Cronaca
NUOVO ANNO SCOLASTICO, VECCHI PROBLEMI
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12 Set 2024
- Ultima modifica il Giovedì, 12 Settembre 2024 06:13
- Pubblicato Giovedì, 12 Settembre 2024 06:13
- Scritto da LA REDAZIONE
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Da pochi giorni è iniziato il nuovo anno scolastico ma si ripropongono le criticità di sempre. Si fa ancora più affannosa quest’anno, se possibile, la gestione delle operazioni di nomina, a causa del ritardo con cui avvengono, maggiore rispetto agli anni precedenti. Da qui la necessità, che riteniamo ineludibile, di anticipare sensibilmente, già dal prossimo anno, i tempi di gestione delle operazioni. A partire dalle nomine in ruolo, da completare entro e non oltre il mese di luglio“.
Ancora una volta, e questo è la causa remota di cui si è detto, scontiamo i limiti di un sistema di reclutamento centrato esclusivamente sui concorsi per esami, laddove andrebbe reso strutturale un modello che preveda l’utilizzo di un secondo canale di reclutamento, quello delle GPS, come sta avvenendo per il quarto anno, con esiti positivi, sui posti di sostegno.
Sono circa 100.000 le nomine da fare per coprire le cattedre disponibili fino al 30 giugno, confermando ancora una volta, purtroppo, che la supplentite resta una malattia assai difficile da curare, se non si fanno le scelte necessarie sul reclutamento e sulla gestione degli organici“.
Una situazione analoga si registra sul versante del personale ATA. Con le nomine in ruolo da fare nei prossimi giorni si copriranno solo un terzo dei posti liberi, a causa della limitazione posta per legge alle assunzioni, possibili sono nei limiti del turn over. Una limitazione che da tempo si chiede debba essere rimossa con un opportuno intervento legislativo. Oggi, su un totale di 30.581 posti liberi se ne potranno coprire solo 10.336. Il resto andrà a supplenza. In questa situazione, venendo meno anche i posti autorizzati in via straordinaria per il supporto ai progetti PNRR (che però vanno avanti!), ora le scuole si trovano un sovraccarico di lavoro con segreterie sotto organico.
Non ci rimane che fare un grosso “in bocca al lupo” agli studenti, i veri protagonisti che hanno bisogno di formarsi per affrontare, nel migliore dei modi, quanto la vita chiederà ad ognuno.