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Cronaca

TREGUA TRA HAMAS ED ISRAELE, SPERIAMO BENE

L’accordo per una tregua tra Israele e Hamas è arrivato, secondo quanto dichiarato dal primo ministro del Qatar Mohammed Al Thani, la tregua inizierà il 19 gennaio.

L'accordo tra lo Stato ebraico e Hamas può essere visto come un successo, data l’estrema fragilità della situazione non solo dal 7 ottobre 2023 – quando è iniziata la guerra ancora in corso nella Striscia di Gaza – ma da decenni.

Proprio questo quadro impone però prudenza nel guardare all’accordo come a una risoluzione del conflitto israelo-palestinese, le variabili che possono intervenire in corso d’opera sono molte e le ambizioni di Israele e di Hamas restano comunque contrastanti tra loro

L’accordo prevede tre fasi, durante la prima, di 42 giorni, ci sarà un graduale rilascio dei primi 33 ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas e l’inizio della ritirata di Israele dalle aeree popolate della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dal primo ministro del Qatar, si inizierà domenica prossima (19 gennaio). Si dovrebbe iniziare con la liberazione di tre ostaggi. Israele avrebbe accettato di liberare in tutto almeno mille detenuti palestinesi condannati per terrorismo durante questa fase. 

Dovrebbero poi partire i colloqui per la definizione delle fasi successive: nella seconda dovrebbero essere rilasciati tutti i rimanenti ostaggi maschi e le forze israeliane dovrebbero ritirarsi quasi completamente dalla Striscia. Una terza fase vedrebbe la restituzione dei corpi degli ostaggi uccisi mentre erano detenuti a Gaza e la creazione di un piano di ricostruzione e di una nuova struttura di governo.

Nello specifico, guardando alla presenza di Israele sul territorio palestinese si prevede che veicoli e altri mezzi di trasporto potranno attraversare un passaggio adiacente alla Salah al-Din Road, monitorato da una macchina a raggi X gestita da un team di sicurezza qatariota-egiziano. L'accordo prevedrebbe che le forze israeliane nella prima fase rimangano nel corridoio Filadelfia, che separa Gaza dal Sinai egiziano a Sud della Striscia, mantenendo una zona cuscinetto di circa 800 metri lungo i confini orientali e settentrionali. Solo successivamente dovrebbero liberare la zona. Le forze israeliane dovrebbero ritirarsi invece fin da subito dal corridoio di Netzarim, che divide la Striscia in due e conduce fino alNello specifico, guardando alla presenza di Israele sul territorio palestinese si prevede che veicoli e altri mezzi di trasporto potranno attraversare un passaggio adiacente alla Salah al-Din Road, monitorato da una macchina a raggi X gestita da un team di sicurezza qatariota-egiziano. L'accordo prevedrebbe che le forze israeliane nella prima fase rimangano nel corridoio Filadelfia, che separa Gaza dal Sinai egiziano a Sud della Striscia, mantenendo una zona cuscinetto di circa 800 metri lungo i confini orientali e settentrionali. Solo successivamente dovrebbero liberare la zona. Le forze israeliane dovrebbero ritirarsi invece fin da subito dal corridoio di Netzarim, che divide la Striscia in due e conduce fino al Mediterraneo. Nel mentre, i residenti nel nord della Striscia potranno tornare alle loro case (dal 22esimo giorno della tregua).