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Cronaca

"Le volontà vescovili nel cancellare le tre parrocchie del centro storico"

Quello che potrebbe essere un desiderio, una volontà, potrebbe diventare realtà. E’ in animo, da parte del vescovo diocesano, mons. Giuseppe Russo, di accorpare, se non, successivamente, cancellare, sopprimere, alla maniera di classi scolastiche, l’esistenza plurisecolare delle tre parrocchie del centro storico: San Giovanni Battista, SS. Nicola e Cecilia e San Giovanni Evangelista, in un’unica nascente denominata San Michele Arcangelo, con sede presso la Basilica cattedrale e, quindi, con un solo parroco. Ad informarci sono stati alcuni componenti di un Consiglio Pastorale, dopo aver partecipato ad un incontro svoltosi, nei giorni scorsi, alla presenza dell’Ordinario diocesano, dei tre rispettivi parroci: don Giacomo Lorusso, don Sante Ferrulli e don Michele Capodiferro. Un novità che sorprende, soprattutto, per le motivazioni logistiche, operative e pastorali derivanti dalla carenza di vocazioni. Un fatto oggettivamente vero, ma non giustificativo o non curativo per risolvere il problema, se è vero, come è vero, secondo quanto scriveva il cardinale Alfredo Ottaviani: “Non è più Chiesa se non è Maestra; e se non corregge non è Maestra. Insegnare implica anche correggere, perché la verità non si porge agli uomini senza respingere gli errori”. Se le vocazioni mancano, certamente sono stati commessi degli errori da parte della Chiesa locale, con l’aggravante, senza prescindere che nelle famiglie non si prega più, si prega poco, non si educa più alla fede, così come anche nelle scuole, durante l’ora di religione e questi errori , probabilmente si continuano a commettere o continuerebbero indisturbati ad esserci e non si è provveduto a correggerli , secondo le indicazioni del summenzionato porporato perché si è perso il senso di quello che Cristo ha insegnato attraverso i vangeli. Di Giovanni 18, 1 - 11: “Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato” , o, ancora con San Matteo, al capitolo 18, versetto 20: “Dove sono due o tre persone congregate nel mio nome, lì ci sono io", Se tutto ciò è venuto meno, è perché, molto probabilmente, come diceva un mio insegnante d’italiano e mio maestro di vita, un cattolico fervente e praticante, amico di Jacques Maritain, ci sono due categorie di preti: “quelli che credono in Dio e quelli che non credono in Dio”, perciò non può esserci il “medico” Russo, alla luce di un termometro che segna la febbre, di spaccare il termometro ritenendolo la causa della febbre. Il problema vero era, è e resta di curare la febbre. La scappatoia, la via d’uscita, la toppa che potrebbe risultare peggiore del buco, non può essere la panacea al caso. Non può essere l’estrema ratio da considerare come toccasana. Al momento, per quanto il timore non può essere scongiurato, perché è forte da parte di chi ha chiuso gli uffici di Curia di Gravina e di Acquaviva, e che ritiene inutile la presenza architettonica del Centro Giovanile Benedetto XIII, tanto che se potesse l’abbatterebbe, si è in attesa dell’incontro fissato per il prossimo 14 giugno, presso i locali della Macnil, dove il clero diocesano, unitamente, molto probabilmente, ai consigli pastorali prenderanno atto di questo sciagurato disegno. Al di là di tutto, poi, si pongono altri problemi, poco considerati, pratici giuridici, legali connessi ai beni mobili ed immobili delle singole parrocchie, i possibili e dovuti trasferimenti di ragioni sociali. Prevedendo l’irreparabile, non è difficile constatare che siamo dinanzi ad un fenomeno di eutanasia morale storica, artistica, culturale. Dinanzi ad un ulteriore svuotamento del centro storico, già soggetto ad un calo di abitanti e residenti.

Queste ragioni, dovevano e devono essere alla base di un confronto, di dialogo, sperando di cancellare quella che potrebbe essere un decisione unilaterale o già acquisita, al di là di quelle che possono essere le sacrosante motivazioni di chi non vuole sentirsi privato di un potere, ma di una identità ed appartenenza. Questa città ha bisogno di svegliarsi, ma non dinanzi a questi scossoni, ma recuperando la propria fede, rivendicando il diritto di esistere con la presenza, con la frequenza ai sacri riti, ai sacramenti, per evitare che le fantasiose velleità diventino presagio di una ulteriore sciagura e sconfitta per questa città. Non importa se analoghi provvedimenti riguarderanno altre parrocchie degli paesi appartenenti alla medesima diocesi. La storia è storia per quello che ci interessa e ci appartiene.

 

Pinuccio Massari

SUONA LA CAMPANELLA L’ULTIMA VOLTA

Ieri, in conseguenza delle consultazioni referendarie che trasformeranno diversi istituti in seggi elettorali, in molte scuole è suonata per l’ultima volta la campanella.

Solite scene: feste e gavettoni dunque per molti ragazzi e ragazze, tranne che per gli studenti dell’ultimo anno di scuole medie e superiori, per i quali a breve spetteranno gli esami.

A differenza dei bambini della scuola primaria, gli studenti dell’ultimo anno degli istituti secondari di primo grado dovranno sostenere gli esami di licenza media che, a discrezione dell’istituto, avranno inizio tra la prossima settimana e il 30 giugno.

A differenza dell’esame di Stato, infatti, le date di questi esami non vengono stabilite dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, ma in autonomia da ogni singola scuola. Le prove, in totale, saranno quattro: tre di natura scritta e una orale.

REGIONE PUGLIA, NOVITA’ IN MATERIA DI SERVIZI SANITARI

Programmazione triennale della spesa sanitaria per la sanità accreditata - ricoveri e specialistica ambulatoriale - e conferma dell’abolizione del tetto alla mobilità attiva per le prestazioni sanitarie di media e alta complessità, introdotta nell’ultima legge di bilancio.

Essa prevede un’offerta con  maggiore stabilità sia alle strutture sanitarie sia agli operatori che vi lavorano, con l’obiettivo primario di garantire servizi sanitari sempre più efficienti e accessibili ai cittadini pugliesi.

Un’altra importante novità riguarda la conferma dell’abolizione del tetto alla mobilità attiva per  pazienti provenienti da altre regioni, in particolare per le prestazioni di media e alta complessità. Questa avrà un impatto concreto: potrà contribuire a ridurre il disavanzo della mobilità passiva, valorizzare l’attrattività della sanità pugliese e rafforzare il diritto alla cura per tutti, in attesa di un accordo su base nazionale.

Ferrovie Appulo Lucano, per tutta l'estate stop ai treni Bari Centrale-Bari Scalo: sorgerà la pensilina di Boeri

Dal 9 giugno al 10 settembre 2025, la circolazione ferroviaria sulla tratta Bari centrale – Bari scalo di Ferrovie Appulo Lucane sarà temporaneamente interrotta e i treni saranno sostituiti con autobus.

Le chiusure della tratta ferroviaria e del primo piano della stazione di Bari centrale si rendono necessarie per consentire i lavori di sostituzione dell’attuale pensilina posta sulla stazione e sui binari. La nuova pensilina, progettata dall’Architetto Stefano Boeri, fa parte di un intervento di riqualificazione della stazione. Un intervento da 2,8 milioni di euro, proposto da Fal e condiviso con Regione Puglia e Comune di Bari, che anticiperà la seconda fase di lavori con la riqualificazione in chiave ‘green’ di tutto il viadotto e di tutto il Corso Italia, grazie anche al coordinamento con i progetti di competenza del Comune ricadenti nella zona dell’intervento. Anche in questo caso sono previsti bus sostitutivi.

Per tutto il periodo, dal 9 giugno al 10 settembre, sarà chiuso (ed inaccessibile) il primo piano della stazione, mentre resteranno aperti il piano terra, il bar, il tabaccaio e la biglietteria. Il servizio ferroviario sulla tratta momentaneamente interrotta è sostituito con autobus in partenza da Corso Italia (a partire dal civico 70 – lato stazione Fal) per Bari scalo e viceversa.

Rimane inoltre confermata (dal 5 maggio al 10 settembre 2025) l’interruzione temporanea della circolazione ferroviaria anche sulla tratta Matera Sud – Altamura, per lavori straordinari, con l’effettuazione del servizio bus sostitutivo.

 

(dalla Gazzetta del Mezzogiorno)

Preservare la fertilità per fini sociali: è disponibile da oggi il contributo per il social freezing

La ASL di Bari ha approvato l’avviso pubblico (con delibera n. 0000981 del 15 maggio) per l’erogazione di un contributo economico a sostegno della crioconservazione degli ovociti per fini sociali (Social Freezing), previsto dall’articolo 40 della legge regionale n. 42 del 31 dicembre 2024.

Il social freezing è una tecnica che consente alle donne di congelare i propri ovuli, quando la loro qualità è ottimale, per posticipare la maternità o preservare la fertilità in futuro, in presenza di determinate condizioni mediche, garantendosi una maggiore probabilità di riuscita nel caso in cui, con il passare del tempo, si vada incontro a difficoltà di concepimento imputabili ad una fisiologica riduzione della fertilità.

Il provvedimento, adottato in linea con le indicazioni regionali e condiviso con il tavolo tecnico delle aziende sanitarie pugliesi, mira a tutelare il diritto alla genitorialità e a contrastare il calo demografico attraverso un sostegno concreto alle donne che desiderano preservare la propria fertilità in età fertile per un progetto di genitorialità futura. La misura favorisce quella fascia di popolazione femminile che non accede alla crioconservazione gratuita, in quanto affetta da patologie oncologiche, e già assicurata dai livelli essenziali di assistenza.

Alla buona riuscita del progetto hanno collaborato il Dipartimento Gestione Avanzata rischio riproduttivo, diretto dal dottor Paolo Volpe, la Procreazione medicalmente assistita di cui è responsabile, il dottor Giuseppe D'Amato e il Dipartimento Assistenza Territoriale, diretto dal dottor Tommaso Depergola.

Chi può accedere al contributo

Possono fare domanda per accedere al contributo, fino a un massimo di € 3.000,00, le donne:

·         di età compresa tra i 27 e i 37 anni,

·         residenti in Puglia da almeno 12 mesi,

·         con un ISEE ordinario non superiore a € 30.000,

·         che si rivolgano a centri di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) pubblici o privati accreditati, inseriti nel registro nazionale autorizzato dal Ministero della Salute.

Modalità e tempistiche

Le domande dovranno essere inviate a partire dalla pubblicazione dell’avviso sul BURP – il 3 giugno 2025 -  e fino alle ore 24:00 del 30esimo giorno successivo.

Le istanze saranno valutate sulla base del valore ISEE (in ordine crescente) e, a parità di valore, in base all’età anagrafica e alla data di presentazione. Il contributo sarà erogato una sola volta nella vita e coprirà le spese documentate sostenute per la procedura, escludendo farmaci e spese accessorie come vitto, alloggio o conservazione oltre i 12 mesi.

Le donne interessate, in possesso dei requisiti, dovranno compilare la domanda utilizzando il modulo allegato all’ avviso, e trasmetterla mediante posta elettronica certificata all’indirizzo email PEC dipartimentocureprimarie.da.asl.bari@pec.rupar.puglia.it oppure consegnarla di persona al proprio distretto socio sanitario di appartenenza, che procederà alla protocollazione e trasmissione alla direzione del Dipartimento di assistenza territoriale.

Per maggiori informazioni e per scaricare il bando e il modulo di domanda, è possibile consultare il sito istituzionale della ASL Bari, qui https://www.sanita.puglia.it/web/asl-bari/distretti-socio-sanitari.

GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE 2025

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente istituita nel 1972,In un’epoca segnata da cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e inquinamento diffuso, questa giornata rappresenta un momento fondamentale per riflettere collettivamente sulle conseguenze delle nostre azioni e sull’importanza di adottare comportamenti sostenibili. 

Quest’anno è dedicata alla lotta all’inquinamento da plastica, richiama l’urgenza di ridurre l’uso di plastica monouso e promuovere soluzioni sostenibili.

Questa plastica, spesso superflua, finisce ovunque: nei mari, nei fiumi, sulla terraferma, dal fondo degli oceani alle vette delle montagne. Con il tempo si frammenta in microplastiche, che entrano nella catena alimentare e si insediano perfino nel corpo umano, con potenziali effetti dannosi sulla salute, tra cui un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. Il risultato è un circolo vizioso in cui la plastica si accumula mentre se ne produce continuamente di nuova, aggravando ogni giorno di più una situazione ormai insostenibile.
La campagna delle Nazioni Unite punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sulla necessità di ridurre la dipendenza da questo materiale e di investire in soluzioni alternative più sostenibili. Un cambiamento radicale nei modelli di produzione e consumo è indispensabile: servono leggi più restrittive.

Il problema, quindi, tocca anche la salute umana: studi recenti hanno rilevato microplastiche nel sangue, nella placenta e nei polmoni, sollevando seri interrogativi sugli effetti a lungo termine.
Il quadro per i prossimi anni è altrettanto preoccupante. L’OCSE prevede che, senza interventi incisivi, la produzione di plastica aumenterà del 70% entro il 2040.

Per affrontare questa emergenza, è di cruciale importanza pianificare una strategia globale e integrata, che comprenda: la riduzione della produzione, l’eco-design di prodotti riutilizzabili o facilmente riciclabili, un riciclo più efficiente, e la prevenzione delle dispersioni nell’ambiente. Il tutto accompagnato da finanziamenti adeguati, in particolare per i Paesi che ancora non dispongono di sistemi di raccolta e gestione dei rifiuti efficaci.

Comune di Corato, iniziativa dedicata all’incontro tra aziende e persone con disabilità

Il prossimo 5 giugno ARPAL Puglia organizza a Corato, in collaborazione con l’amministrazione comunale, Job Ability, punto d’incontro strategico tra persone con disabilità alla ricerca di lavoro e aziende del territorio.

L'iniziativa di recruiting è organizzata nell'ambito di "Lavoro&Inclusione. Percorsi e servizi disponibili", giornata promossa dal Comune in collaborazione con Porta Futuro Corato e il Garante comunale dei Diritti delle Persone con Disabilità.

Alla tavola rotonda della mattina sul tema dell’inclusione lavorativa parteciperanno i rappresentanti di Arpal Puglia e di altre istituzioni e organizzazioni private coinvolte.

Il pomeriggio sarà dedicato a Job Ability, momento di incontro tra imprese e potenziali candidati.

Queste iniziative hanno l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva delle persone con disabilità a percorsi di inclusione lavorativa.