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"Obiezione di coscienza: ieri, oggi, domani - Un dovere cristiano, una conversione per tutti"

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Si è svolta oggi pomeriggio presso la Fondazione “Benedetto XIII”, in via Salvatore Vicino, la prima parte del convegno avente come tema l’Obiezione di coscienza; molte le associazioni presenti provenienti da ogni parte d’Italia.

Promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e da diversi uffici e associazioni, nell’ambito della 55ma Marcia Nazionale della Pace, l’evento ha rilanciato l’impegno per la pace, ancora più improcrastinabile in un momento di confitto e di forti tensioni a livello internazionale.

L’assemblea accolta da Mons. Ricchiuti, Presidente di Pax Christi, ha ascoltato l’intervento di Marco Labbate sul tema “La lunga marcia per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza”, a cui hanno fatto seguito altri contributi: in primis di Mons. Bettazzi, presidente del Centro Studi Economico Sociali di Pax Christi Italia ed è impegnato nell'attività di conferenziere in diverse regioni d'Italia; il suo nome fu citato da molte testate e notiziari televisivi per aver pronosticato la rinuncia di papa Benedetto XVI circa un anno prima della sua ufficializzazione.

Hanno fatto seguito numerosi interventi, tra questi l’avv. Rosa Fiore presidente ANPI, senza se e senza ma ha deplorato l’operato della Comunità Europea ed anche dell’Italia per aver deciso di essere a fianco dell’Ucraina senza incidere tanto affinchè si potesse trovare un accordo che mettesse fine all’invasione da parte della Russia nel mentre hanno deciso di inviare anche armi rendendo più difficile la conclusione del conflitto.

L’intervento, a chiusura della serata di Mons. Ricchiuti, per chiarire che l’Obiettore di coscienza non è solo rinuncia al servizio militare, ma guardare ad una serie di comportamenti che attengono l’ambiente, l’educazione civica, a tutta una serie di aspetti che esigerebbero una pluralità di obiezioni di coscienza.

Non esiste una guerra giusta - ha continuato - anche se alcuni teologi ritengono che il catechismo della chiesa cattolica ne parla, ad essi dico che il Vangelo viene prima del catechismo, quindi insieme dobbiamo percorrere la strada che indica il Vangelo.

Domani sarà approvato un documento che esprime la contrarietà verso progetti di “mini-naja” e che è necessaria l’istituzione del Ministero per la Pace, il documento ribadisce anche la contrarietà all’aumento delle spese militari.

Necessaria è la presenza di ognuno per dare forza alle idee che sostengono la Pace, non possiamo delegare nessuno; la marcia per la Pace che partirà domani alle ore 15 dalla Casa circondariale di Altamura ci deve vedere protagonisti.

      

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