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Gravina verso l'Unesco: nasce un gruppo di lavoro istituzionale.
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11 Dic 2013
- Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:31
- Pubblicato Martedì, 10 Dicembre 2013 23:00
- Scritto da la redazione
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Ne faranno parte i Comuni di Gravina e Matera ed il Ministero dei beni culturali.
Il sindaco Valente: «Si punta ad estendere il sito materano all’habitat rupestre gravinese».
«Si ribadisce, come già rappresentato nell’ambito dell’incontro del 13 novembre scorso, la disponibilità di questo ufficio ad accompagnare il processo di preventiva verifica di fattibilità per l’estensione del sito materano, anche partecipando al tavolo di lavoro interistituzionale».
Poche parole ma chiare, quelle con le quali Gianni Bonazzi, dirigente del Servizio I del Ministero dei beni culturali, ufficializza la volontà del Mibac di sostenere Gravina nella sua marcia di avvicinamento al patrimonio Unesco, formalizzando una proposta che dal punto di vista operativo segna l’inizio del percorso: la creazione di un gruppo di lavoro del quale faranno parte i Comuni di Gravina e Matera e lo stesso Ministero.
Tutto nero su bianco in una lettera inviata ai primi cittadini delle due comunità, rispettivamente Alesio Valente e Salvatore Adduce. Nella missiva Bonazzi illustra la finalità del costituendo nucleo interistituzionale: «Compiere più aggiornate verifiche di fattibilità in ordine alla rispondenza dell’ipotesi di estensione del sito di Matera alle indicazioni delle linee guida operative per l’attuazione della convenzione sul patrimonio mondiale». Un impegno che non spaventa il sindaco Valente, già da mesi all’opera sul versante Unesco insieme all’assessora municipale alla cultura Laura Marchetti. «La prospettiva della quale si ragiona – spiega Valente – è quella di una reimpostazione in chiave seriale del sito di Matera: per tagliare il traguardo, è necessario dimostrare non solo l’esistenza di una correlazione tipologica ed ambientale tra il sito già esistente e quello che si candida a farne parte, ma anche l’eccezionalità di quest’ultimo sotto il profilo storico e culturale. Siamo fiduciosi: conoscendo il nostro territorio, la sua storia e le sue potenzialità, siamo sicuri di avere le carte in regola».
Nei prossimi giorni una riunione tra gli enti interessati sancirà formalmente l’avvio dei lavori del tavolo Bonazzi. Tra i compiti da sbrigare la verifica dell’attuale stato di conservazione dei beni, la loro rispondenza ai requisiti di integrità e autenticità e l’accertamento della possibilità di definire un apposito sistema di gestione e garantire da subito un efficace sistema di protezione. «Le difficoltà per arrivare fino in fondo non mancheranno – conclude Valente - ma non demorderemo. Ci crediamo: perseguiremo l’obiettivo con tutte le nostre forze».
Gravina in Puglia, 11 dicembre 2013
Ufficio Stampa
Comune di Gravina in Puglia