Cronaca

Turismo accessibile, Venezia lancia la sfida

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Una gondola che accoglie persone con disabilità, passerelle posizionate sui ponti principali della città non rimosse dopo l’ultima Venice marathon per la gioia della mamme coi passeggini, dei turisti con valigione al seguito e dei disabili in sedia a rotelle. E’ così che Venezia ci accoglie all’inizio della primavera ed è così che si prepara a sottrarre ospiti alla Milano dell’Expo che dista poche ore di macchina o treno. Non a caso, solo qualche giorno fa,  l’assessore al turismo della Regione del Veneto, Marino Finozzi, e il commissario dell’ufficio del Sindaco di New York per i diritti delle persone con Disabilità, Victor Calise hanno sottoscritto la Convenzione con la quale la Regione del Veneto e la Città di New York si impegnano a collaborare per portare avanti insieme progetti che mirino allo sviluppo e alla promozione del Turismo Accessibile della regione.

Le passerelle forse saranno anche brutte da vedere, ma tanto tanto comode. E sicuramente temporanee perché un’università americana con il Comune starebbe studiando un sistema di ascensori subacquei azionati dalla pressione dell’acqua che passerebbero sotto i canali. Le frammentarie notizie dicono che sarebbe quasi invisibile, sostenibile e a basso impatto ambientale ed architettonico. I costi invece non sono ancora ben definiti. Intanto però con un pizzico d’aiuto si può girare sia la parte più turistica come piazza San Marco, il Canal Grande e sia quella meno frequentata dai turisti come l’isoletta dove sorge la chiesa di San Pietro di Castello che fu, fino agli anni ‘30, la vera “cattedrale” di Venezia. Scoprendo una città silenziosa…

Un pezzetto per volta, tra calli, campielli, fondamenta girovagando fino a trovare un ponte non attrezzato e quindi tornare indietro.

Oppure perdersi nelle stanze, alcune immense (nella Sala del Maggior consiglio si trova il la tela più ampia al mondo), di Palazzo Ducale ad ammirare quadri del Veronese di Tintoretto, del Tiziano o attraversare la storia nel Museo Correr.

Oppure con il trasporto pubblico navale visitare il Lido (accessibile e senza ponti), l’isola della Giudecca e Murano (più ostici perché privi di passerelle).

 

A Gravina un primo inizio di turismo accessibile lo si ha oggi, inaugurando una pedana di accesso in Cattedrale che, oltre ad essere luogo di culto, è di una bellezza insaziabile.                                                                                                 

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