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Cultura ed Eventi

Il 29 settembre del 1907 inizia la storia musicale dell’organo della cattedrale

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Abbiamo già pubblicato, in vista della festa patronale del 29 settembre prossimo, alcuni articoli su come si è svolta, su come avrebbe potuto svolgersi l’incontro annuale con il nostro santo patrono. Una carrellata di date con riferimenti storici, attraversati e contrassegnati da coincidenze, inadempienze ed inefficienze. Continuiamo a scoprire le pagine ingiallite e impolverate della nostra storia locale, ma, soprattutto, continuiamo ad arricchire il nostro bagaglio culturale, a volte, sprovvisto, del necessario. Il 29 settembre del 1907, in occasione della messa pontificale solenne, celebrata nella cattedrale dal vescovo diocesano, mons. Nicola Zimarino, l’organo costruito dalla ditta Pacifico Inzoli di Crema, irradiava le sue note, facendo vibrare la sacrale armonia con le sue canne, i suoi pedali, i suoi registri di toni e trasmissione di suoni in versione pneumatica, successivamente elettrificata. Ad  integrazione di quanto già scritto precedentemente e riprendendo tra le mani una pubblicazione curata dal canonico don Domenico Farella: Basilica cattedrale di Gravina, a proposito del maestoso strumento musicale, leggiamo e riportiamo fedelmente: “ Fu costruito dalla “Ditta Inzoli” di Crema per delibera del Capitolo Cattedrale dell’8/6/1906 ed inaugurato solennemente il 28/9/1907 con un concerto dei Maestri collaudatori: Felice Bassi, Maestro di cappella di S. Andrea in Mantova; Ulisse Matthey, organista della Basilica di Loreto e Magri Sac. Pietro, Maestro di cappella nella Cattedrale di Bari”. Da notizie e ricerche acquisite più recentemente, già confermate nel testo del Farella, si apprende che l’organo è simile a quello già installato nel Santuario della Madonna di Pompei. “La costruzione dell’ambiente-cantoria, scrive ancora don Farella, e relativo fastigio dell’organo fu affidata al Prof. Francesco Amodio di Gravina; mentre la indoratura dell’intera struttura fu opera in oro zecchino del Sig. Bonante di Bari”. Da oltre un secolo, 110 anni l’anno prossimo, quell’organo ha prodotto musica. Ha allietato e accompagnato tutte le celebrazioni liturgiche. E’ stato capace di innalzare a Dio le melodie del cuore, della fede, dell’arte musicale, grazie, anche, ai sacerdoti maestri compositori: don Domenico Digiesi, don Luigi Sanseverino-Gramegna. Conclude don Minguccio Farella: “Con i restauri della Cattedrale degli anni 70, l’organo da pneumatico fu trasformato in elettronico e la consolle della Cantoria (che fu ridotta alla sola apparenza) fu collocata nel Presbiterio”.

 

Pinuccio Musicale

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