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Cultura ed Eventi

TOPOLINO IN DIALETTO

La “Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali” che si celebra il 17 gennaio in tutta Italia attraverso la rete delle Pro Loco, su iniziativa dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia.

"Ogni singola espressione in dialetto è veicolo delle conoscenze e delle tradizioni dei nostri territori. Dialetti e lingue locali sono pertanto indispensabili alla trasmissione di tali patrimoni culturali fra le generazioni" ha affermato il presidente dell'Unpli.

Domani, per tale occasione, uscirà la prima versione del celebre fumetto che propone una storia di Zio Paperone tradotta in napoletano.

Da decenni promotore di storie avvincenti e contenuti educativi, Topolino dimostra ancora una volta la sua capacità di unire divertimento e cultura.

Con questa iniziativa, il fumetto punta ad avvicinare grandi e piccoli all’importanza della propria identità linguistica, sottolineando come la cultura popolare possa essere un mezzo di crescita e consapevolezza.

Il volume in uscita il 15 gennaio contiene la storia Zio Paperone e il P.D.P. 6000 che sarà adattata nei dialetti: Campano, Siciliano, Lombardo e Toscano. Il Topolino in dialetto, presumibilmente, verrà distribuito nelle regioni di riferimento mentre, la versione in italiano, sul resto del territorio nazionale.

“Le Gravine del Tarantino”

Le Gravine, imponenti canaloni d’erosione e canyon di casa nostra che caratterizzano il panorama pugliese giungendo dal piano basale al cuore delle Murge, esse si rivelano tra gli elementi più suggestivi, più ricchi di fascino della Natura selvaggia, tra tutti quelli presenti nella regione: paesaggi grandiosi, archivi della preistoria, oasi floristiche e faunistiche, ultime isole di naturalità scampate alle alterazioni e alle manomissioni degli ambienti circostanti.

Un patrimonio in cui l’uomo e la natura hanno intrecciato le loro esistenze nel corso dei millenni ed è doveroso tutelarlo e valorizzarne le peculiarità, a beneficio delle presenti e delle future generazioni.

Gli autori del libro “Le Gravine del Tarantino”, Valentino Valentini e Giovanni Battista Valentini, descrivono un quadro rigoroso delle biocenosi delle località interessate in modo da trasmettere ai lettori lo stesso entusiasmo e passione che è in loro verso la bellezza della natura.

Di tutto questo se ne parlerà sabato 18 gennaio alle ore 18 presso l’ex convento di Santa Sofia con la presenza di Valentino Valentini.

Interverranno:

·        Grazia Pappalardi - presidente Lions Club di Gravina,

·        Domenico Cornacchia - Centro Studi e Ricerche Peucezia,

·        Vincenzo Coppa - presidente Associazione LaVerdeVia,

Presenterà Nicola Cornacchia - vice presidente Fondazione E. Pomarici Santomasi

RIFLESSIONI SULLA DISABILITA’

Certo le persone con disabilità non sono “l’ombellico del mondo” ma le emozioni che suscitano allorquando raggiungono dei traguardi, grazie alla loro caparbietà, non ha eguali.

Ieri sera su RAI1 è andata in onda la trasmissione “Dalla strada al palco” condotta a Nek e Bianca Guaccero, artisti di strada si sono esibiti in una gara mettendo in mostra le loro doti artistiche.

Tra i concorrenti Giorgina, una ragazza che a causa di una malformazione dell’udito a 18 anni è divenuta completamente sordomuta.

La sordità avrebbe potuto comportare l’isolamento ma la sua caparbietà e i tanti sacrifici hanno scongiurato il tutto anzi, è diventata un esempio per molti da seguire.

La sua performance ieri è consistita nel cantare attraverso i gesti in LIS, la lingua dei segni, grazie alle vibrazioni che sente attraverso la visione di video; forti emozioni in tutti coloro che hanno seguito l’esibizione, emozioni che hanno raggiunto l’apice quando è apparsa Fiorella Mannoia per duettare con Giorgina ed eseguire il brano “Quello che le donne non sanno”.

A volte viene di dire “grazie”, comportano situazioni che fanno riflettere sulla cattiveria che le persone spesso mostrano.  

LO SPORT OCCASIONE DI INCONTRI

Ieri Gravina è stata sede, presso la MacNil, della cerimonia di premiazione Puglia Trail 2024, manifestazione sportiva che ha toccato diversi territori riguardanti la nostra Regione.

Puglia Trail è una gara che si svolge in tracciati sferrati, tra boschi, campagne e siti di interesse con il fine, non tanto di decretare i vincitori quanto di far conoscere e valorizzare le bellezze naturali.

Alla cerimonia di ieri è stato presente il presidente della Fidal Puglia che ha salutato i tanti accorsi per ritirare i premi ma, soprattutto, avere l’occasione di salutarsi da buoni amici prima che atleti.

E’ il gravinese Giuseppe Moliterni la persona a cui la Fidal Puglia, Eusebio Haliti, ha dato l’incarico di organizzare, unitamente alle associazioni sportive, le varie tappe di una manifestazione che anno dopo anno sta acquistando sempre più interesse.

E’ stata occasione per premiare gli atleti che hanno conquistato più punti dell’intera stagione 2024 così come sono stati consegnate targhe a chi ha partecipato a tutte le gare in programma e a chi ha voluto scortare chi rimaneva indietro per sacrificando il proprio piazzamento, il tutto nella logica di quello che rappresenta il Trail.

Momenti di forte emozioni si sono vissute quando Militerni ha consegnato una targa alle figlie di Ninì Gramegna, da poco scomparso; una persona che aveva incarnato alla perfezione lo spirito delle gare sportive e alle quali partecipava, nonostante la sua disabilità, per la gioia dello stare insieme risultando, per questo, un maestro per tutti.

Hanno portato il saluto Filippo Ferrante - in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale -, Vito Loglisci - referente comunale CONI - e Ignazio Pinto - presidente Festina Lente.

E’ stata occasione per presentare le nove tappe che costituiscono il circuito Puglia Trail 2025:

1.     23 febbraio          Taurisano (LE) km. 16,

2.      23 marzo Bitonto (BA) km. 30,

3.     13 aprile Ruffano (LE) km. 19,

4.     25 aprile Santa Maria di Leuca (LE) km. 12,

5.     04 maggio Casalini (BR) km. 17,

6.     26 ottobre Massafra (TA) km. 20,

7.     09 novembre Alberobello (BA) km. 19,

8.     23 novembre Corato (BA) km. 30,

9.     14 dicembre Mottola (TA) km. 16.

Rappresentata tutta la Puglia, meno la provincia di Foggia, per cui si sta lavorando perché le associazioni sportive di quei luoghi diano la disponibilità.

Un grazie a Carlo Centonze, i suoi scatti danno la possibilità di arricchire la notizia con le immagini.

          

LA BEFANA DELL’ASI 2025

Nel silenzio, ancora una volta, l’Associazione “Rombo Arcaico” ha operato nel sociale rendendosi solidale con i bimbi più bisognosi di affetto.

Ricevere un dono è sempre un’occasione che va colta per insegnare ai bambini il valore della gratitudine e della bontà d’animo, specialmente se si tratta di bambini speciali.

Rombo Arcaico in collaborazione con i Supereroi ha donato un momento di felicità e considerazione ai bimbi ospiti della Cooperativa Sociale Buona Vita, approfittando della figura della Befana, simbolo di gentilezza e generosità.

Il progetto di ASI Solidale – la Befana dell’Asi è una preziosa opportunità per il Sodalizio di Gravina in Puglia – Rombo Arcaico, coglie per trasmettere ai bambini meno fortunati, il valore della solidarietà.

ANCHE NOI FIGLI DI DIO

Dal Vangelo secondo Luca (Lc. 3, 15-22)

In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

 

Commento:

La rivalutazione della realtà sacramentale della chiesa, avvenuta con il concilio Vaticano II, ha conferito al battesimo uno spessore che andava a poco a poco svilendosi. Ed è senza dubbio un’acquisizione positiva, perché nessun rito e nessun ingresso in istituzioni religiose o forme di vita uguaglia quel primo momento, che segna colui che ne è protagonista in maniera inconfondibile. La ragione ultima di un tale dinamismo risiede nell’esperienza di Gesù di Nazareth, «il più forte», che – rispetto a Giovanni – «battezza in Spirito Santo e fuoco». Immagine oscura e ardita per il lettore moderno, ma che richiama con parole appropriate la svolta decisiva avvenuta nella storia della salvezza con l’avvento di Gesù. È proprio da qui che bisogna partire per comprendere il battesimo cristiano: Dio, che tante volte, e in diversi modi, era intervenuto a favore del suo popolo, ora, nella pienezza dei tempi, interviene ancora per salvare gli uomini “nel suo figlio diletto”. Il battesimo di Gesù è la manifestazione di questa salvezza definitiva, che Dio ci ha dato nel “suo diletto”.

DIDATTICA UNIVERSITARIA INCLUSIVA

Domani 9 gennaio, presso l’Aula Volpi dell’Università Roma Tre, saranno presentate pubblicamente le nuove Linee Guida predisposte dalla Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati all’Inclusione degli Studenti con Disabilità e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (CNUDD).
A dieci anni di distanza dalla prima versione, le nuove linee guida, di cui si sono dotati gli Atenei italiani, sollecitano un deciso passo in avanti per l’attuazione del diritto allo studio degli studenti in condizione di disabilità e con DSA.

Le linee guida varate nel 2014 si presentavano come una sorta di vademecum atto ad indicare gli strumenti per supportare gli/le studenti nel loro percorso universitario. Nel frattempo, il numero di studenti in condizione di disabilità o con DSA che frequentano gli Atenei italiani è cresciuto considerevolmente.

Stando agli ultimi dati disponibili, relativi all’a.a. 2020-21, gli studenti con disabilità erano circa 21.000 mentre quelli con DSA poco meno di 23.000. Complessivamente si tratta del 2,5% della popolazione studentesca universitaria.
Linee Guida sono l’unico documento politico in ambito universitario, in cui il concetto di inclusione degli/le studenti con disabilità e/o con DSA e/o con BES viene espresso non tanto e non solo delineando quali siano gli strumenti per supportarli, ma piuttosto come debba organizzarsi la comunità universitaria per garantire a tutti/e pari opportunità.
Nel documento confluiscono l’impegno dei Delegati e delle Delegate dei Rettori e quello di centinaia di persone che operano quotidianamente a contatto con gli studenti e che hanno sviluppato i servizi loro destinati, spesso andando oltre quelli previsti dalla normativa vigente. L’ambizione delle nuove Linee guida è quella di introdurre gli Atenei italiani in una prospettiva più ampia: quella della didattica inclusiva.