Politica
Ho deciso, lascio il Partito Democratico
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07 Nov 2022
- Ultima modifica il Lunedì, 07 Novembre 2022 06:33
- Pubblicato Lunedì, 07 Novembre 2022 06:21
- Scritto da LA REDAZIONE
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Il PD locale perde un altro “vpezzo”, un giovane lascia il Partito a causa di dissonanza con le scelte operate dai dirigenti locali.
Ci scrive Enio Cristallo:
“Dopo 13 anni, non rinnoverò la mia Tessera.
Questa è una delle decisioni più difficili che abbia mai preso in tutta la mia vita. È risaputo il legame viscerale che mi ha legato al progetto politico del Partito Democratico, tanto da metterci la faccia alle scorse elezioni comunali.
Purtroppo non c'è più quel senso di appartenenza e comunità che mi hanno portato, in tutti questi anni, a militare ed a battermi per tematiche a me molto care.
Purtroppo non sono io ad essere cambiato, io sono rimasto lo stesso. Il Partito Democratico è cambiato, è involuto. Si è arroccato dietro personalismi sterili, lasciando solamente gli iscritti il compito di battersi per i temi da sempre vicini al mondo della Sinistra.
Eutanasia e Legalizzazione della Cannabis per molti Dirigenti rimangono tabù.
La Stepchild adoption rimane una ferita lacerante.
Si è parlato, l'ultima settimana delle scorse politiche, come uno spot elettorale berlusconiano, dell'aumento dei salari dei Docenti.
Mai un sussulto d'orgoglio quando si parla di Patrimoniale, di una maggiore tassazione degli Extra Profitti delle Società Energetiche, di Istruzione Gratuita sino all'Università per le famiglie con basso reddito.
Un Partito incapace di lottare per tutti quei Giovani in giro per l'Italia, lontani da casa, senza il sacrosanto diritto di poter esprimere il proprio voto.
Un Partito che ha scordato l'importanza del Matrimonio Egualitario....
Un Partito che tornato maggioranza ha messo nel cassetto la legge contro l' Omotransfobia.
Un Partito a cui probabilmente va spiegato cos'è il Salario Minimo ma che al tempo stesso vanta di difendere la classe operaia.
Un Partito che vive nell' eterno conflitto interiore di rischiare di apparire o troppo di sinistra o troppo di centro, per poi apparire semplicemente come un Emiliano qualsiasi.
Un Partito in cui non mi riconosco.
La mia è una decisione che verte su motivi prettamente Nazionali. Gli scontri con l'ex Sindaco Alesio Valente ed altri dirigenti di Partito, sono stati per me motivo di crescita umana e politica.
Non ho condiviso alcune scelte amministrative e politiche e per questo motivo mi sono candidato, senza voler delegare la mia rappresentanza ad altri, sono sceso in campo e gli elettori hanno scelto un'altra coalizione e all'interno della lista del PD hanno preferito l'ex Sindaco.
Come ho sempre detto, non serve avere un ruolo, una tessera di partito per fare Politica, quindi continuerò questo mio percorso...
Con una lacrima sul viso, ringrazio tutti i compagni di viaggio di questi anni, porterò con me tutti i nostri ricordi”.
e chiuda la porta di questo partito ormai giunto al capolinea