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Cultura ed Eventi

L’IMPORTANZA DI RECUPERARE IL PASSATO

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Una serata culturalmente interessante la presentazione del libro “MESTIERI E SOCIETA’ nel Novecento a Gravina in Puglia” condotta dalla giornalista Maria Liuzzi.

Dopo i saluti di introduzione del padrone di casa prof. Filippo Tarantino, l’incontro si è tenuto presso la bellissima sala pinacoteca della Fondazione E. Pomarici Santomasi, si è potuto assistere a bellissimi interventi.

Spesso l’idea comporta la nascita di un progetto, l’idea di Gismundo e Marrulli di scrivere un libro, a quattro mani per evidenziare alcuni dei mestieri antichi, ha rinvigorito l’impegno affinchè si istituisca sul territorio murgiano l’Università dei Mestieri; tanto è stato ribadito con forza dall’avv. Moramarco, presidente di AlGraMà, un’associazione nata per superare i campanilismi e unire le culture.

E’ noto che a Gravina c’erano tante botteghe di Maestri Artigiani, le viuzze del centro storico pullulavano di vita grazie all’operosità del popolo gravinese; a ciò si deve aggiungere cosa ha rappresentato la scuola agraria che conteneva anche un caseificio, per volere del barone Ettore Pomarici Santomasi e non è tutto perché negli anni sessanta c’era a Gravina la scuola di Arte e Mestieri nei pressi della chiesa di Sant’Agostino, come dire realtà che dimostrano la ricchezza, non tanto economica quanto culturale.

Invero, un assaggio di cultura è stato l’intervento del prof. Laiso, la sua è stata una “lectio magistralis” per spiegare la figura del “magister”, il sapiente che insegna trasferisce agli altri le proprie conoscenze i propri saperi, richiamando grandi maestri come Brunelleschi e Leonardo.

E che dire di Francesco Gurrado, nelle vesti di tipografo e maestro di scuola elementare, in molti ieri lo hanno conosciuto anche come dedito al dialetto allorquando ha intrattenuto i presenti due poesie in vernacolo gravinese inserite nel libro.

Anche coloro che già lo scorso anno idearono e realizzarono “Nativitas” sono stati tra le persone che hanno voluto dare un contributo: Domingo Mastromatteo presidente dell’omonima associazione e Marienza Schinco assessora;, quest’ultima, oltre a raccontare l’emozione di quando ha letto e saputo che il libro, nel parlare dell’arrotino, cita il proprio nonno Giacomo, ha anche esplicitato la decisione dell’Amministrazione Comunale relativa all’includere la presentazione del volume nel programma natalizio atteso che la rappresentazione vivente del Presepe è composta da tanti quadri che riflettono gli antichi mestieri.

 

Come sempre ringraziamo Carlo Centonze per il contributo fotografico.

Si può affermare che è necessario recuperare il passato per vivere il presente e il futuro.

 

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