Cultura ed Eventi

LA LIPU E LA RONDINE

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Chi da bambino non ha subito il fascino delle rondini, ha cercato di prenderne una per tenerla con sé legando il filo di cotone alla piccola zampetta; si può dire che eravamo ossessionati dal fascino oltre ad indicare lo scorrere del tempo perché esse da noi appaiono con l’inizio della primavera, arrivando dall’Africa. In fin dei conti la rondine rappresenta un nuovo inizio. 

Esse amano annidarsi in edifici con facciate aperte come fienili, stalle e stalle. Per una coppia di rondini ci vogliono fino a 1200 viaggi per costruire un nido, ma solo la femmina assembla il nido. Le rondini amano annidarsi vicino a grandi animali domestici come mucche o cavalli. Il maschio torna per primo dalla migrazione, cantando sul suo territorio nella speranza di attirare una compagna. Le femmine generalmente appaiono una settimana dopo due settimane. Le rondini maschio e femmina sono praticamente identiche nell'aspetto.

Le rondini appartengono alla famiglia delle Hirundininae che comprende anche il balestruccio, in tutto il mondo esistono 84 specie riconosciute, ma le rondini non sono neppure lontanamente imparentate con i rondoni. La rondine comune è la rondine più diffusa al mondo.

Purtroppo però sono sempre meno là dove dovrebbero essere: nei nostri cieli. Oggi, secondo i dati di Birdlife, negli ultimi 10 anni in Europa la popolazione delle rondini è calata del 40% rispetto al passato. Dal 1970 ad oggi sono scomparse in Europa oltre 6 milioni di coppie. Purtroppo però sono sempre meno là dove dovrebbero essere: nei nostri cieli. Oggi, secondo i dati di Birdlife, negli ultimi 10 anni in Europa la popolazione delle rondini è calata del 40% rispetto al passato.

I principali nemici della rondine oggi sono i cambiamenti climatici e la desertificazione, la distruzione dei nidi e l'uso indiscriminato dei pesticidi. Se ci pensi, è proprio l'uomo ad aver voltato le spalle alla sua fedele "vicina di casa". Cosa possiamo fare per rimediare a questo errore? Possiamo proteggere e conservare gli angoli di biodiversità che ancora esistono nelle nostre campagne. Possiamo ripensare il nostro modo di lavorare la terra, tornando ad un'agricoltura più tradizionale, meno aggressiva e più rispettosa dell'ambiente. Preferendo i pascoli aperti all'allevamento intensivo, evitando l'uso indiscriminato di pesticidi in favore di metodi alternativi, conservando i piccoli stagni e le siepi, installando nidi artificiali. Possiamo cercare di ritrovare quel contatto profondo con la natura, quel legame che abbiamo perso.

 

La Lipu si batte da anni per fermare la scomparsa della rondine dai nostri cieli e sensibilizzare le Regioni a un'agricoltura più sostenibile che tuteli la biodiversità e i Comuni per la protezione dei nidi di rondone e balestruccio.

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