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Cronaca

Scuola: rischio perdita democrazia

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Ieri pomeriggio, presso l’auditorium dell’ITC, si è tenuto un incontro convocato dai sindacati per decidere le future azioni da intraprendere per combattere il famigerato disegno di legge “Buona Scuola”.

Anche se questo proprio ieri è stato votato dalla Camera, non si dispera che possa avere esito diverso al Senato, per questo continua lo stato di agitazione.

Alla presenza di Carlo Callea, della UIL, l’incontro ha avuto toni accesi e di contestazione per una posizione piuttosto blanda specialmente da parte dei sindacati confederali.

Il Sindaco Valente, invitato, nel suo intervento ha espresso la sua contrarietà perché questo andare avanti mina la democrazia e si è detto disponibile ad una sua partecipazione ad azioni (convocazione consiglio comunale monotematico, sit in presso il Ministero a Roma).

Dopo tanti interventi, queste le proposte fatte:

·        Migliorare la comunicazione,

·        Dichiarazione blocco degli scrutini,

·        Manifestazione di protesta a Roma

Anche domenica prossima a Gravina ci sarà un presidio per spiegare alla gente i motivi della contestazione ed avere la massima partecipazione, per questo è stato redatto il sottoindicato documento da divulgare il più possibile, attuando una raccolta di firme per inviarlo a Renzi:

LA DEMOCRAZIA NON È UN PRIVILEGIO

I lavoratori della scuola, gli studenti e le famiglie denunciano la campagna di disinformazione mediatica, volta a rappresentare la mobilitazione del mondo scolastico come una difesa egoistica di presunti privilegi.

LE RAGIONI DELLA MOBILITAZIONE NON SONO:

·         né il rinnovo del contratto (pur essendo lo stipendio medio di un lavoratore della scuola Italiana il più basso dell’Unione Europea)

·         né il timore di essere valutati per occultare presunte inadeguatezze (dati OCSE Pisa, che misurano la preparazione degli studenti, collocano la Scuola Pubblica Italiana in posizioni medie)

·         né la difesa di altri presunti privilegi come i due mesi di vacanza estiva (a tal proposito sottolineiamo che le giornate di didattica erogate per anno scolastico sono conformi al resto d’Europa,  ma distribuiti diversamente  )

·         né il rifiuto di cambiamenti necessari di cui la scuola italiana ha bisogno (a patto che si ispirino a principi di democrazia e libertà, come sancito dalla Costituzione, e di trasparenza).

LE RAGIONI DI QUESTA MOBILITAZIONE INVECE SONO:

·        L’attacco al principio costituzionale della Libertà d’Insegnamento minacciata dal ricatto al quale i docenti saranno sottoposti pur di conservare il proprio posto di lavoro (precarietà fisiologica).

 

·        Lo smantellamento di un sistema di reclutamento attualmente imperfetto ma largamente impermeabile perché basato su principi di trasparenza (graduatorie) contro l’introduzione del principio di discrezionalità del D.S. che evidentemente potrà estendere pratiche corruttive già diffuse dal potere politico per auto-conservarsi.

 

·        La volontà di aziendalizzare la scuola attraverso l’introduzione di manager (ex D.S.) che risponde ad una logica di “profitto” inconciliabile con i fini educativo-formativi di cittadini liberi e consapevoli.

 

·        L’introduzione di finanziamenti e partner privati al fine di favorire territori e classi sociali già di per sé privilegiati, mortificando il Dettame Costituzione ( Art.3 comma 2,  E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana...)

 

·        Una prassi politica tutta ripiegata sull’autoreferenzialità e che finge di ascoltare le istanze del mondo della scuola e dei cittadini senza modificare nulla di veramente sostanziale in sfregio alle Istituzioni democratiche.

 

IL DDL SCUOLA È L’ENNESIMO TASSELLO DI UNA STRATEGIA CHE MIRA A SMANTELLARE LO STATO DI DIRITTO (SCUOLA PUBBLICA, DIRITTO AL LAVORO, PENSIONI, SANITÀ, ASSISTENZA SOCIALE).

La mobilitazione riguarda l’intera collettività!

 

DIFENDIAMO INSIEME LA SCUOLA PUBBLICA PER SALVAGUARDARE LA DEMOCRAZIA E

IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI.

 

Cittadini, studenti, docenti, sindacati, Scuola Bene Comune riuniti in assemblea.

 

Gravina in P.  20 Maggio 2015

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