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Cultura ed Eventi

A PROPOSITO DEL “10° CONCORSO DI ARTE BIZANTINA”

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MAI DIRE MAI … FINALMENTE È ACCADUTO

IL “CONCORSO DI ARTE BIZANTINA” APPRODA PRESSO LA FONDAZIONE “ETTORE POMARICI-SANTOMASI”

Ho letto con grande meraviglia e soddisfazione (su portale MURGIATIME) che la conclusione e premiazione del “10° Concorso di Arte Bizantina” promosso dall’Associazione AMICI DELLA FONDAZIONE “E. POMARICI-SANTOMASI” si sia svolto nella Sala Pinacoteca della Fondazione “Ettore Pomarici Santomasi”.

 EVENTO QUASI MIRACOLOSO! …PER CUI …MAI DIRE MAI!

 A ragion di rimembranza va detto che nel lontano 1983 l’Ente “Fondazione Pomarici-Santomasi” risultava abbandonata ad un destino di decomposizione e scempio (debiti per gli stipendi ai 2 dipendenti precari, per bollette luce e telefono, sequestro di beni museali per sentenze giudiziarie, tetti rotti e decomposti che lasciavano passare le acque piovane, umidità dappertutto, vertenze giudiziarie) e nessuno dei politici e politicanti si preoccupava di prendersi cura responsabile e fattiva di protezione, anzi, si meditavano desideri per profittare dei terreni e dei beni archeologici. Per tale stato mi attivai per dar vita ad un movimento di salvaguardia, protezione e aiuto. Nacque tra dicembre 1982 e aprile 1983 l’Associazione Amici … riuscimmo a sanare le urgenze ed avviare l’Ente a nuova vita e nuovo corso storico. Purtroppo la pochezza mentale dei politicanti e quella dei CDA che si avvicendavano allontanarono i protagonisti del salvataggio e la stessa Associazione, inibendoli ad ogni collaborazione e progettazione di eventi culturali come quelli realizzati dal 1983 sino al 1996 (cfr. Vedi Gravina e pubblicazioni).

Nel 2006 per propizia intuizione ideai il “Concorso di Arte Bizantina” e stilai il primo bando per coinvolgere artisti iconografi per la riproduzione degli affreschi delle chiese-grotte, soprattutto, nascoste e sconosciute, disperse, di cui si trovano opportune descrizioni e inventari con le descrizioni dei loro affreschi nelle antiche Visite Pastorali conservate nell’Archivio Diocesano di Gravina. Il concorso ed il bando ebbe successo e molti furono i partecipanti italiani ed esteri, come attestato dal volume che raccolse le note biografiche degli artisti con le immagini delle icone realizzate.

 Il concorso si prefiggeva di far conoscere, salvaguardare, vivificare, valorizzare il ricco e prezioso patrimonio culturale delle chiese grotte che furono e sono attrazione di studiosi, critici d’arte, turisti colti e stranieri. Il successo dimostrò che bastava una buona ed efficace idea esecutiva e attuativa per mettere in moto un meccanismo culturale e di sviluppo.  Esso si prefiggeva, tra le altre finalità, di incentivarlo al meglio anno dopo anno in simbiosi e collaborazione con la Fondazione Pomarici-Santomasi.

Finalmente dopo 10 anni il Concorso è stato accolto e onorato nella sede più propizia la Pinacoteca dell’Ente, mentre per dieci anni è stato pellegrino in ambienti di ospitalità occasionali.

Ci si augura che non sia solo un miraggio ed una circostanza in “odore di campagna elettorale”!

 

Fedele RAGUSO

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