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“SAN GIUSEPPE - SS. ANNUNZIATA” NON SOLO RICORRENZE ONOMASTICA
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24 Mar 2016
- Ultima modifica il Giovedì, 24 Marzo 2016 14:27
- Pubblicato Giovedì, 24 Marzo 2016 14:27
- Scritto da la redazione
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La Chiesa e i cittadini di Gravina tramandano e osservano le consuetudini religiose e popolari in onore di San Giuseppe, padre putativo, e di Maria Vergine Annunziata sua sposa e genitrice di Gesù per opera dello Spirito Santo.
I riti religiosi con rosari, preghiere, messe, processioni si ripetono da secoli per copioni ereditati e divenuti patrimonio culturale, soprattutto, delle comunità agropastorali del Sud Italia. A Gravina come altrove si tramanda la consuetudine degli altarini, dei banchetti, dei falò, delle ricette tipiche di San Giuseppe e l’Annunziata. C’è da ricordare e segnalare che le Confraternite hanno avuto ed hanno il compito di conservare, salvaguardare e tramandare tradizioni religiose e consuetudini popolari.
Le ricorrenze onomastiche e festive di San Giuseppe e dell’Annunziata costituiscono eventi religiosi importanti per la Chiesa Cristiana e per tutti i cristiani, accompagnati da antichissimi riti e consuetudini con radici precristiane.
Le ricorrenze del 19 e 25 marzo per San Giuseppe e “SS.ma Maria-Annunziata” costituiscono astronomicamente e meteorologicamente la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera con il nuovo anno produttivo. San Giuseppe e Maria Vergine Annunziata salutano il freddo inverno e inaugurano il ciclo primaverile delle feste religiose. Con le loro ricorrenze festive (19 e 25 marzo) si concludono i rigori invernali, stemperati dai fuochi sacri “nova nova - falò”, puntualmente allestiti e dati alle fiamme per riscaldare le freddi notti tra il 18 ed il 25 marzo, che pongono fine all’inverno e preludono le calde giornate della primavera.
San Giuseppe e S. Maria Annunziata, componenti e presidi emblematici della sacra famiglia sono stati oggetti di culto sentito perché a loro si chiedeva e si chiede di intercedere presso Dio che assicuri ogni benessere fisico e abbondanti raccolti.
Fedele Raguso