Cultura ed Eventi

GRAVINA PROTAGONISTA PER LE GIORNATE FAI PRIMAVERA

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Sfiniti ma contenti coloro che hanno permesso a migliaia di persone pervenute anche da città viciniore per ammirare gli ipogei di Santa Sofia e la chiesa VI in occasione delle giornate FAI primavera.

E’ stata data la possibilità di ammirare altre due perle del ricco patrimonio esistente a Gravina, in ogni occasione in cui si celebrano le giornate del FAI la referente locale prof.ssa Pina D’Agostino, il prof. Vicino con la collaborazione di alunni e docenti dell’ITC “Bachelet” si impegnano perché si possano conoscere vari siti.

Gravina è ricca di ipogei ma in pochi sapevano di quello esistente nell’ex Monastero di Santa Sofia, ed ancora si sta lavorando per portare alla luce altri locali interrati ancora più in profondità.

All’interno dell’ipogeo sono stati posizionati attrezzi da lavoro ed altro per cui è possibile riportarsi indietro con i tempi, ricordare i mestieri antichi e gli attrezzi che si usavano per la vita quotidiana.

Ovviamente nulla hanno a che fare con gli ipogei che risalirebbero intorno agli anni 1100 d.C. e che furono rinvenuti tra il 2006 e 2009.

Nelle due giorni è stata data anche la possibilità di avere notizie di una delle tante chiese rupestri, la così detta “chiesa VI”, situata nei pressi del famoso ponte acquedotto.

La chiesa si presenta a pianta rettangolare senza partizioni. E' articolata da due absidi, quella sinistra, più profonda, reca all'interno del proprio emiciclo tracce del perimetro di un altare a blocco ormai demolito.

La documentazione fotografica rende meglio quanto è stato scritto.

 

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