Politica
Pro Loco: Totale disinteresse da parte del Sindaco.
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30 Nov 2013
- Ultima modifica il Mercoledì, 23 Aprile 2014 15:30
- Pubblicato Venerdì, 29 Novembre 2013 22:00
- Scritto da vincenzo varvara
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Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato una Lettera Aperta del Prof. Fedele Raguso indirizzata al Sindaco …per cui ci è pervenuto un comunicato stampa, come risposta del primo cittadino, in riferimento alla critica e ingarbugliata situazione della Pro Loco Gravina.
Tanto ci ha indotti ad approfondire la questione, considerando importante il ruolo che una Pro Loco deve svolgere per assicurare sviluppo culturale - turistico – economico - sociale della città.
Il Sindaco, Alesio Valente, nominò il prof. Fedele Raguso, presidente di garanzia della ricostituendo “Nuova Pro Loco”, affinchè rimuovesse inquietudini, pregiudizi, e smussare tensioni tra due gruppi che in quel momento si contendevano la leadership. Il Raguso, uomo di fiducia del primo cittadino, ha sempre, informato questi dell’operato che andava svolgendo.
Ad un certo punto, però, il Sindaco non avrebbe avuto la forza di frenare o interrompere le intromissioni partigiane degli assessori Marchetti e Varvara a favore della fazione che annichiliva il Raguso e ne oscurava il suo operato.
Pertanto il Prof. Raguso ha chiesto di incontrare il Sindaco rifiutato, ritenuto in quanto il comportamento del Prof. sarebbe fazioso. Inoltre, il sindaco ha dichiarato, esplicitamente “di non aver voluto entrare mai nelle vicende della Pro Loco, sia perché non ne ho le competenze, sia perché ritengo che per via del mio ruolo fosse opportuno non schierarmi. Immagina che ancora oggi non ho partecipato mai ad una riunione né nominato un mio delegato nel Consiglio”.
Questo baillame ci porta a ritenere che, nonostante la scelta di un uomo di fiducia capace di affrontare la delicata situazione della Pro Loco, in virtù della sua esperienza con ricco bagaglio culturale, il Sindaco avesse mostrato limiti di personalità perché ha permesso che si svolgesse una guerra nella guerra senza prendere posizioni che potevano determinare anche la revoca dell’incarico, se fosse stato necessario.
Ecco spiegata la frase (espressa dal primo cittadino) “… per via del mio ruolo fosse opportuno non schierarmi”: la poltrona è bene tenersela stretta a costo di perdere anche la dignità.
Infatti, il Sindaco, ha lasciato che i prepotenti si appropriassero del governo della pro Loco, beffando egli stesso, il presidente pro tempore, la democrazia, la legge statutaria, senza che fosse permesso di portare a termine il lavoro impostato dal Prof. Fedele Raguso in virtù, ricordiamolo, dell’incarico ricevuto dal primo cittadino.
Se la dinamica rilevata non fosse attaccabile di altre interpretazioni, la logica imporrebbe un’azione di riparo, da parte del Sindaco, tendente a rimuovere ogni tipo di prepotenza. Accadra?
con amicizia e sempre con un sorriso cordialmente vi saluto.
Per prima cosa la verifica delle fonti che devono essere molteplici e non una sola. La verità sostanziale dei fatti deve essere imprescindibile, sono state tratte conclusioni affrettate e arbitrarie.
Poi l'articolo in questione dovrebbe essere impersonale, ed è tutto il contrario: contiene accuse, insinuazioni e offese (vedi "prepotenti" ripetuto) ben precise a cui l'autore dovrà rispondere e in qualche modo ovviare.
segretario ProLoco Unpli Gravina
Spero che il mio riscontro, a breve, e il vostro impegno, diano un svolta ed una brusca virata alla brutta piega che ha preso la pro loco. Tutti i cittadini di Gravina e, in modo prioritario, sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e minoranza devono prendere a cuore la vicenda Pro Loco gravina e adoperarsi per una "NUOVA ED EFFICA ISTITUZIONE.". Di questo ha bisogno Gravina e lo si deve fare senza se e senza ma. Raguso si adopererà per dar consigli e indirizzi ... non ha velleità di governo nè tantomeno di potere... Stiano tranquilli, tutti, specialmente coloro che mi hanno perseguitato e vessato per fami "scappar via.." quando mi son reso conto di essere stato abbandonato da chi doveva supportarmi ad attuare il programma del suo mandato e delega da presidente- commissario.