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Cultura ed Eventi

LABORATORIO CREATIVO QUALE ATTIVITA’ RIABILITATIVA

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Il laboratorio di “riciclo creativo” realizzato nell’ambito delle attività riabilitative del Centro Diurno di Gravina della Cooperativa Questa Città vede la collaborazione con l’artista Anna Cirasola come maestro d’arte.

La sua personale spinta creativa, favorisce la valenza terapeutico riabilitativa del laboratorio,  per le persone che vi partecipano.

Questa attività come altre proposte nell'ambito di una progettualità sempre più partecipata, con il Centro di Salute Mentale di Gravina, diventano un punto di riferimento non solo per le persone prese in carico ma anche per le loro famiglie e per altre realtà, operatori, enti, associazioni; andando oltre la semplice erogazione di servizi, promuovendo una forma di benessere collettivo grazie alla costruzione di rete sociali che condividono, collaborano e si sostengono a vicenda.

Gli obiettivi che questo laboratorio si è
proposto
è stato il promuovere e
 sostenere l’integrazione
sociale dei partecipanti,
attraverso l’acquisizione
di
 un
ruolo sociale; apprendere o riapprendere abilità cognitive e manuali indispensabili per questo tipo
di lavoro e per l’autonomia sociale; supportare i partecipanti nell’attività ad acquisire costanza nell’impegno, condizione necessaria
 per il
mantenimento di
un
futuro
lavoro.

Stimolare nuove competenze che possano essere finalizzate ad un’assunzione
 lavorativa, ma anche
fruibili
nel contesto
domestico, fornire uno spazio formativo/osservativo per valutare le risorse lavorative delle persone inserite.

Abbiamo chiesto all’artista Cirasola di esprimere alcure riflessioni. Ci ha detto: "La mia scultura in cartone celebra la figura di San Michele arcangelo, il venerato patrono di Gravina in Puglia. Attraverso l'uso del cartone, ho creato una rappresentazione dinamica e spirituale di San Michele, catturando la sua forza e la sua grazia angelica. L'opera è un tributo alla ricca tradizione religiosa della regione, mentre riflette anche il mio rispetto per la storia e la devozione della comunità locale. Con questa scultura, cerco di evocare un senso di protezione, forza e speranza, ispirato dalla potenza e dalla bellezza dell'arcangelo San Michele ed ha cercato di trasferire queste sensazioni a ragazzi con disabilità".

L’opera, realizzata utilizzando il cartone materiale povero e di scarto, si è classificata prima per la “sezione scultura” nella Prima Edizione del Premio d’Arte “Conte Giovanni di Montfort 2024”.

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