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REPLICA DELL’ASSESSORE CON DELEGA ALL’AMBIENTE VINCENZO VARRESE AL COMITATO DI CONSULTAZIONE POPOLARE

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Decidendo di dialogare con l’Amministrazione Comunale attraverso i comunicati alla stampa locale, il Comitato di Consultazione Popolare ancora una volta ha scelto di stravolgere le regole della correttezza istituzionale.

Non stupisce più il desiderio di sensazionalismo di qualcuno su un argomento che interessa la collettività.

Cosa legittima, tengo a precisarlo, ma inopportuna specialmente quando tra le persone ci sono rapporti umani che esulano le questioni politiche e amministrative.

Nel merito, chiarisco a chi ha esteso la nota, che il Ministero dell’Ambiente ha scritto al Comune di Gravina in risposta all’invio che gli uffici comunali hanno fatto della Deliberazione di Consiglio Intercomunale del 2 marzo u.s. e che il trafiletto riguardante “la possibilità di poter prendere nuovamente parte al processo decisionale presentando ulteriori osservazioni prima della approvazione della CNAI a seguito del procedimento della VAS” è una parte della nota e non l’oggetto principale della stessa.

In caso contrario, sarebbe stata nostra premura notiziare tutti gli attori protagonisti di questa vicenda.

Nessuna dimenticanza, dunque, da parte del Sindaco Fedele Lagreca che prontamente con correttezza e trasparenza, ha informato la “massima assise cittadina” e la comunità tutta sui contenuti più importanti della missiva che, tra l’altro, abbiamo condiviso con i comuni che lo scorso 2 marzo hanno consentito, con la loro presenza, la celebrazione del Consiglio Intercomunale.

Si rimanda al mittente, quindi, l’accusa di “scarsa propensione alla collaborazione” da parte di questa Amministrazione che, in più circostanze e dati alla mano, non ha mai disdegnato il coinvolgimento e il  contributo del Comitato stesso.

Lungi da noi, pertanto, escludere nessuno né impedire la partecipazione della cittadinanza a questi importantissimi processi.

Ogni azione che intraprenderemo, sarà il frutto di un lavoro condiviso e collegiale che  coinvolgerà tutti, anche il Comitato e tutti i comuni del “Tavolo permanente no scorie” insediatosi a Matera che vede, tra le tante istituzioni coinvolte, la partecipazione dei comuni che hanno preso parte al Consiglio Intercomunale del 2 marzo scorso.

Stia tranquillo il Comitato che nell’Amministrazione Comunale continuerà troverà, come già accaduto, un interlocutore sempre pronto, propenso al coinvolgimento e disposto alla partecipazione, affinché ciascuno possa essere messo nelle condizioni di dare il proprio contributo (senza retro pensieri), condividendo tutte le azioni utili a scongiurare la realizzazione del Deposito Unico Nazionale di Scorie Radioattive sul nostro territorio.

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