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CINQUE SI PER CAMBIARE L’ITALIA
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17 Apr 2025
- Ultima modifica il Giovedì, 17 Aprile 2025 05:48
- Pubblicato Giovedì, 17 Aprile 2025 05:48
- Scritto da Vincenzo Varvara
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Ci si chiede se nel nostro Paese c’è democrazia, una domanda che la gente si pone oggi perché, per esempio, l’8 e il 9 giugno in Italia c’è il referendum abrogativo su alcune norme che riguarda il lavoro ma nessuno ne parla e i mass media tacciono; l’obiettivo è non raggiungere il quorum, 50% + 1 degli aventi diritto; in tal modo la votazione non sarebbe ritenuta valida.
Non deve essere così, democrazia vuol dire confrontarsi anche votando no anche perché i cinque punti su cui esprimersi riguardano l’abrogazione di alcune norme sul lavoro:
1. STOP AI LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI
2. PIU’ TUTELE PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DELLE PICCOLE IMPRESE
3. RIDUZIONE DEL LAVORO PRECARIO
4. PIU’ SICUREZZA SUL LAVORO
5. PIU’ INTEGRAZIONE CON LA CITTADINANZA ITALIANA
A Gravina si è costituito il Comitato promotore per i referendum a cui hanno dato l’adesone: CGIL, ANPI, AUSER, Federconsumatori, Libera, Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, M5S, SUNIA, Rete Studenti Medi, Futurà, Una Bella Storia, DS, Fesica-Confsal, Con, Officine Gravinesi e Gravina in Movimento; altri soggetti potranno aderire se lo vorranno.
Ieri, presso la sede dello SPI CGIL c’è stato un primo incontro del Comitato che ha visto una folta partecipazione; molti gli interventi per rivendicare i diritti maturati ma che sempre più sono in pericolo.
“Sempre più difficile che ci siano contratti di lavoro a tempo indeterminato - ha detto il segretario provinciale CGIL Domenico Ficco - intervenuto all’incontro. Oggi anche chi lavora non riesce a campare fino alla fine del mese tanto che anch’essi si rivolgono alle mense della carità”.
“Necessario non farsi schiacciare da quanto sta avvenendo reagendo, informarsi per essere pronti ad andare ad esprimere il proprio pensiero l’8 e il 9 giugno”, è l’appello che il Comitato fa alla comunità gravinese.