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Guide turistiche, dalla politica solo parole

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Nella nostra bella Gravina, non solo, spesso si assiste a discussioni forti perché ci si sta guidando un gruppo di turisti, ai quali si tenta di dare notizie dei luoghi che si sta visitando senza avere le dovute “credenziali”; discussioni ed accuse che mettono in imbarazzo gli stessi ospiti oltre che ad aprire polemiche sulla mancanza di professionalità e dell’autorizzazione a svolgere tale compito.

La crescita, sia pure lenta, del flusso turistico nel territorio murgiano favorito dalla proclamazione di “Matera 2019” capitale della cultura, impone l’esigenza di regolamentare tutti i servizi da offrire alle persone che visitano i siti.

Ancora una volta, però, le defaillance sono della politica che spesso parla molto ma poco conclude; un anno fa la Regione Puglia pensava ad un corso per “guide turistiche”, utile specialmente per i tanti giovani in cerca di lavoro, molti dei quali diplomatisi presso l’IISS “Bachelet”, scegliendo l’indirizzo turistico.

Quasi un anno da quando parecchi giovani hanno anche effettuato un versamento di 30,00 euro in favore della Regione Puglia con codice causale 3120 “cap. 3063015 - esame abilitazione guida turistica” ma, ad oggi non hanno saputo più niente.

Allora i politici, invece di accusarsi reciprocamente, in virtù degli schieramenti di appartenenza, diano delle risposte a questo lungo silenzio, sbloccare una situazione del genere, per esempio, aiuterebbe, in parte, alla soluzione della disoccupazione giovanile che al sud ha percentuali altissime.

Attendiamo risposte concrete.  

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