Cultura ed Eventi
CONVENTO SAN FELICE
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03 Ott 2017
- Pubblicato Martedì, 03 Ottobre 2017 08:32
- Scritto da la redazione
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Il 28 dicembre 1570, monsignor Francesco Bosio (1568-1574), vescovo pro tempore di Gravina, benedisse e pose in situ la prima pietra del costruendo secondo convento dei Francescani Cappuccini della Provincia di Bari.
La costruzione fu realizzata nell’arco di circa un biennio a struttura architettonica alquanto semplice, modesta ed economica. Nel 1571 era già pronto per accogliere i padri Cappuccini, che risiedevano nel convento della contrada “Coluni”(presso la selva dei duchi Orsini) e quelli chedimoravano nel piccolo convento di “San Francesco”, sito nella valle della contrada “Pescara” presso la sorgente San Giacomo, alle falde delle colline: “Tembarossa- Zolla Rossa” e "Madonna del Belvedere”.
Nel 1860 il convento fu soppresso, requisito e consegnato al Comune di Gravina, presso cui alloggiarono famiglie senzatetto e diseredati.
Monsignor Sanna, il 1937, si attivò per assicurare alla neo Congregazione di suore una sede conventuale senza costi di pigione e adatta ad una comunità in crescita. Infatti, riuscì a conseguire il possesso dell’ex convento di San Felice dei Frati Cappuccini, una volta confiscato e affidato al Comune, che lo teneva inutilizzato ed in completo stato di abbandono e decomposizione.
Le suore, con coraggio e determinazione, si trasformarono in manovali, muratori, imbianchini e con l'aiuto di benemeriti artigiani ristrutturarono anche la chiesa, e in poco tempo, misero a nuovo tutto il vecchio e cadente edificio, che divenne abitabile ed accogliente. Ogni ambiente fu restaurato e utilizzato per residenza ma, soprattutto, per svolgere attività di apostolato e produrre il necessario per la comunità della Congregazione e per tutti coloro che le suore assistevano ed aiutavano. Infatti, allevavano mucche da latte e galline per avere latte e uova per loro e per gli ammalati di tubercolosi che andavano a curare a domicilio.
Il vescovo, dopo i restauri del complesso conventuale, fece realizzare in chiesa una cappella grotta, dedicandola alla Madonna di Lourdes, e lo consegnò alle suore, che divennero custodi e proprietarie.
Quel convento fu la prima Casa della Congregazione ove fu eletta come prima madre superiora suor Lucia Saracino che, unitamente alle sorelle cofondatrici, istituirono un centro di apostolato per la gioventù, una scuola di catechismo e di educazione civica per bambini e adolescenti, una scuola per chierichetti.
Fedele RAGUSO