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L'allarme della Cgil sul lavoro in Puglia
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22 Gen 2025
- Ultima modifica il Mercoledì, 22 Gennaio 2025 07:26
- Pubblicato Mercoledì, 22 Gennaio 2025 07:26
- Scritto da LA REDAZIONE
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"Tre contratti su quattro - si legge in una nota - attivati riguardano i settori dell’agricoltura, del turismo, commercio e servizi alla persona con forte stagionalità e salari poveri. Questo non è lavoro, questa non è vita", è l’allarme lanciata dalla CGIL Puglia
La nostra regione è quella con il più alto numero di individui che vivono in famiglie in povertà relativa, una precarietà lavorativa che diventa esistenziale e spinge soprattutto i più giovani ad emigrare in cerca di opportunità dignitose e dove è possibile spendere le competenze acquisite.
Non mancano le proposte, rivolte soprattutto alla Regione Puglia: “Crediamo serva un più forte protagonismo dell’istituzione. Con noi – dichiara Gigia Bucci - deve rivendicare nei confronti del Governo e dell’Europa una riforma delle politiche attive del lavoro che attraverso la rivisitazione dei fondi europei riveda il binomio ammortizzatori sociali e formazione. A proposito di questo crediamo sia arrivato il momento che Arpal faccia il suo lavoro considerato che questo era già un obiettivo posto in essere dalla legge di istituzione. Un appello che estendiamo anche al sistema di rappresentanza delle imprese”.