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Cultura ed Eventi

COSA RAPPRESENTA LA SHOAH OGGI

Oggi deve essere un momento di riflessione collettiva per ricordare le vittime dell’Olocausto e tramandare i valori fondamentali della pace, del rispetto e dell’inclusione. Spiegare questa ricorrenza ai più piccoli non è semplice, ma è essenziale per educarli alla consapevolezza storica e ai principi che ci aiutano a costruire un futuro migliore.

La Giornata della Memoria spiegata ai giovani, ai bambini rappresenta un’opportunità per introdurre temi importanti con delicatezza e sensibilità, un compito cruciale che spetta a genitori e insegnanti.

Parlare della Shoah significa non solo raccontare una pagina oscura della nostra storia, ma anche insegnare il valore della memoria come guida per evitare che errori simili si ripetano. Ecco perché è importante affrontare questo tema e farlo in modo accessibile.

La memoria storica non è solo un dovere nei confronti delle vittime della Shoah, ma anche uno strumento per educare le nuove generazioni alla consapevolezza e alla responsabilità. Parlare della Shoah permette di comprendere il valore della giustizia, dell’empatia e del rispetto per il prossimo, pilastri fondamentali per una società inclusiva.

Infatti, raccontare la Shoah significa affrontare argomenti difficili con un approccio elementare, utilizzando storie e linguaggi che rispettino la loro sensibilità.

Leggere insieme un libro sulla Shoah è un’opportunità per parlare di valori universali, come il rispetto per gli altri e il rifiuto dell’intolleranza. In questo modo, il libro diventa un ponte tra passato e presente, capace di stimolare conversazioni profonde in un ambiente sicuro.

La memoria è il ponte che ci collega a un futuro migliore: camminiamoci insieme.

"Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato"

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 1-4; 4, 14-21)

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
"Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l'anno di grazia del Signore".
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato".

 

Commento:

L’evangelista Luca intende essere uno storico perché vuole che i cristiani si rendano conto “della solidità degli insegnamenti” ricevuti e siano convinti dell’importanza decisiva per la storia di tutti gli uomini della vita di Gesù. Per questo soltanto lui pone all’inizio della narrazione del ministero pubblico di Gesù un discorso programmatico che precisi subito lo scopo che Gesù si prefigge.
È il “manifesto” di Gesù. Eccolo: egli opera con la potenza di Dio, difatti lo Spirito è su di lui.
La sua non sarà un’opera umana, meno che mai politica, ma la rivelazione del progetto di Dio. La sua missione è quella di accogliere misericordiosamente tutti gli uomini per liberarli. È il compimento della profezia di Isaia che Gesù si appropria.
A Nazaret, quel sabato, Gesù annunciò il tempo nuovo che non avrebbe più avuto per protagonista l’uomo, ma “Dio fatto uomo”.
La gente della sinagoga una cosa udì allora con chiarezza: l’inizio di “un anno della grazia del Signore”.
In sostanza il Vangelo dice: non sono gli ordinamenti umani a salvare l’umanità, sarà lo Spirito del Signore. In questa affermazione c’è, se si vuole, tanto pessimismo, purtroppo fin troppo documentato dalla storia; ma c’è anche, e più grande, tanta speranza, perché ci assicura che lo Spirito è su Gesù e, perciò, su tutti quelli che fanno comunione con Gesù.
E questo riguarda l’oggi: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi ascoltate”. L’oggi storico di Gesù diventa, per la forza dello Spirito, l’oggi liturgico della Chiesa, il nostro di ogni Messa.
La predica di Nazaret diventa oggi storia nostra. Se ascoltiamo!

CONFERIMENTO RIFIUTI, PARTIRE DALLE SCUOLE

Le ditte TeknoService e Raccolgo, appaltatrici per i servizi di igiene urbana, su precise disposizioni del Comune hanno presentato per l’anno scolastico 2024/2025 il cronoprogramma delle attività di sensibilizzazione da svolgere all’interno delle scuole primarie, come previsto dal capitolato d’appalto. L’obiettivo predominante di questo progetto sarà quello di indurre i ragazzi e le famiglie al corretto conferimento dei rifiuti, partendo dalla conoscenza piena del secco residuo. Saranno distribuiti dei volantini e organizzata una giornata all’interno della quale si parlerà in maniera più dettagliata del succitato argomento.

PROFEZIA E ATTUALITA’ DI UN PONTIFICATO

Le Giornate Orsiniane, nel desiderio di riflettere l’ampiezza della figura di Benedetto XIII, durante il 2025. Gli eventi di Roma, promossi dalla Famiglia Orsini, si collegano e continuano quelli realizzati nel luogo natale di Papa Benedetto XIII, a Gravina nel 2024.

Il desiderio della Famiglia Orsini, che si è fatta promotrice dei diversi eventi a Roma è quello di coltivare la memoria dell’antenato Pietro Francesco Orsini, frate dell’Ordine dei Predicatori, poi Vescovo in diverse sedi e infine eletto al Soglio Pontificio, attraverso momenti di elevazione spirituale, promozione delle arti e riflessione storica, nell’anno del Giubileo del 2025 indetto dal Santo Padre Francesco nel solco dei Suoi Predecessori, come accadde infatti nel 1725 per Papa Benedetto XIII.

Le ragioni alla base dell'ideazione di un calendario di appuntamenti sono radicate nella necessità di creare un'attenzione particolare sul contesto storico e culturale dell’epoca di Papa Benedetto XIII e la memoria di un Papa precursore di tanti temi dell’era contemporanea, a livello ecclesiale come sociopolitico internazionale.

Tra i diversi ambiti, si ricorda quello che vide la nascita della Chiesa Cattolica greco-melkita, nel 1724, il fiorire della vita religiosa con l’impegno educativo nei seminari e coltivando le vocazioni nel meridione d’Italia da parte della Congregazione dell’oratorio fondata da San Filippo Neri, le istituzioni religiose femminili come “I collegi di Maria”, o ancora le Suore Collegine impegnate nell'istruzione e nella catechesi, ancora oggi attive nella pastorale giovanile.

 

A livello sociale, degna di nota fu la creazione dei "Monti Frumentari" per la distribuzione del grano, iniziata nel 1694 dall’allora Cardinale Orsini, Vescovo di Benevento.

Come Pontefice egli elevò all’onore degli altari figure quali San Turibio di Mogrovejo, fondamentale per la storia della Chiesa in America Latina, e San Giovanni della Croce, riformatore dell'Ordine Carmelitano e grande mistico spagnolo.

ANZIANI E NON SI “PRENDONO LA SCENA”

Continua la bella favola dell’Associazione “Assieme” della quale ne fanno parte persone anziane, disabili, sole; stare insieme permette loro di superare i momenti di solitudine a cui sarebbero destinate.

Il vulcanico presidente Domenico Picciallo Ariani non smette mai di sfornare idee che si tramutano nelle tante attività che la società svolge.

Non è la prima volta che alcuni dei soci si cimentano a rappresentare commedie in dialetto; ieri hanno messo in scena “U verm d don Alfons”, un copione brillante che la partecipata performance degli attori ha divertito il pubblico copioso presente.

L’occasione era data dal desiderio di concludere in modo allegro la giornata che celebrava San Sebastiano e il risultato è stato perfetto.

La Banca Popolare di Puglia e Basilicata promuove la cultura con l’incontro “La donna che legge”

La Banca Popolare di Puglia e Basilicata ha organizzato la presentazione del volume La donna che legge, scritto da Bianca Tragni e Maria Corvino, edito da Adda Editore, presso l’Hotel Fuori Le Mura di Altamura. L'iniziativa, che rientra nel piano di comunicazione ESG della Banca, si pone l’obiettivo di consolidare il legame con il territorio, evidenziando l’impegno nella promozione culturale e nella valorizzazione di temi di rilevanza sociale.

Il libro offre un viaggio nel passato, quando l’accesso alla cultura era spesso precluso alle donne, raccontando storie di figure femminili straordinarie che, con il loro coraggio e genio, hanno lasciato un segno indelebile nella storia della letteratura, dell’arte, della scienza e della politica.

“Questo incontro testimonia la nostra attenzione ai temi culturali e sociali che contribuiscono a rendere la comunità più inclusiva – ha dichiarato Rosa Calderazzi, Presidente del Comitato ESG BPPB. La cultura è uno strumento potente per favorire l’emancipazione e il progresso, siamo orgogliosi di supportare iniziative che diano spazio e valore a figure femminili straordinarie.”

“Rinnoviamo il nostro impegno per il territorio promuovendo eventi che non solo diffondono cultura, ma sensibilizzano su temi fondamentali per la crescita sociale,” ha aggiunto Rossella Dituri, Dirigente Comunicazione BPPB. “La donna che legge rappresenta un messaggio di speranza e ispirazione per le generazioni future.”

Durante l’incontro, Bianca Tragni, autrice e giornalista, ha raccontato alcune delle storie contenute nel volume, soffermandosi sull’importanza di valorizzare figure femminili spesso dimenticate dalla storia ufficiale.

Nel corso dell’evento, sono stati donati a tutti i partecipanti dei volumi "La donna che legge", come segno di impegno continuo verso la cultura e il riconoscimento del valore delle donne nella storia.

L’iniziativa ha registrato una partecipazione numerosa e coinvolta, confermando il ruolo della Banca Popolare di Puglia e Basilicata come promotrice di dialoghi culturali e sociali sul territorio.

S.E. MONS GIUSEPPE RUSSO, ORDINATO VESCOVO UN ANNO FA

Primo anniversario dell’ordinazione episcopale del nostro Vescovo S.E. Mons. Giuseppe Russo, avvenuta  Il 21 gennaio 2024 nella concattedrale Gran Madre di Dio di Taranto.

Nato a San Giorgio a Cremano il 12 giugno 1966, fu ordinato presbitero il 24 giugno 1995 avendo frequentato gli studi presso Pontificio Seminario Romano Maggiore a Roma.

Il 7 dicembre 2023 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, succedendo a  Giovanni Ricchiuti, dimessosi per raggiunti limiti d'età.

Il suo cammino episcopale presso la diocesi avvenne il 10 febbraio 2024 accolto ad Altamura, l’11 febbraio ci fu la concelebrazione eucaristica presso la concattedrale di Gravina.

La redazione di Murgiatime augura al “Pastore” della nostra diocesi che possa pascere il popolo illuminato e guidato dalla sublimità del Signore Gesù. c2025