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Cronaca

L’ISIS torna a colpire

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Dopo i ripetuti attentati che hanno insanguinato l'Europa negli ultimi anni, quello di Barcellona è il primo attacco islamista a colpire la Spagna.

Due mesi fa, la Cia avvertì i Mossos de Esquadra che Barcellona era entrata nel mirino di un possibile attacco terroristico. Nell'allarme si indicava, tra i luoghi di un eventuale attacco proprio le Ramblas.      

Un altro attentato in Europa, un'altra strage. Questa volta il bersaglio è Barcellona: intorno alle 17 di ieri pomeriggio unfurgone bianco è piombato sulla folla che passeggiava sulla Rambla, la strada più turistica della città catalana, facendo 13 morti e oltre 100 feriti, 15 dei quali gravi. Secondo fonti della Farnesina, c'è il rischio di eventuali coinvolgimenti di italiani. Le ultime notizie parlano di una vittima tra i nostri connazionali

Un massacro che l'Isis ha rivendicato nella serata di ieri attraverso la sua 'agenzia' Amaq. E il terrore non si ferma in Spagna: nella notte cinque presunti attentatori sono stati uccisi a Cambrils, pochi chilometri da Tarragona e un centinaio da Barcellona. Avevano con loro cinture esplosive da kamikaze e stavano per realizzare un attentato sul lungomare della cittadina. L'attacco, sventato, sarebbe collegato con quanto accaduto sulla Rambla. I media spagnoli enfatizzano anche l'esplosione avvenuta mercoledì scorso ad Alcanar, a Sud di Barcellona e Tarragona. All'interno dell'edificio si sarebbero trovati altri terroristi che stavano probabilmente preparando un altro attentato. Stando a quanto riferiscono fonti di sicurezza, anche i fatti di Alcanar sarebbero legati a quelli di Barcellona. 

Poco dopo mezzanotte, la polizia ha allentato la chiusura finora ermetica del centro attorno alla Rambla e autorizzato i turisti che alloggiano negli alberghi della zona a rientrare. I turisti, riuniti in gruppi, sono accompagnati fino agli alberghi da agenti.  'Liberate' le persone che si erano rifugiate in negozi e locali della zona e che la polizia aveva invitato a non uscire per diverse ore per motivi di sicurezza.

Il furgone procedeva a zig-zag a una velocità di 80 km orari e ha percorso circa 530 metri prima di fermare la propria corsa: era arrivato sulla passeggiata della città catalana da via Pelai e si è fermato nell'area del Teatro Liceo. Secondo il racconto dei testimoni, l'autista cercava di investire più pedoni possibile.

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