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IL COMITATO DI CONSULTAZIONE POPOLARE RIBADISCE LA SUA CONTRARIETA’ AL DEPOSITO NAZIONALE DI SCORIE RADIOATTIVE

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Il Comitato di Consultazione Popolare di Gravina a seguito della pubblicazione della CNAI (Carta nazionale delle aree idonee) da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), avvenuta il 14 dicembre, ribadisce la posizione sin qui espressa di assoluta contrarietà all’ipotesi di un deposito nazionale di scorie radioattive sul territorio di Gravina in Puglia.

Dopo la pubblicazione della CNAI, che ha ridotto da 67 a 51 i siti idonei, resta il dubbio che tutto il lavoro svolto dal Comitato di Gravina, in sinergia e collaborazione con le Istituzioni e con tutte le realtà associazionistiche e di categorie del territorio, non sia stato preso in considerazione da Sogin S.p.a. Sin dalla costituzione dello Comitato cittadino, nel lontano gennaio 2019, abbiamo sempre affermato che la nostra opposizione al deposito di scorie non è pregiudizievole ma si fonda su considerazioni empiriche, studi scientifici e osservazioni tecniche da noi scritte nero su bianco e inviate alla Sogin cosi come recepite dal Consiglio Comunale della Città di Gravina in Puglia il 01/02/2021 nel quale esprimeva la propria contrarietà. Le nostre osservazioni furono discusse in un incontro pubblico nel Seminario Nazionale del settembre 2021 ed esposte alla Sogin da un tecnico incaricato dell’allora amministrazione.

Per la verità sin da maggio scorso avevamo preannunciato la riduzione dei siti da 67 a 59 attraverso una lettera inviata all’attuale Sindaco Lagreca chiedendogli di concertare con noi una mobilitazione popolare sempre nell’ottica di tenere alta la tensione su questo tema e convocare un Consiglio Comunale monotematico, unitamente alla richiesta di incontro congiunto con l’Assessore Regionale Maraschio. Da allora non abbiamo ancora avuto risposte alla nostra lettera di incontro e comunque prendiamo atto della condivisione di un consiglio monotematico proposto dal Sindaco e dal Consiglio Comunale di ieri, invitando le Istituzioni a concordare e condividere i prossimi passi di coinvolgimento e di informazione da dare alla cittadinanza. Richieste che riformuliamo sulla scorta delle preoccupanti scelte previste dalla Sogin.

Tutti insieme per scongiurare questo evento negativo per il nostro territorio lavorando congiuntamente con le rappresentanze sociali e ambientali del territorio facenti parte del Comitato di Consultazione Popolare, evitando di gestire una battaglia in maniera solitaria.

In ultimo ci preme sottolineare che le scelte e indirizzi di questo Governo ci sembrano sbagliate e prive di logica, aventi come unico obiettivo l’allocazione del deposito nazionale e di conseguenza quella di percorrere definitivamente la strada del nucleare in Italia. È il solito gioco delle tre carte perché il decreto-legge del 9 dicembre 2023, n. 181 da un lato contraddice l’intero processo di individuazione intrapreso da Sogin e dall’altro apre nei fatti la possibilità a tutti i Comuni italiani di autocandidarsi per ospitare il deposito nazionale. Anche questa scelta del Governo ci lascia perplessi e rischia di fomentare nuove e inevitabili tensioni sociali che da qui ai prossimi 30 giorni potranno sollevarsi.

 

Gravina in Puglia, lì 15/12/2023

 

IL COORDINAMENTO DEL COMITATO DI CONSULTAZIONE POPOLARE

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