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Storia, Uomini e luoghi

IL SINDACO NICOLA de VITO CONCLUDE LA FIERA SAN GIORGIO[1]

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Io, Nicola de Vito, vassallo del re Carlo, sindaco dell’Università degli uomini e delle cose di Gravina, riprendo le chiavi e il potere amministrativo della città dalle mani di Uguetto, mastro di fiera, e dichiaro con soddisfazione che gli uomini di questa città hanno supportato felicemente la fiera di San Giorgio pel beneficio di tutti i partecipanti: cittadini, forestieri, mercanti florentani, campani, lucani, calabresi, abruzzesi, che hanno concluso buoni affari, lasciando ottimi guadagni all’Università di Gravina.

Uguetto, mastro di fiera, con l’auxilio di Francesco, suo camerlengo, con Antonio, camerlengo del conte, hanno esercitato per 8 iorni il solo et unico potere, come il diritto di vita e di morte contro gli uomini facinorosi, poteri concessi dal signor  conte con honori, prerogative, lucri, emolumenti, già esercitati dai loro predecessori.

Si sono elevate baracche in via dei mercanti et in plano delle some, nei borghi proximi con giusti diritti per il capitolo della cattedrale, per il conte, per l’Università senza tenzone alcuna di suolo e fitto.

Sono stati commissi i pretii concordati in comune accordo per ogni tipo di servizio e merce stabiliti, confirmando la fiducia del sovrano.

Congratulo meco per le bone stime, da cui proverrà tanta utilitate per il governo presente e futuro fino alla prossima mercatura per grazia divina e consenso regio.

Il marestallato ha procurato molto beneficio. Perrotto de Paca e i suoi massari hanno allevato numerosi cavalli, giumente, puledri. I migliori esemplari sono andati in Napoli per il regio esercito, tutti gli altri sono stati addotti in mercato per la bella parata e comparata con gli esemplari di località vicine.

Bonissima è stata la compra-vendita dei nostri cavalli pugliesi, nati nelle masserie della Curia e nelle altre masserie.

Con sommo gaudio, in questo momento, partecipo a voi tutti, cittadini, boni homines, ospiti forestieri, accorsi in questa piazza per la conclusione della fiera di San Giorgio, la felicissima chiusura di tutti gli affari mercantili, in specie quelli d’intesa con le compagnie dei Bardi e dei Peruzzi, mercanti florentani, espertissimi estimatori della nostra merce.

Tanto è il beneficio che ne proviene alla gente laboriosa di questa terra di Gravina!

Tutte le mercanzie più varie e minute, sono state acquistate con agevoli contrattazioni, senza screzi, senza esitazioni, sotto l’occhio vigile del mastro di fiera e socii.

Visitatori e mercanti hanno dimorato, negoziato e mercimoniato securamente, servando buon iuditio di ogni prestazione.

Lode a Dio, al nostro re Supremo, alla nostra signora Elisabetta, regina d’Ungheria, al signor conte Giovanni, con la protezione e benedizione della nostra guida San Giorgio

Io Nicola de Vito sindaco di Gravina

 

Gravina, 23 aprile 2016                                                                                                                                                                                   Fedele RAGUSO

 



[1]Il testo del cerimoniale di chiusura della Fiera San Giorgio del sindaco è stato stilato dagli storici Fedele RAGUSO e Marisa D’AGOSTINO con l’ausilio delle fonti angioine coeve. Gli autori si riservano tutti i diritti, con il divieto assoluto di ogni riproduzione ed uso arbitrario.

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