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Cultura ed Eventi

Le Case delle Missioni

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L’azione missionaria delle Suore Francescane di Gesù Crocifisso iniziò, subito, con le 4 pie donne che si recavano nei quartieri ghetto (Fondovito, Piaggio), bisognosi di evangelizzazione e, soprattutto, di assistenza spirituale, sanitaria e sociale di ogni genere. L’azione e le esperienze acquisite e consolidate nei luoghi di periferia gravinese furono propizie ed efficaci quando le suore si trovarono in terra straniera e dovettero far fronte a bisogni similari a quelli della loro città d’origine.

Il 9 febbraio 1966 per le Suore di Gesù Crocifisso scoccò l’Ora Missionaria. Suor Giuseppina, suor Emanue­la, suor Ausilia e suor Maddalena ricevettero il “Crocifisso Missionario” nella Chiesa S. Onofrio, da sua eccellenza il cardinale Alfonso Castaldo, arcivesco­vo di Napoli.

Le 4 suore, dopo l’investitura missionaria, accompagnate da monsignor Guido Casullo, vescovo prelato di Candido Mandel, si traferirono a Roma presso il convento delle “Suore del Cuore Immacolato di Maria”, ove risiedevano suore brasiliane.

La prima sede missionaria fu ad Arari (Brasile)   ove trovarono molti disagi e, soprattutto, difficoltà logistiche ed operative.  Per intercessione del vescovo del luogo riuscirono ad avere un appoggio residenziale in una casa diroccata, ex immon­dezzaio, annessa ad una chiesetta. Si adoperarono con ogni spirito di sacrificio ed abnegazione, riuscendo a trasformare il rudere in dignitosa casa conventuale, che dedicarono a Santa Teresina. Quando tutto fu accogliente e consacrato, accolsero un primo gruppo di fanciulle da educare e formare, secondo le già sperimentate didattiche e attività femminili.  Costituirono una infermeria ed un laboratorio di analisi per poveri ammalati e, soprattutto, per bambini e bambine. Riuscirono ad organizzare un vero centro ospedaliero in cui ope­ravano medici, pagati dalle risorse che le missionarie riuscivano a raccogliere dalla popolazione e dai contributi di benefattori.

“Con il valido aiuto dei Padri di Bologna fu acquistato un terreno distante dieci chilometri dalla casa diroccata, e con sforzi sovrumani, si cominciò a coltivare verdura ed altro che serviva per la sopravvivenza delle suore e delle ragazze, desiderose di fare esperienza, e per dare assistenza ai poveri di Arari. Ora in quel terreno si è costruita una prima casa denominata “Casa di formazione monsignor Sanna”; poco distante è stata costruita la “Casa Madonna della Provvidenza” per accogliere e formare le suore professe. 

Con 1‘aiuto della Diocesi di Vallo della Lucania, governata da monsignor Rocco Favale, furono costruite delle aule per la Scuola Materna e nel 2008 fu istituita e avviata la scuola elementare frequen­tata da 120 alunni.  Le Suore erano impegnate, anche, in un oratorio maschile e femminile. Oggi, le suore missionarie svolgono apostolato religioso mariano con catechismo parrocchiale, formazione pluridisciplinare e professionale con laboratorio di ricamo e di cucito, assicurando, sempre, assistenza infermieristica.

A San Luis (Brasile) il 3 febbraio 2003 fu aperta la prima scuola per i bambini poveri della zona. Il giorno dell’apertura i bambini erano appena 15 ma da subito se ne sono aggiunsero molti altri.

La piccola e forte cellula della solidarietà cristiana delle 4 donne degli anni 20 del Novecento è prossima al centenario della sua nascita. Le eredi (Suore Missionarie Francescane di Gesù Crocifisso), con l’aiuto del buon Dio, si sono moltiplicate con maggior vigore, assicurando benefici straordinari: apostolato di ogni genere, vocazioni, assistenza, formazione-istruzione-educazione. Sono un vero baluardo, contro le degenerazioni socio-spirituali, che il loro fondatore, monsignor fra Giovanni Maria Sanna, seppe ben formare, curare e fortificare.

 

Fedele RAGUSO

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