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amato...da morire!
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19 Nov 2022
- Pubblicato Sabato, 19 Novembre 2022 14:17
- Scritto da LA REDAZIONE
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Dal Vangelo secondo Luca (Lc 23,35-43)
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto».
Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Commento:
Siamo al termine dell'anno Liturgico (Anno della Chirsa, guidati dall'Evangelista S. Luca, Ciclo C). Da quella Croce, che campeggia nel Vangelo di oggi, Gesù viene riconosciuto da uno dei due malfattori come re, e, dopo una vita di cattive azioni e "furti", riesce a rubare anche un posto nel Suo Regno! Il Signore non è un re sullo stile politico-mondano, ma è un "re-crocifisso", che pende proprio da quello strumento, maledetto dagli uomini e da Dio! Tutti sono scandalizzati: "Se sei il Cristo, salva te stesso!". Sono scandalizzati: i Rappresentanti religiosi (come può un Dio permettere che il Suo Messia muoia!); lo deridono i soldati, persone che ragionano a fil di spada e con la forza; lo prende in giro, beffeggiandolo, proprio quella gente fra i quali Lui era passato beneficandoli, guarendo, liberandosi da innumerevoli mali! Gesù muore da Re, con amore, amando. Tra tanta incredibile ed inaspettata indifferenza e cattiveria emerge una "nota" non stonata: "Noi siam condannati giustamente - dice il buon ladrone all'altro, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male!....Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!". Dio, come un Papà-Mamma, si piega sulle cadute e sul dolore di quel figlio ritrovato e con il Suo Cuore, col le Sue Braccia spalancate lo abbracciano! E Gesù lo trascina con Sè nel nuovo Regno, ormai spalancato, quasi caricato sulle Sue spalle, come aveva annunciato durante la Sua vita pubblica, come farebbe il Buon Pastore. Il Re, emana come una...sentenza d'Amore: "Oggi tu sei con me in Paradiso!!!". Ecco il primo abitante del Nuovo Regno! Quelle Braccia, aperte come un arcobaleno, sono e saranno spalancate per sempre, perché Lui è nostra "Via, Verità, Vita! Quasi a dire a noi tutti: "Io ti amo da...morire, perchè voglio vederti felice per sempre!". Don Sante