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Cultura ed Eventi

EVENTO FORMATIVO ORGANIZZATO DALLA ASSOCIAZIONE AVVOCATI E PRATICANTI DI GRAVINA IN PUGLIA

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Ieri 18 giugno 2016 una nutria schiera di avvocati di Gravina e non solo (altamurani e di altri paesi viciniori) si sono incontrati per fruire-godere del primo incontro su “ I Percorsi del Diritto”, cioè uno sguardo al passato tra le fonti dell’Archivio Diocesano di Gravina e i testi di diritto conservati presso la biblioteca Finia. La dott.ssa avv.to Angela Lorusso, presidente pro tempore dell’associazione ha programmato di inserire nei corsi di formazione giuridica “uno speciale percorso del diritto”per avvicinare e far conoscere agli avvocati tutto ciò che il passato giurisprudenziale (remoto e meno remoto) ha tramandato alle generazioni moderne.

Per realizzare il primo percorso ha ben pensato di rivolgere ai due super esperti e conoscitori di fonti e letteratura che i fondi culturali gravinesi contengono. Infatti ha interpellato i professori Fedele Raguso e Marisa D’Agostino perché prestassero le loro riconosciute competenze e preparazioni  sui beni, sulle fonti giuridiche conservate nell’Archivio diocesano e sui testi antichi che contengono leggi ma, soprattutto, testimonianze di antichi processi penali e civili con tutte le procedure processuali di un tempo.

Dopo i saluti della presidente avv.to Angela Lorusso è intervenuto l’avvocato Giovanni Stefani, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, che ha ringraziato gli intervenuti mettendo in evidenza e plaudendo l’ottimo ed originale intuito (storico giuridico) messo in atto dalla presidente Lorusso. Ha sottolineato l’importanza del buon filo conduttore tra il passato ed il presente che ben dovrebbero interfacciarsi per migliorare l’azione professionale degli avvocati. La scuola giuridica napoletana del passato ha molto da insegnare ai moderni avvocati !

I due proff. hanno ricevuto gli avvocati in formazione presso la Biblioteca Finia ove  avevano già predisposto (previamente) documenti pergamenacei, documenti cartacei e testi (incunabuli e cinquecentine) che hanno attirato curiosità ed interesse di tutti i partecipanti.

La prof.sa D’Agostino ha presentato ed illustrato l’opera del giureconsulto gravinese Alessandro Manzella che raccolse e commentò tutto quanto riguardava il diritto pubblico-amministrativo del Comune di Gravina. Successivamente ha sintetizzato i contenuti di alcuni fascicoli d’archivio contenenti processi del Sant’Uffizio (stregoneria ed eresie), processi civili con particolari contenuti e conclusioni processuali curiosi ed accattivanti.

Il prof. Raguso, dopo breve digressione su note storiche giuridiche del passato: Romani primi artefici d’unione dei paesi del Mediterrano con la lingua latina e il Corpus delle Leggi Di Giustiniano; Carlo Magno che fu il primo ad intuire i mezzi di unione dell’Europa con la scrittura (minuscola carolingia) e con l’unica moneta valida in tutto il suo impero (Europa d’altri tempi). Ha fatto riferimento alle assise giudiziarie istituita da Federico II a Gravina per il mese di maggio e novembre di ogni anno al fine di giudicare l’operato di tutti i suoi funzionari. Subito dopo ha intrattenuto gli uditori su alcuni diplomi di laurea di Giurisprudenza conferiti, tra il 1525 ed 1618, a giovani gravinese presso l’Università degli studi di Napoli con particolari cerimonie di investitura e attribuzione del titolo di magnificus jusperitus. La chicca più attraente e divertente, presentata da Raguso, sono stati le presentazioni di alcuni fascicoli cartacei contenenti processi penali, alquanto singolari, contro le locuste che devastarono i territori di Gravine e Altamura in negli anni 1583; 1589; 1625…Veri processi farsa con tutte le regolari procedure processuali per accontentare la misera gente impoverita dalla devastazioni delle cavallette. Processi tra il grottesco ed il tragico.

Dai documenti di archivio si è passati alla presentazione e illustrazioni di alcuni testi incunabuli e cinquecentine contenenti le parti più significative del Corpus Iuris Iustinianeo con note di commento di famosi commentari.

La mattinata è proseguita con la vista al quartiere Fondovito e al santuario grotta San Michele.

Il tutto si è concluso in gloria satifacienda fame di tutti con un buffet. Alla fine, come -dulcis in fundo - tutti hanno ringraziato la presidente Lorusso ed unanimemente hanno espresso sentimenti di soddisfazione e ammirazione e gratitudine verso i due relatori a cui è stata donata una targa ricordo per la loro generosa disponibilità e per il loro qualificato servizi.

Clicca sull'immagine per visualizzare la galleria fotografica.

                                       

 

 

Commenti (1)
Ottima intuizione...partire dalle radici ....!
1Lunedì, 20 Giugno 2016 06:50
Meraviglia...Stupore...soddisfazione!

Veramente inaspettata la intuizione della avv.tessa Angela Lorusso, presidente dell'Associazione avvocati e praticanti di Gravina. E' stata vincente sia l'idea sia la realizzazione di un percorso formativo partendo dalle fonti del diritto conservate negli archivi e nella Biblioteca Finia. Gli avvocati, normalmente e quotidianamente, si attorcigliano su e tra formule e testi di difese e comparse aride e prive dell'antico suono dei giureconsulti, che stilavano testi pregni di umanesimo e saggezza giuridica. Stando ai risultati e agli entusiasmi dei partecipanti all' originale percorso...è stato un successo sotto tutti i punti di vista: meraviglie, stupori, soddisfazioni con la voglia di ripetere e approfondire ciò che è stato solo una assaggio. Buono e appropriato è risultato il coinvolgimento e l'impegno del Duo Raguso-D'Agostino esperti e profondi conoscitori del ricco patrimonio culturale gravinese, poco conosciuto e scarsamente fruito. Un sentito grazie alla avv.tessa Angela Lorusso per aver svegliato e messo in moto le categorie mentali degli avvocati, che dopo il conseguimento del Diploma di Laurea finiscono nell'arida selva della consuetudine moderna e farraginosa della giurisprudenza italiana. Avvicinarsi alle radici del diritto e gustare il romanticismo di una nobile professione (quella -.giurisprudenziale) è stato e potrà esssere un ringiovanire e modificare il modus agendi dei nuovi avvocati e, perchè nò, dei nuovi giudici. Guardare indietro con il cranio bifronte non ha mai fatto male....!

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