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Politica

Dalla proposta programmatica alla persona per governare la città

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Giorni fa, su queste stesse pagine, stilavo una specie di programma politico e non elettorale o elettoralistico, che lanciavo e affidavo al prossimo sindaco della città, visto che siamo nelle imminenze di una campagna elettorale per la elezione del primo cittadino e per il rinnovo del Consiglio comunale. In quella sede ribadivo un concetto: dare un futuro al nostro passato, alle nostre nuove e future generazioni. Evidentemente, per qualche lettore accorto e attento, quella analisi non è bastata, sia pure condivisa. Mi è stato chiesto di tracciare un identikit della persona che potrebbe incarnare quel programma. Ovviamente, non sono stato in grado e non lo sono tutt’ora di personalizzare l’individuo da proporre. Pertanto, mi esimerò dal fare nomi. Secondo me, chi potrebbe fare proprio quel programma potrebbe essere un manager di provata esperienza. Chi, in un settore commerciale, economico, imprenditoriale, bancario o professionale, ha dimostrato di spendersi energicamente ed egregiamente al servizio della comunità. Una persona connotata da un punto di vista di competenze e non di appartenenze. Capace, in grado, che ha dato prova delle sue qualità gestionali. Dotato di qualità umane visibili, trasparenti, in grado di essere libero e non farsi imbrigliare dalle pastoie della politica. Un giovane che aspiri a lasciare un segno indelebile della sua azione e del suo impegno. Carico di buona volontà, di pazienza, di spirito di servizio. Nonostante questa presentazione fotografica del possibile prescelto, mi è stato obiettato: a quale coalizione dovrebbe appartenere costui? Evidentemente, ad una coalizione alternativa a quella uscente. Possibilmente, non inquinata dai vecchi e nuovi guastatori di coalizioni, dagli sfasciacarrozze della politica, quelli che hanno fatto politica solo per ricevere e chiedere e mai per dare. Tra l’altro non erano e non sono stati mai in grado di dare, di offrire idee, progetti innovativi e proposte organiche. Però, mi è stato fatto osservare: se non deve coalizzarsi con quelli del passato o con quelli ancora presenti, ma reduci da un passato inglorioso, con chi deve poter unire le forze per vincere, per sfidare l’uscente, fino al punto di scalzarlo? La mia risposta è stata semplice, elementare e lineare. Il prossimo candidato sindaco, con le caratteristiche descritte, potrebbe presentarsi anche da solo, nel caso del Movimento di Grillo, che non fa alleanze e coalizioni con nessuno. Questa strada, in quella direzione è percorribile? Credo di si. Comunque sia, il prossimo candidato sindaco o futuro sindaco, meno è condizionato, meno è ricattato e meglio è. L’importante è la scelta, il criterio della scelta. Chiunque, qualsiasi partito potrebbe sposare questo semplice identikit. L’importante è non infognare e non inquinare il futuro, le aspettative dell’elettorato, dell’opinione pubblica. Se queste ipotesi non sono o non saranno ritenute valide, pertinenti, opportune e praticabili, ci dicesse qualche altro, chi ne sa più di me, quali altre alternative o criteri di scelta possono essere esperiti, purchè siano vincenti, credibili, presentabili ed affidabili.

 

Pinuccio Massari

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