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Politica

FONDI DELLA REGIONE PUGLIA PER RIQUALIFICARE STRUTTURE SOCIALI

C’è una casa nel cuore di un quartiere popolare che tornerà ad accogliere famiglie fragili. C’è un centro per minori che, grazie a nuove risorse, potrà offrire doposcuola, sport e cura, là dove prima c’era solo silenzio. C’è un’impresa sociale che immagina un modello innovativo di assistenza per anziani autosufficienti, fondato su relazioni di prossimità. Il comune denominatore è ripartire dalle vite reali e dai territori che chiedono risposte.

Con un pacchetto da 50 milioni di euro, il dipartimento Welfare della Regione Puglia attiva tre nuove misure fondamentali nell’ambito del PR Puglia FESR-FSE+ 2021-2027 e del POC 2021-2027, puntando su infrastrutture sociali, innovazione comunitaria e sostegno concreto alle famiglie con figli.

La prima misura, con un investimento di 5 milioni di euro, è dedicata alla riqualificazione delle strutture sociali e socio-assistenziali già esistenti. Sì tratta di luoghi che, spesso, hanno una lunga storia di accoglienza e cura, ma che oggi hanno bisogno di essere ripensati, ristrutturati, riportati alla loro piena funzionalità. Saranno le imprese sociali e gli enti del Terzo Settore – veri protagonisti del welfare pugliese – a guidare questa trasformazione. E non si tratta solo di rimettere a nuovo degli edifici, ma di creare spazi vivi, capaci di rispondere con flessibilità e dignità alle fragilità vecchie e nuove delle comunità.

La seconda misura guarda al futuro: 10 milioni di euro saranno destinati all’innovazione sociale. È un investimento basato su idee nuove, su modelli capaci di affrontare i bisogni con approcci originali, collaborativi, sperimentali. L’obiettivo è finanziare progetti che non si limitano a fornire servizi, ma che generano un cambiamento duraturo, misurabile, strutturale. Un cambiamento che parte dal basso, che unisce tecnologia, relazioni umane, partecipazione, contaminazione di competenze. Un’innovazione che ha il volto delle cooperative, delle imprese sociali, dei territori che non si arrendono.

La terza misura prevede un investimento di 35 milioni di euro per continuare il “Buono Servizio Minori”. È una misura già conosciuta dalle famiglie pugliesi, che permette di accedere a servizi educativi e di cura per i figli, contribuendo al contrasto delle povertà educative . Con questo nuovo stanziamento, si garantisce la continuità per l’annualità 2025/2026. È un modo per dare respiro a chi ogni giorno affronta la complessità del crescere figli, in contesti dove spesso mancano supporti, strutture, reti. È un modo per dire che nessun bambino, in Puglia, deve crescere con meno opportunità degli altri.

La Regione Puglia conferma così il suo impegno nel promuovere un welfare non assistenziale, ma generativo, dove l’impresa sociale diventa agente di cambiamento, e la comunità è al centro di ogni progettualità. Perché la qualità della vita non è un privilegio, ma un diritto che si costruisce insieme, giorno per giorno, a partire dalle esperienze locali.

Tutte le misure saranno attivate tramite Avvisi Pubblici con specifiche linee guida che verranno ufficializzate nei prossimi giorni.