Cultura ed Eventi
IL PALADINO DEL - LEI – HA LASCIATO IL MONDO DEI VIVI
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26 Ott 2017
- Pubblicato Giovedì, 26 Ottobre 2017 14:27
- Scritto da la redazione
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MAX PFISTER: grande maestro di scienza linguistiche, uomo umile e generoso.
Il 2012 fui a Zurigo, unitamente a molti studiosi di varie nazioni europee per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Max Pfister, uno degli studiosi più qualificati di linguistica italiana. I festeggiamenti di quel compleanno furono i più grandiosi di tutti quelli a cui avevo partecipato. In occasione di quel compleanno, alcuni suoi allievi lanciarono strali velenosi che lo ferirono profondamente, procurandogli germi e virus che lo hanno eroso e portato ad una fine precoce.
Egli, nell’autunno di quello stesso anno, su sollecitazione del sottoscritto e della prof.ssa Marisa D’Agostino, (rispettivamente presidente della Pro Loco Gravina UNPLI e dell’Associazione Culturale “Amici della Fondazione E. Pomarici Santomasi”), realizzò per Gravina tre “Giornate Internazionali di Studi Linguistici” (11, 12, 13 novembre 2012) sul tema “Correnti Linguistiche e Correnti Culturali in Italia Meridionale-Identità e Dinamiche-“ con la partecipazione dei più illustri filologi italiani e stranieri. Il tutto per progettare e avviare la realizzazione di un Dizionario Etimologico del Dialetto di Gravina.
Pfister ha formato e guidato i suoi collaboratori con uno stile tutto suo, con continue innovazioni, ha elevato l’Italiano come lingua internazionale della linguistica (storica)
Il compianto Max si è distinto “per il suo carattere, rigoroso ma non austero, esigente ma non dispotico, severo ma mite, serio ma sorridente”. Egli ha saputo coagulare intorno al suo progetto e lavoro numerosissimi collaboratori, tedeschi, italiani, svizzeri, molti dei quali sono diventati suoi amici. La sua officina presso l'Università di Saarbriicken è stato un laboratorio dove si sono formate almeno due generazioni di studiosi di linguistica italiana. Della seconda generazione ho fatto parte anch’io dal 1996.
Tutti i linguisti italiani hanno dimostrato riconoscenza, con il loro lavoro, con i loro suggerimenti, con la loro condivisione delle esperienze di ricerca. Purtroppo l'Italia non ha onorato il grandissimo e benmerito studioso della lingua italiana e non ha sostenuto, come spettava di dovere, l'opera che Max Pfister ha diretto e realizzato.
Per i suoi grandi servigi alla lingua e cultura italiana ha conseguito molte lauree honoris causa; in Italia presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, presso le Università di Lecce, di Torino, di Roma ("La Sapienza"), di Palermo.
Il LEI è l’opera più sublime a cui fanno da corona tantissime pubblicazioni in varie lingue che risultano, soprattutto, strumenti e guide per tutti coloro che si consacrano agli studi di filologia linguistica.
Il prof. Francesco Sabatini, presidente dell’Accademia della Crusca scrisse: "… Si dice spesso che il LEI è uno specchio delle potenzialità presenti in Europa: mente svizzera, denaro tedesco, manodopera italiana. Io mi auguro che in altri campi le cose vadano diversamente; il fatto che in un'impresa che riguarda la lingua italiana e i suoi dialetti l'Italia ci metta, oltre alla lingua, solo il lavoro di alcuni suo connazionali e null'altro di più concreto, pare a me, motivo di vergogna per lo Stato di cui sono cittadino". Certo per noi Italiani è motivo di vergogna e di somma ingratitudine per non aver sostenuto il LEI ma, soprattutto, l’uomo che ha consacrato la sua giovinezza, i suoi diletti, i suoi svaghi, la sua vita per realizzare il più grande monumento linguistico che mente umana abbia saputo ideare, progettare e portare avanti ad ogni costo.
MAX ! Sei stato e sarai modello di padre e maestro delle scienze linguistiche per tantissimi giovani italiani e la tua opera (LEI) è e sarà GRANDE MONUMENTO AD IMPRITURA MEMORIA. SE IL TUO CORPO SCOPARE TU SEI E SARAI PRESENTE SEMPRE NEL CUORE, NELLA MENTE, NEI PENSIERI, NEGLI STUDI E PUBBLICAZIONI DEI TUOI EREDI FILOLOGI E LESSICOGRAFI!
UNA PRECE ED UN RICORDO!
Fedele RAGUSO allievo e collaboratore