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Cultura ed Eventi

CONVENTO SAN FELICE

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Il 28 dicembre 1570, monsignor Francesco Bosio (1568-1574), vescovo pro tempore di Gravina, benedisse e pose in situ la prima pietra del costruendo secondo convento dei Francescani Cappuccini della Provincia di Bari.

La costruzione fu realizzata nell’arco di circa un biennio a struttura architettonica alquanto semplice, modesta ed economica.  Nel 1571 era già pronto per accogliere i padri Cappuccini, che risiedevano nel convento della contrada “Coluni”(presso la selva dei duchi Orsini) e quelli chedimoravano nel piccolo conven­to di “San Francesco”, sito nel­la valle della contrada “Pescara” presso la sorgente San Giacomo, alle falde delle colline: “Tembarossa- Zolla Rossa” e "Madonna del Belve­dere”.

Nel 1860 il convento fu soppresso, requisito e consegnato al Comune di Gravina, presso cui alloggiarono famiglie senzatetto e diseredati.

Monsignor Sanna, il 1937, si attivò per assicurare alla neo Congregazione di suore una sede conventuale senza costi di pigione e adatta ad una comunità in crescita. Infatti, riuscì a conseguire il possesso dell’ex convento di San Felice dei Frati Cappuccini, una volta confiscato e affidato al Comune, che lo teneva inutilizzato ed in completo stato di abbandono e decomposizione.

Le suore, con coraggio e determinazione, si trasformarono in manovali, muratori, imbianchi­ni e con l'aiuto di benemeriti artigiani ristrutturarono anche la chiesa, e in poco tempo, misero a nuovo tutto il vecchio e cadente edi­ficio, che divenne abitabile ed accogliente. Ogni ambiente fu restaurato e utilizzato per residenza ma, soprattutto, per svolgere attività di apostolato e produrre il necessario per la comunità della Congregazione e per tutti coloro che le suore assistevano ed aiutavano. Infatti, allevavano mucche da latte e galline per avere latte e uova per loro e per gli ammalati di tubercolosi che andavano a curare a domicilio.

Il vescovo, dopo i restauri del complesso conventuale, fece realizzare in chiesa una cappella grotta, dedicandola alla Madonna di Lourdes, e lo consegnò alle suore, che divennero custodi e proprietarie.

Quel convento fu la prima Casa della Congregazione ove fu eletta come prima madre superiora suor Lucia Saracino che, unitamente alle sorelle cofondatrici,  istituirono un cen­tro di apostolato per la gioventù, una scuola di catechismo e di educazione civica per bambini e adolescenti, una scuola per chierichetti.

 

Fedele RAGUSO

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