Cultura ed Eventi

Agricoltura, alimentazione, salute.

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L’Associazione “GranoSalus”, produttori in difesa dei consumatori, ha tenuto un convegno ieri per rappresentare i pericoli della contaminazione del grano.

Gli italiani sono grandi consumatori di pasta, pane, biscotti ed altri derivati e seppur siamo un Paese che produce parecchio grano duro è costretto a ricorrere all’importazione.

Specialmente le grandi aziende importano grano contaminato provvedendo a mischiarlo con quello italiano; la legislazione attuale, in ambito europeo, fissa dei limiti su alcuni contaminanti inadeguati rispetto ai livelli di consumo italiano e ciò comporta grandi rischi per noi consumatori.

Necessaria, quindi, l’attività di controllo per cui l’associazione si sta adoperando come importante è l’azione di divulgazione, le forti lobby come sempre intervengono influenzando l’operato dei nostri politici.

La Comunità Europea sembra essere assente considerato che questi prodotti sono conosciuti e consumati specialmente in Italia.

Una pasta ricca di glutine ha dei costi più bassi di lavorazione ed essiccazione; per i consumatori vuol dire meno digeribile, oltre al fatto che contiene la micotossina Don (si sviluppa per il clima umido) comportando un malfunzionamento del sistema ematopoietico e un abbassamento delle difese immunitarie.

E’ necessario fare “squadra” per sollecitare soluzioni prima che fosse tardi.

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