerris” specie tutelata a livello comunitario. La Puglia si caratterizza nel suo aspetto di paese rurale ed agrosilvopastorale dove il territorio si distingue attraverso una serie di “reti ecologiche minori” parte integrante del paesaggio appenninico. Inoltre la Puglia è caratterizzata da sistemi colturali e morfotipologici unici che compongono la rete ecologica regionale. Si è notato come tra le componenti idrologiche, negli UPC – Reticolo idrografico di connessione della R.E.R. non è stato indicato il tratto idrologico del “Pentecchia di Chimenti”. Si tratta di un torrente ad elevato valore ecologico nel contesto della R.E.R. in quanto nasce dalla parte ad ovest del paese (Botromagno-Acquaversa) e si snoda sino a sud a collegare il SIC “Difesa Grande” e la gravina di Gravina in Puglia, unico tratto naturale del reticolo idrografico con vegetazione igrofila. I suoi argini sono interessati dalla presenza di una popolazione arbustiva e arborea a roverella (Quercus pubescens). Si chiede per tali motivazioni la riperimetrazione in U.C.P. Nella descrizione delle Componenti Culturali ed insediative e nella descrizione degli Usi Civici per quanto riguarda il Comune di Gravina si ricorda che l’intera estensione del Bosco Comunale “Difesa Grande” è stata da sempre intesa come Uso Civico. In particolare il PPTR individua e perimetra il Bosco “Difesa Grande” salvo stralciare due area all’interno del perimetro boschivo. Vengono stralciare due aree: l’ex poligono militare denominato “Campo dei Missili” e una fascia localizzata in località “Lama Lunga”. Sulla prima area stralciata, il vincolo di uso civico dovrebbe essere reintrodotto avendo perso tempo fa tale definizione a seguito dell’acquisizione da parte del Ministro della Difesa. Allo stato attuale l’area è stata acquisita dal Comune di Gravina in Puglia e dovrebbe rientrare nel proprio patrimonio. Si dovrebbe anche riperimetrare la loc. “Lama Lunga” perché rientra nel patrimonio boschivo in possesso del Comune di Gravina e come tale vige l’uso civico. Nella descrizione delle Componenti Culturali ed insediative e delle Zone di interesse archeologico per quanto riguarda il Comune di Gravina si intende far rilevare l’ennesima omissione dell’area di interesse archeologico individuata presso la loc. Vagnari ad ovest dell’abitato di Gravina. Si chiede l’introduzione come nuovo BP. Nella descrizione delle Componenti dei valori percettivi UPC, Strade panoramiche, andava quanto meno tracciata la più nota delle strade panoramiche gravinesi, visitata da molteplici turisti ogni anno e che permette la visione di tutto il centro storico di Gravina, da sud a nord e viceversa. Tale strada denominata via “Madonna della Stella” non può considerarsi esclusa dall’elencazione delle strade panoramiche”.
Giuseppe Massari
Il resoconto del Presidente concittadino Schittulli
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02 Gen 2014
- Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:32
- Pubblicato Mercoledì, 01 Gennaio 2014 20:00
- Scritto da vincenzo varvara
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Esperienza agrodolce quella del Presidente della Provincia, dott. Francesco Schittulli, quasi al termine del suo mandato. Di positivo c’è stato l’arricchimento umano dovuto ai contatti avuti specialmente con la povera gente; mentre il rovescio della medaglia è dato dalla mancanza di mezzi adeguati per incidere di più specialmente sull’etica politica.
Sul lato più strettamente operativo ciò che lo ha impegnato di più ha riguardato l’emergenza lavoro che ha, purtroppo, aumentato il numero delle persone che si sono viste costrette a rivolgersi alla Caritas per chiedere un pasto.
Non è d’accordo sulla soppressione delle Province addebitando alle Regioni le cause di aumento del debito pubblico. L’eliminazione delle Province non porterà ad un risparmio dei costi in quanto in sostituzione di queste si sono create quattro nuovi enti: le Città metropolitane, le Province montane, l’unione dei Comuni e le Province che non sono città metropolitane.
Ritiene che, per quanto riguarda le prossime scadenze elettorali, ci sia bisogno di una discontinuità riferendosi sia alla Regione che al Comune di Bari; perciò il suo movimento scenderà in campo.
Per la comunità gravinese dobbiamo segnalare in positivo l’ultimazione della costruzione, a tempo di record, della struttura che ospiterà l’IPSIA, mentre c’è rammarico per quanto acceduto per l’ufficio di collocamento in cui il nostro Comune è stato trattato diversamente da altri Comuni.
Non c'è fretta e spazio per la cultura in questa città
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28 Dic 2013
- Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:32
- Pubblicato Venerdì, 27 Dicembre 2013 23:00
- Scritto da la redazione
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La cultura può attendere come il famoso paradiso nel film, Il Paradiso può attendere, di Warren Beatty e Buck Henry del 1978. E’ stato necessario fare riferimento al succitato film per ricordare ai lettori e all’opinione pubblica che il punto inserito all’ordine del giorno del Consiglio comunale, celebratosi nella giornata di ieri, venerdì 27, relativo alla nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Pomarici Santomasi è stato puntualmente rinviato. Babbo Natale non ha portato in dono il nuovo organismo gestionale dell’Ente Fondazione. La Befana , al momento, da noi contattata e consultata, dice di non avere un tale provvedimento nella sua calza. Forse, dovremo aspettare Pasqua e il suo uovo, perché tra la sorpresa potrebbero esserci i nuovi componenti che andranno a gestire il contenitore culturale della nostra città. Il motivo dell’ulteriore rinvio è stato determinato dalla presa di posizione dell’Udc nel rivendicarne la presidenza nella persona dell’avvocato Nunzio, Ninì per gli amici, Langiulli. Comincia a delinearsi un nome diverso da quelli che finora erano circolati. Fino a che punto questo partito di maggioranza la spunterà non ci è dato saperlo. Una cosa è certa. Nell’ambito di una verifica politica ancora in itinere, forse mai iniziata e mai conclusasi, il partito di Casini sta puntando i piedi e tenterà di farlo pur di incassare questa cambiale messa all’incasso. All’interno della maggioranza gli accordi erano diversi e che andavano in ben altra direzione e questo spiega il rinvio permanente, in una specie di tira e molla tra i partner dell’attuale maggioranza amministrativa. Ora, spunta questo nome messo sull’altare della verifica politico programmatica, che, come al solito si rivela o si rivelerà solo in termini di accomodamenti ed aggiustamenti istituzionali; di incarichi, di visibilità, di nuovi spazi da coprire ed occupare. Certo, il designato presidente, anche per l’età che si ritrova, e dopo le varie esperienze mistiche, ispirate dallo Spirito Santo, non cerca spazi e visibilità istituzionali, avendo già dato, nel suo lungo passato di militanza politica democristiana lattanziana, qualcosa a questa città. A suo merito va l’aver portato a compimento la trattativa tra la società Linificio di Roma e il Comune di Gravina per far acquisire a quest’ultimo lo spazio e l’area attualmente adibiti per lo svolgimento della Fiera san Giorgio. Culturalmente parlando si diletta con il vernacolo gravinese, con la pittura, con alcune pagine di storia nazionale e risorgimentale, con altre a sfondo religioso. Politicamente parlando, soprattutto riferito agli ultimi periodi, del personaggio si può dire che è funzionale a questa maggioranza, non solo perché milita in quel partito che ieri è stato con il centrodestra e oggi sta con il centrosinistra, ma perché è stato uno dei più convinti sostenitori, supporter ed elettore, nel corso della campagna elettorale amministrativa del 2012, dell’attuale primo cittadino. E’ uno di quelli che, pur essendosi dichiarato, a parole, da avvocato, a cui non manca la loquacità e la logorrea professionale, da sempre, fino a diventare paonazzo, di destra, anticomunista, lattanziano doc, quindi antimoroteo, pur non avendo capito fino in fondo il pensiero e la strategia politica di Aldo Moro, si è ritrovato a sostenere, forse coerentemente parlando in termini localistici, un candidato di sinistra appoggiato dal cosiddetto centro, cioè dalla vera anomalia della politica italiana, e neanche un candidato di centro appoggiato dalla sinistra. Della serie: questo è il vero tipo di coerenza che paga. E’ questa la coerenza da prendere a modello e non quella che si basa sui valori etici, morali di indipendenza, di autonomia; i valori dell’Assoluto, della identità, della cultura libera ed indipendente. E’ questa la cultura che paga. Il resto, bisogna lasciarlo agli ingenui, ai creduloni, agli sciocchi, a coloro che, invece, stupidamente si soffermano a discettare sul sesso degli angeli.
Giuseppe Massari
Buon Anno
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01 Gen 2014
- Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:32
- Pubblicato Martedì, 31 Dicembre 2013 22:00
- Scritto da vincenzo varvara
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La redazione di Murgiatime augura alla comunità un buon 2014.
Lo fa prendendo in prestito il biglietto di auguri del CABA per rimarcare il valore della particolare vicinanza che si deve avere verso i più deboli.
Se si riuscisse a tutelare essi sarebbe possibile costruire una grande società perché vorrebbe dire aver liberato le nostre intelligenze da ogni forma di sopraffazione.
Di questi tempi, come comunità locale siamo impegnati a volgere la nostra attenzione nel raggiungimento di obiettivi che potrebbero essere il volano per la crescita economica come il turismo, è necessario che fosse accessibile a tutti.
Altro settore importante che è abbinato al turismo, riguarda l’agroalimentare ed i prodotti enogastronomici per i quali al Sud si stanno avendo ottimi risultati.
Altro pensiero va rivolto nel cercare di mettere fine ai ritardi e rendere disponibile per la comunità murgiana che conta oltre centomila persona, quella struttura ospedaliera che aspetta da quasi venti anni.
Ecco, riteniamo essere questi i tre macro obiettivi da raggiungere, che auguriamo si possano centrare attraverso un impegno serio mettendo da parte i personalismi.
Un Consiglio comunale che ha mostrato tutta la sua povertà
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28 Dic 2013
- Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:32
- Pubblicato Venerdì, 27 Dicembre 2013 22:00
- Scritto da vincenzo varvara
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Il Consiglio comunale di ieri aveva ripreso i lavori affrontando una questione molto delicata: l’incompatibilità del consigliere Debenedictis sollevata dall’avv. Sergio Casareale.
Il segretario comunale, in linea con la normativa, stilava una delibera alla quale il Consiglio doveva dare il proprio parere ed era proprio il modo in cui la stessa era redatta che suscitava perplessità di interpretazione, ma una modifica, avvenuta dopo ampio dibattito, metteva la parola fine. In pratica entro dieci giorni il consigliere potrebbe rimuovere le cause di incompatibilità (dimettersi da consigliere o da rappresentante della società) oppure presentare la documentazione che sarebbe verificata in primis dal segretario e dall’avvocatura per poi ritornare in Consiglio.
Si arrivava al punto relativo alle interrogazioni e qui si scatenavano i consiglieri affrontando temi più disparati: dalle tante irregolarità nell’affidamento di servizi alla questione ambientale, dallo sperpero del denaro pubblico ai non pagamenti per prestazioni effettuate. I componenti della giunta, sia pure a volte con impaccio, cercavano di dare le dovute spiegazioni.
Si anticipava, quindi, il punto 16 relativo alla variante al PRG in zona Giulianello. Il Sindaco invitava il Dirigente Ing. Stasi ad illustrare tecnicamente il punto e qui si manifestava lo squallore dell’attuale Consiglio comunale. A gruppi i consiglieri parlavano tra loro, nessuno ascoltava il relazionante tanto da essere ripresi, i consiglieri, dalle poche persone presenti. Non è possibile mostrarsi così irresponsabili tanto da far inveire il pubblico, anch’io, in presenza della testata giornalistica Murgiatime, mi sono schifato ed ho preferito andare via.
Le considerazioni consequenziali è opportuno che non le renda pubbliche…