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Cultura ed Eventi

Grotte-Santuario San Michele

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ALCUNI GIORNI FA IL SIG. GIUSEPPE MASSARI CON AFFERMAZIONE CALUNNIOSA RIGETTAVA ( COL TERMINE – FALSO -) IL TITOLO - SANTUARIO-GROTTA SAN MICHELE - DATO AL VOLUME GUIDA, STILATO PER VOLONTA’ DELLA CONFRATERNITA DI SAN MICHELE DELLE GROTTE AL FINE DI OFFRIRE UNA GUIDA INFORMATIVA: PER IL QUARTIERE FONDOVITO, PER IL CULTO - LA FESTA- TRADIZIONE- CONFRATERNITA DI SAN MICHELE DELLE GROTTE. SI RIGETTA CON FORZA E DETERMINAZIONE LA CALUNNIA E L’OFFENSIVA ESPRESSIONE DI FALSO! TENENDO IN BUON CONTO , PRIMA DI TUTTO, IL CONSOLIDATO SIGNIFICATO ATTRIBUITO AL TERMINE SANTUARIO DAI LINGUISTI E STORICI, CHE BEN SI ADDICE AL LUOGO A CUI E’ STATO ATTRIBUITO. IL TITOLO SANTUARIO GROTTA S. MICHELE DELLE GROTTE BEN SI ATTAGLIA PER VARIE RAGIONI: DALLA PIU' ELEMENTARE A QUELLA PIU' SOFISTICATA, VOLUTA DAGLI ACCADEMICI INTRANSIGENTI E DAI CANONISTI MODERNI. INFATTI, LA TRADIZIONE LINGUISTICA-FILOLOGICA-CULTURALE-RELIgiOSA-DEVOZIONALE TRAMANDA A PROPOSITO DEL TERMINE SANTUARIO: – Voce dotta dal latino sanctuarium … con le seguenti accezioni… 1° - LUOGO SACRO….LUOGO IN CUI SI CUSTODISCONO GLI AFFETTTI, LE MEMORIE I SENTIMENTI PIU' SACRI ED INTIMI…. 2° - EDIFICIO O LUOGO SACRO (SECONDO LA CHIESA CATTOLICA ) CHE E’ CENTRO DI PARTICOLARI DEVOZIONI O IN CUI SONO CONSERVATE RELIQUIE O ALTRE TESTIMONIANZE DI CULTO …..3° - LUOGO O PARTE INTERIORE DI UN TEMPIO … 4° - RIFUGIO SICURO E POCO ACCESSIBILE OPPURE LUOGO PROTETTO E INACCESSIBILE … (Cfr. Dizionari della Lingua Italiana, Dizionari etimologici della lingua italiana, Enciclopedia Treccani, Enciclopedia Cattolica…) BASTEREBBERO SOLO LE ACCEZIONI DATE DAI FILOLOGI E LINGUISTI PER RIGETTARE LA CALUNNIA DI FALSO E LA PERENTORIA ED ARBITRARIA PRETESA DI DAR CONTEZZE O SMENTITE. IL DISFATTISMO DEL MASSARI DENOTA SOLO SPIRITO AGGRESSIVO; FUOR DI LUOGO; DENIGRATORIO, RABBIOSO,INGIUSTIFICATO ED INGIUSTIFICABILE ! , E’ BENE DIRE A QUESTO PROPOSITO, CHE LA GROTTA-SANTUARIO DI SAN MICHELE FU LUOGO PARTICOLARE ED IMPERVIO PER RIFUGIO, FU LUOGO SACRO DI RITI PAGANI, FU LUOGO PREDILETTO PER INNESTARE IL CULTO MICAELICO IMPORTATO DAI DEVOTI LONGOBARDI; FU META DI PELLEGRINI VICINI E LONTANI PER MOLTI SECOLI; FU ED E’ LUOGO SACRO PER I FONDOVITIANI E GRAVINESI DEVOTI A SAN MICHELE, PER I PII CONFRATELLI CHE MANTENGONO VIVO IL CULTO E LA TRADIZONE DELLA FESTA DELL’8 MAGGIO. INSOMMA UNA SEQUENZA DI TESTIMONIANZE CONCRETE E CONOSCENZE STORICHE, PUBBLICATE DA PIU’ AUTORI CHE BEN DOCUMENTARONO LE LORO DICHIARAZIONI. IN MERITO AL SANTUARIO-GROTTA SAN MICHELE DI FONDOVITO, IL MASSARI DEVE SAPERE (MA GIA’ CONOSCE) CHE UNA RICCA DOCUMENTAZIONE ARCHIVISTICA TRAMANDA CHE DETTO LUOGO FU META COSTANTE DI PELLEGRINAGGI DI RINGRAZIAMENTI PER GRAZIE RICEVUTE E META DI PROCESSIONI DI PENITENZA PER IMPLORARE LA PROTEZIONE DI SAN MICHELE IN TALUNE SITUAZIONI DI PERICOLO (CARESTIE, EPIDEMIE…). PER TALI MERITI: il 1674 marzo 10, Roma – “ Papa Clemente X, considerando la pia e secolare devozione del popolo gravinese, che in più circostante aveva goduto protezione miracolosa dell’Arcangelo Michele, riconosce e approva S. Michele Arcangelo quale protettore e patrono principale di Gravina”; il 1689 marzo 5, Roma, “Papa Innocenzo XI riconosce alla chiesa-grotta di San Michele a Fondovito il privilegio di santuario con la concessione della indulgenza plenaria per sette anni consecutivi a tutti coloro che avrebbero visitato la grotta di S. Michele Arcangelo della città di Gravina, in uno dei sei giorni feriali del mese di marzo così come avrebbe stabilito l’ordinario (vescovo pro tempore); il 1689 febbraio 1, Gravina. – “ Monsignor Domenico Valvassorio, con apposito editto, esorta il clero e il popolo a partecipare alla processione di penitenza da farsi dalla cattedrale alla chiesa grotta S. Michele, al fine di implorare San Michele Arcangelo affinché conseguisse la protezione di Dio sulla Chiesa cristiana e sulla città di Gravina” (Documenti pergamenacei conservati in Fondo pergamene dell’Archivio Diocesano di Gravina). SI POTREBBERO ALLEGARE TANTISSIME ALTRE FONTI MA SON SUFFICIENTI LE CITATE PER SPEGNERE LA FURIA E LA BRAMOSIA ARROGANTE DEL MASSARI! A CONCLUSIONE: IL SANTUARIO-GROTTA DI SAN MICHELE DELLE GROTTE DI GRAVINA NON E’ STATO INSERITO NEL VOLUME DEI SANTUARI MICAELICI DI PUGLIA CURATO DAL PROF. OTRANTO PERCHE’ IL SUO RUOLO E FUNZIONE LO PERSE NELL’OTTOCENTO IN SEGUITO A VARIE VICISSITUDINI. CALAMITA’, GUERRE EMIGRAZIONI DI MASSA, CHE SI ACCENTUARONO NEL PRIMO CINQUANTENNIO DEL NOVECENTO, INTERRUPPERO I PELLEGRINAGGI. MOLTI SANTUARI, POSTI SU ROTTE PERICOLOSE INFESTATE DA BANDITI E PRIVE DELLE CONSUETE SICUREZZE E ASSISTENZE, CADDERO NELL'OBBLIO E NELL’ABBANDONO. CIONONOSTANTE RIMASE VIVO IL CULTO E LA DEVOZIONE ED OGNI CONSUETUDINE DEGLI ABITANTI DEL QUARTIERE FONDOVITO.

 

Gravina, 7 maggio 2016                                            Fedele RAGUSO

Commenti (2)
MASSARI CERCA VISIBILITA' E GLORIE CON LE CONSUETE VILLANIE !
2Domenica, 08 Maggio 2016 17:51
FEDELE RAGUSO

Sig. Massari lei continua ad offendere in modo villano, volgare e spropositato. Cerca disperatamente di attestarsi garante delle sue falsità, delle sue offese e calunnie gratuite come è nel suo costume, alquanto conosciuto, ripudiato e schifato. Impossibile in questa sede darle contezza di fonti e testimonianze presenti negli archivi e, soprattutto, nella grotta santuario. Lei, che si erge a giustiziere senza macchia e senza paura, non ha alcun diritto di offendere e denigrare! Lei, esperto cattedratico di villanie, pretende di dar lezioni di Diplomatica documentaria e altre discipline di ricerca, non sapendo che ciò che è stato riportato in modo significativo trattasi di 2 documenti pontifici, definiti "BREVI APOSTOLICI" (quelli di papa Clemente X e di Innocenzo XI), Editto - quello di monsignor Valvassorio. Otranto non conosce e non conosceva bene tutte le testimonianze del luogo e degli archivi, per cui, (a suo avviso), ritenne che la grotta di Fondovito non poteva essere annoverata nel suo volume. Al di là di quello che pensò e deliberò Otranto le confermo con certezza e determinazione che il luogo sacro gravinese ebbe ed ha tutti i segni e attestazioni per essere definito santuario..... Per chiudere in forma civile e non volgare ed offensivo come fa lei, le dico che l'OTTIMO degli accademici è diventato spesso nemico del BUONO degli studiosi e ricercatori locali, che oggi vengono onorati e considerati degni di far parte degli storici e storiografi di grande valore culturale. Per loro smisurata presunzione si distrussero e si discriminarono studi di alto valore scientifico, che gli stessi denigratori saccheggiarono a loro profitto! Si astenga da espressioni blasfeme .... non è degno di essere chiamato ad un tavolo per darle tutte le soddisfazioni che desidera. Un giorno non lontano potrà leggere testi con apparati scientifici ...! Si vergogni comunque di denigrare impropriamente ciò che per altri viciniori sarebbe stato gloria da diffondere in tutto il mondo, onde sollecitare curiosità di turisti alla ricerca di attrazioni stupefacenti, come lo è la grotta-santuario di Fondovito. Lei, sig. Massari è uno dei più qualificati portatori di jella e sventure per la città di Gravina. Offendere Raguso che ti è stato donatore e servitore quando ti è stato utile e lo adulavi per conseguir aiuti (sa bene a cosa mi riferisco) non ti fa onore e non ti porterà glorificazioni.... ANZI... ulteriore DISPREZZO!

Le giustificazioni tardive di chi viene incalzato e cerca disperatamente di difendersi
1Domenica, 08 Maggio 2016 12:32
Pinuccio Massari

A costui, che cerca di difendersi, e difendere il suo operato, il suo scritto, voglio ricordare che le fonti citate sono rescritti e non sono decreti ufficiali o documenti probanti e che non danno titolo di ufficialità a ciò che lui asserisce o pensa di asserire, convincendo o cercando di convincere solo gli ignoranti che lo assecondano, racchiusi in quello che lui pensa sia lo zoo delle sue scorribande bestiali. Approfittare della buona fede "degli ignoranti", per giustificare una pubblicazione è quanto di più squallido e meschino possa esserci stato o possa essere stato fatto in maniera subdola e vigliacca, da mestierante e prezzolato; da cercatore di gloria e di soldi, per una pubblicazione non ancora venduta e commercializzata, ma per la quale venivano già chiesti i compensi. Poi, addurre che nella pubblicazione di Otranto non è stata inserita la chiesa di Gravina, perchè nell' 800 fu soppresso il titolo, pur essendoci stato o essendo stato conservato per lungo tempo, è una falsità e menzogna da commercializzare nel supermercato delle fantasie librarie, quelle a cui siamo stati abituati da tempo. Se il santuario c'era, attraverso i documenti millantati e poi, è scomparso, comunque, per obiettività e correttezza storica doveva essere riportato nel citato volume sui santuari micaelici di Puglia, curato dal professore Otranto. Vero è che il professore Otranto e i suoi collaboratori, non hanno ritenuto inserire Gravina perchè non hanno mai trovato quei documenti addotti dal "nostro storico locale", ignorato dallo stesso Otranto quando ha chiesto e cercato lumi su quello che pensava di asserire e confermare e non ha ricevuto quella considerazione che si aspettava o che era giusto riconoscere ad uno storico serio. Lo storico serio è colui che, scrivendo libri di storia, cita le fonti, perché sono queste che danno credibilità alla ricerca. Il professore Otranto è stato serio e lungimirante nel non dar credito ad un venditore di almanacchi “Lo storico serio”, si fa per dire, ha messo in giro una pubblicazione e non ha fatto nessun riferimento a quello che è andato affermando con la leggerezza delle parole che volano e che gli scritti, per essere proposti, vanno, invece, confortati, attraverso consultazioni, studi e citati con esattezza e dovizia di particolari, perché sono i resti e le testimonianze di una storia duratura, che non può essere contrabbandata e millantata o peggio ancora svenduta sulle bancarelle dei capricci soggettivi. Il cosiddetto “storico locale “ oggi scopre o riscopre le fonti, le pubblica, le manifesta, le palesa, a discolpa delle sue lacune, solo, perché, sollecitato ed incalzato dal sottoscritto. Che dire? Resta un falsario che ha alimentato un falso e falsi storici, a dimensioni di colossi e di voragini che nessuna storia, purtroppo, potrà più cancellare.

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