Cultura ed Eventi

UN PRATRONATO ALQUANTO LONGEVO, dall’XI secolo ad oggi.

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San Michele Arcangelo, Colui che è come Dio, condottiero degli Arcangeli che scacciarono dal Paradiso gli Angeli ribelli capeggiati da Lucifero, ebbe particolare predilezione per il popolo di Gravina.

In diverse occasioni assicurò miracolose protezioni agli inermi cittadini quando si presentarono attacchi di soldatesche armate e di crudeli musulmani (secc. IX – X – XI), in momenti di epidemie pestilenziali, in circostanze climatiche calamitose.

La popolazione, dopo l’ultimo ed eclatante evento miracoloso (sec. XVI) del Santo che scongiurò il saccheggio e strage che avrebbero potuto fare gli assedianti austriaci chiesero al vescovo di perorare la causa per conseguire dalla Sacra Congregazione dei Riti e dalla Santa Sede Pontificia il riconoscimento di San Michele protettore e patrono di Gravina.

L’impegno determinato, sostenuto opportunamente dalle testimonianze di eventi miracolosi conseguiti, indussero la Sacra Congregazione dei Riti ed il Pontefice a soddisfare la richiesta del popolo gravinese.

Infatti, il 23 marzo 1630 la Sacra Congregazione dei Riti inviò a papa Clemente X il decreto di riconoscimento e approvazione di San Michele protettore e patrono principale.

Successivamente, papa Clemente X riconobbe la legittima richiesta ed il decreto della Sacra Congregazione e il 10 marzo 1674 ratifico la elezione di San Michele Arcangelo protettore e patrono principale della città di Gravina.

 

 

ATTO ORIGINALE DI PAPA CLEMENTE X

 

1674 marzo 10, Roma

 

Papa Clemente X accoglie di buon animo il decreto della Sacra Congregazione dei Riti emesso il 23 marzo 1630, con cui aveva ritenute valide le richieste del clero e della popolazione di Gravina per ottenere il giusto riconoscimento di San Michele Arcangelo quale protettore e patrono principale, dal quale avevano ricevuto protezioni miracolose.

Con apposito atto il pontefice riconobbe e ratificò la elezione di San Michele come protettore e patrono principale della città di Gravina.

 

O r i g i n a l e, ARCHIVIO UNICO DIOCESANO DI GRAVINA, Fondo Capitolare, I P K 17,  [A].

 

                                             Fedele Raguso

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