Cronaca
Gravina città cantiere
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09 Giu 2015
- Ultima modifica il Martedì, 09 Giugno 2015 14:20
- Pubblicato Martedì, 09 Giugno 2015 14:20
- Scritto da LA REDAZIONE
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Entro l’autunno nuove reti idrica e fognaria nel rione Fondovito.
E mentre rinasce a nuova vita il convento di Santa Sofia, partono i lavori allo Stadio.
Fondovito, cuore di Gravina. Subito dopo l’estate, avrà un acquedotto ed una rete fognaria nuovi di zecca. Finalmente.
Procedono a ritmo sostenuto i lavori della Rigenerazione Urbana, il programma di riqualificazione che da qualche settimana sta interessando gran parte del centro storico ed ai quali, col passare dei giorni, altri interventi vanno aggiungendosi. Nella giornata di ieri i vari cantieri aperti sono stati oggetto di un sopralluogo del sindaco Alesio Valente e del dirigente del Settore municipale urbanistica, Antonio Vendola. Prima tappa nel borgo antico, per verificare il rispetto del cronoprogramma delle azioni concernenti l’asse monumentale, da piazza della Repubblica a piazza Benedetto XIII, passando per piazza Plebiscito. Nel corso dell’incontro con la ditta appaltatrice e la direzione lavori si è avuto modo di appurare l’osservanza dei tempi previsti. Più d’un sorriso, in particolare, ha poi regalato la visita al rione Fondovito, dove si sta lavorando alacremente non solo per dar forma ad un belvedere naturale affacciato sulla gravina, ma pure per valorizzare l’intero habitat rupestre, ad iniziare dalla chiesa di San Michele delle Grotte. Già restituita a decoro e dignità, intanto, la chiesa di san Bartolomeo, attraverso la sistemazione dello spiazzo e della strada d’accesso, si punta ora a completare nel migliore dei modi la rete dei sottoservizi, in alcuni casi da adeguare e potenziare, in altri da inventare del tutto. Unica la certezza: entro l’autunno il quartiere sarà dotato di acquedotto e fognatura, consentendo così non soltanto il moltiplicarsi degli investimenti in una delle aree più suggestive di Gravina, ma anche il conseguimento di un obiettivo di civiltà da tempo inseguito e mai centrato. «Non possiamo che dirci soddisfatti», ha commentato non a caso il sindaco Valente. «Dopo decenni di vane promesse e vuota attesa – ha aggiunto – saranno eliminate odiose ed inveterate dimenticanze nei confronti di una fetta di territorio che ha patito sin qui abbandono ed emarginazione». Con la stessa intensità vanno avanti gli interventi di recupero dell’ex convento di santa Sofia, oggetto di specifico sopralluogo, e dove si sta per entrare nel vivo delle opere che consentiranno la nascita di un polo culturale in cui troveranno spazio musei, pinacoteche, associazioni ed il liceo musicale. Buone nuove, infine, anche dall’ultima visita di giornata, quella allo Stadio Comunale, dove ha avuto luogo la formale consegna dei lavori per la realizzazione del manto in erba sintetica. «Quando dicevamo che avremmo investito in quest’opera – ha ricordato il primo cittadino – abbiamo dovuto scontare le critiche ed i pregiudizi di quanti, per lo più in maniera strumentale, andavano ripetendo si trattasse solo di una promessa impossibile. I fatti smentiscono i profeti di sventura e danno ragione alla politica del fare». Ed entro il 5 ottobre, probabilmente anche prima, il Comunale avrà un prato verde. Altro tassello nel mosaico della città cantiere. «E’ la Gravina che vogliamo», ha chiosato Valente: «Passo dopo passo, la stiamo costruendo».
Gravina in Puglia, 9 giugno 2015
Ufficio Stampa
Bene la rigenerazione di parti della città ...! Ma le tante necessità della città che fine fanno? Cosa si è fatto e si sta facendo per le periferie abbandonano al degrado? Cosa si è fatto e si sta facendo per i quartieri diseredati per la mancanza di attenzioni di decoro e servizi necessari? Il sindaco si glorifica facilmente per quel che non è frutto del suo sacco politico-amministrativo! Il Valente fa il cieco, il sordo per tutto ciò che vien denunciato, che gli vien chiesto! Ignora gli articoli di denuncia di questi giorni ...e di tutti i mesi anni del suo pseudogoverno cittadino! Le glorie dovevano essere ben altre ...! La città che vogliono i Gravinesi deve rinascere dalla periferia ...di luoghi turistici fatiscenti e abbandonati...dal cuore dei cittadini traditi e delusi....