Cultura ed Eventi
"Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace!"
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06 Nov 2022
- Pubblicato Domenica, 06 Novembre 2022 06:43
- Scritto da Vincenzo Varvara
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Con lo slogan "Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace!" a Roma c’è stata una grande manifestazione nazionale per la pace, per chiedere la messa al bando delle armi nucleari ed esprimere solidarietà al popolo ucraino e a tutte le vittime delle guerre.
Erano moltissimi ieri, in rappresentazione di tantissime associazioni unitamente ai profetizzanti delle varie religioni a gridare che occorre garantire la sicurezza condivisa, le guerre e le armi puntano alla vittoria sul nemico ma non portano alla pace: tendono a diventare permanenti ed a causare solo nuove sofferenze per le popolazioni. Bisogna invece far vincere la pace, ripristinare il diritto violato, garantire la sicurezza condivisa. Non esiste guerra giusta, solo la pace è giusta. La guerra la fanno gli eserciti, la pace la fanno i popoli.
Tutte le guerre vanno fermate basta sofferenze, L’Italia, l’Unione Europea e gli stati membri, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità dei negoziati per fermare l’escalation e raggiungere l’immediato cessate il fuoco. È urgente lavorare ad una soluzione politica dei conflitti, mettendo in campo tutte le risorse e i mezzi della diplomazia al fine di far prevalere il rispetto del diritto internazionale, portando al tavolo del negoziato i rappresentanti dei governi, assieme a tutti gli attori necessari per trovare una pace giusta. Insieme con Papa Francesco diciamo: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.
Ci sono stati vari interventi: da don Ciotti a Riccardi a Padre Alex Zanotelli a Landini che ha concluso il comizio durato più di due ore, tutti a chiedere che cessino le guerre in modo da non foraggiare più le industrie delle armi.
Anche le comunità di Gravina, Altamura e Poggiorsini erano presenti, organizzato un pullman a due piani. Aderenti a CGIL, SPI, ANPI, LIBERA ed altre associazioni. Chi c’era ha potuto testimoniare la grande partecipazione, a fine comizio si è notato che arrivavano altri gruppi e piazza San Giovanni era strapiena quindi più di trecentomila persone.
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