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Cultura ed Eventi

Ai “nuovi architetti” lanciamo un appello: giù le mani dall’Appia per non sfregiare la storia

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Gli studiosi seri, gli esperti di archeologia, validi e coscienziosi, autori di pubblicazioni prestigiose, conosciute, apprezzate e tradotte in tutto il mondo,  Theodor Mommsen, PeterVinsone Alastair Small, unitamente ai funzionari e dirigenti del Ministero dei Beni culturali, sostengono, a ragione che la Via Appia, così come si vede nel tracciato rosso dell’immagine, non è mai passata da Altamura, non ha mai attraversato quel territorio, semmai, tutt’al più, l’ha solo marginalmente sfiorato, lambito, a voler essere generosi. Ciò detto, sono risultate insussistenti tutte le prese di posizione, le iniziative assunte e adottate,  a favore di una tesi sbagliata, falsa e non corrispondete alla verità storica, da parte di alcuni rappresentanti istituzionali altamurani. Il solito maldestro tentativo di riuscire a carpire, forse, la buona fede altrui, pensando che gli altri siano o fossero ignoranti quanto loro; il solito maldestro tentativo di estorcere, scippare ed estirpare ad altri tutto ciò di cui si sentono privi o sono stati privati dalla storia e dalla natura e di cui vogliono diventare  padroni incontrastati, assoluti, per primeggiare, da pavoni, sempre e comunque. Tra l’altro, per essere arroganti ci vogliono anche buone ragioni o una sfacciataggine da galline, quelle che più le cacci e più ti stanno attorno, facendo finta di non sentire e di non capire. L’8 maggio, mentre a Roma si svolgeva l’Appia Day, il comune di Altamura era presente? Era rappresentato da qualcuno? Da quello che ci risulta, da fonti certe, era assente. In quella sede doveva essere firmata, come avvenne, la stipula della convenzione tra il Ministero e i comuni interessati per i 20 milioni di euro stanziati e destinati proprio alla rivitalizzazione della via Appia, stralciati dal Piano della Cultura, con investimenti complessivi di un miliardo. Solo sette comuni, 6 laziali e uno pugliese, tra i quali Gravina, rappresentato dall’assessore al Turismo Michele Naglieri, sottoscrissero quell’accordo. Sicchè, cosa possono accampare gli assenti che pensano di essere e fare i furbi sempre a spese degli altri? E perché, gli assenti che, di solito, hanno sempre torto, questa volta, dovrebbero avere ragione? Ciononostante, Rumiz, autore del viaggio sull’antico percorso dell’Appia, da Roma a Brindisi, autore di un libro e di un filmato sullo stesso argomento, promotore del progetto: “Il cammino dell’Appia Regina Viarum. Valorizzazione e messa a sistema del cammino lungo l’antico tracciato romano, fatto proprio dal Ministero per i Beni culturali, è andato, giovedì scorso, ad Altamura. Oggi, sarà a Gravina. Sulla presenza altamurana del viaggiatore e viandante Rumiz, ci interessa poco sapere e conoscere cosa ha detto, quali e quante“provocazioni” ha ricevuto. Quello che preme ed interessa in questa sede è spingere, sollecitare e invogliare, ed è l’intendimento di questo articolo, i nostri amministratori a non mollare, a tenere desta l’attenzione ed essere vigili affinchè nessuno continui a defraudarci; affinchè nessuno si appropri, abusivamente, di pezzi di storia altrui, facendoli passare o spacciare per propri.

Pinuccio Massari

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