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ANCHE NOI FIGLI DI DIO
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12 Gen 2025
- Pubblicato Domenica, 12 Gennaio 2025 06:52
- Scritto da LA REDAZIONE
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Dal Vangelo secondo Luca (Lc. 3, 15-22)
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Commento:
La rivalutazione della realtà sacramentale della chiesa, avvenuta con il concilio Vaticano II, ha conferito al battesimo uno spessore che andava a poco a poco svilendosi. Ed è senza dubbio un’acquisizione positiva, perché nessun rito e nessun ingresso in istituzioni religiose o forme di vita uguaglia quel primo momento, che segna colui che ne è protagonista in maniera inconfondibile. La ragione ultima di un tale dinamismo risiede nell’esperienza di Gesù di Nazareth, «il più forte», che – rispetto a Giovanni – «battezza in Spirito Santo e fuoco». Immagine oscura e ardita per il lettore moderno, ma che richiama con parole appropriate la svolta decisiva avvenuta nella storia della salvezza con l’avvento di Gesù. È proprio da qui che bisogna partire per comprendere il battesimo cristiano: Dio, che tante volte, e in diversi modi, era intervenuto a favore del suo popolo, ora, nella pienezza dei tempi, interviene ancora per salvare gli uomini “nel suo figlio diletto”. Il battesimo di Gesù è la manifestazione di questa salvezza definitiva, che Dio ci ha dato nel “suo diletto”.