Gio05162024

Last updateGio, 16 Mag 2024 2pm

Font Size

Profile

Menu Style

Cpanel

 

 

 

 

Back Sei qui: Home Cultura ed Eventi Consegnate presso la Corte di Cassazione le firme raccolte in questi tre mesi sui quattro referendum scuola.

Cultura ed Eventi

Consegnate presso la Corte di Cassazione le firme raccolte in questi tre mesi sui quattro referendum scuola.

Valutazione attuale:  / 0
ScarsoOttimo 

 

È’ fatta! Un gruppo di attivisti “SCUORUM”  hanno culminato le fatiche consegnando  ieri mattina i 4 quesiti abrogativi sulla "cattiva scuola" presso la Cassazione le scatole contenenti le firme raccolte in tutta Italia.

Un ottimo risultato che corona tre mesi di impegno diffuso in tutto il Paese, dove decine di migliaia di attivisti e attiviste hanno portato avanti una campagna di raccolta firme che ha fatto seguito alla mobilitazione straordinaria dell'autunno scorso contro questa riforma.

La consegna delle firme in Cassazione, inizialmente prevista per il 5 luglio, è proseguita per altri due giorni per il previsto imminente arrivo di numerosi altri moduli, grazie ai quali il numero complessivo di firme ha superato i 2 milioni. Andare oltre sarebbe stato controproducente perché le eventuali nuove firme non avrebbero minimamente compensato le tantissime raccolte su moduli vidimati nei primi giorni della campagna. Come è noto infatti, i moduli vidimati per la raccolta hanno validità tre mesi.

L'ottimo lavoro svolto dai raccoglitori nei banchetti, nei luoghi di lavoro e nelle sedi dei sindacati e dei comitati, riscontrato in questi giorni di controllo e inscatolamento, nonostante le enormi difficoltà riscontrate, fa ben sperare per l'esito finale di questa campagna.

Per il momento rimane la soddisfazione di un traguardo raggiunto e l'immensa gratitudine a tutti i militanti e le militanti che lo hanno reso possibile.

I quesiti abrogativi riguardano:

·       RISORSE ALLE SCUOLE PUBBLICHE - Se vince il SI ogni donazione da parte dei cittadini confluisce solo all’interno  del sistema d’istruzione nazionale statale ridistribuendo le risorse tra zone ricche e povere e scuole che ne hanno più bisogno. Si eviterà così la creazione di scuole di elites e di scuole ghetto, il prevedibile sbilanciamento a favore delle scuole private non garantendo il diritto allo studio per tutti.

·       DOCENTI A CHIAMATA DISCREZIONALE -Se vince il SI il dirigente scolastico non potrà più, a sua discrezione, scegliere e confermare o mandar via dopo tre anni i docenti. L’assegnazione dei docenti alle scuole avverrà con criteri oggettivi e senza il ricatto della scadenza, eliminando il rischio di gestione clientelare (in Italia…..poi) delle assegnazioni, e di limitazione della libertà d’insegnamento: il preside non potrà condizionare l’autonomia professionale dei docenti

·       ALTERNANZA  SCUOLA LAVORO - Se vince il SI viene abrogato il limite minimo fissato per legge di 400-200 ore in azienda (istituti tecnici e professionali e licei) di alternanza scuola-lavoro. Potranno così decidere le singole scuole quando, dove e come pianificare esperienze professionali coerenti con gli obiettivi del proprio Piano di Offerta Formativa, evitando di perdere ore di lezione anche in assenza di esperienze di lavoro formative, solo per ottemperare a una formalità.

 

 

·       IL MERITO AI DOCENTI – Se vince il SI viene abrogato il potere del dirigente scolastico di scegliere i docenti a cui dispensare discrezionalmente il premio salariale del presunto “merito” (con tutti i rischi clientelari che non facciamo fatica ad immaginare). Il comitato di valutazione torna composto dal dirigente e dai docenti limitandosi ad esprimere parere sul periodo di prova dei neo-assunti. Il fondo annuale di 200milioni si conferma salario accessorio per valorizzare tutti i docenti, precari inclusi, ed è inserito nella contrattazione integrativa nazionale e di scuola. 

Aggiungi un commento

Il tuo nome:
Indirizzo email:
Titolo:
Commento:
yvComment v.2.01.1

Console Debug Joomla!

Sessione

Informazioni profilo

Utilizzo memoria

Queries Database