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PARLA GIACINTO LAGRECA, CANDIDATO SINDACO COALIZIONE “UN SENSO A QUESTA STORIA”

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Continuiamo ad intervistare i candidati sindaci per cercare di capire quale città vorrebbero; ascoltiamo Giacinto Lagreca per la coalizione “Un senso a questa storia”.

D. Perché è fallito il tentativo di formare una coalizione che contemplasse forze di sinistra?

R. Non parlerei di fallimento atteso che si possano aver gettato le basi per un progetto comune, avendo una omogeneità ideologica, di storia politica delle persone sono per cui convinto che ci siano margini per continuare magari in futuro questo processo di integrazione e di riunione delle anime di centro sinistra.

D. Il fenomeno del civismo esiste anche nella tua coalizione, quali gli aspetti positivi e quelli negativi considerato quanto patito dalle passate amministrazioni?

R. E’ importante coinvolgere ogni parte della città per dare idee, risorse per creare un progetto diverso, funzionale però questo è il limite delle liste civiche. Noi sugli errori del passato abbiamo creato una coalizione di civiche  e di partiti in modo da evitare che chiunque voglia approcciarsi ad un’idea di politica, di condivisione debba partire dal rispetto delle regole.

D. La tua esperienza politica dovrebbe suggerirti le priorità delle cose da fare a Gravina.

R. In questo senso parlerei più da cittadino che da politico in quanto la mia visione è quella di ognuno che vive un disagio per la mancanza di quei servizi che sono proprio di una società civile e che ad oggi stentano ad esserci, parliamo dell’igiene urbana che non è all’altezza  dei costi che sosteniamo, parliamo delle infrastrutture dei trasporti, insomma della cura della nostra città con questo centro storico  che è sempre al centro dell’attenzione; ho voluto racchiudere tutto ciò in un’unica azione: la macchina comunale con assunzioni, personale qualificato  in modo da rendere più organica le azioni da svolgere.

D. Negli anni si è riusciti a dare una diversa immagine per quanto riguarda il turismo ma mancano i servizi come un’area di parcheggio, i servizi igienici, la gestione dei siti. Che impostazione diversa dare rispetto al passato?

R. Oggi ci siamo riscoperti una città turistica, vocazione sviluppata nell’ultimo decennio e forse ci siamo trovati impreparati, probabilmente, per portare avanti un’azione promozionale ed abbiamo pensato di utilizzare quelle poche infrastrutture esistenti per sostenere un’ondata turistica importante ma ora dobbiamo essere pronti ad offrire un’immagine diversa della città migliorando nel riuscire a mettere a disposizione non solo la grotta di San Michele ma anche le tante altre chiese rupestri, abbiamo tanto di quelle ricchezze per le quali non c’è un progetto chiaro e ben delineato laddove ci sono anche possibili finanziamenti senza attingere dal bilancio comunale, peraltro povero di risorse, riuscendo anche a sfruttare le peculiarità e le caratteristiche dei piccoli imprenditori della città.

D. Se parliamo di turismo non possiamo non fare cenno del nostro bosco, ogni anno minacciato dagli incendi ma sul quale potrebbe cadere la mannaia del deposito delle scorie nucleari in località “Zingariello” e/o nelle zone limitrofe. Cosa faresti se fossimo individuati in tal senso?

R. Oltre a quanto fatto dalla passata amministrazione, dalle associazioni e dai movimenti mi sentirei di invitare pubblicamente, compreso gli altri candidati sindaci, a volersi esprimere in tal senso con un NO perentorio e portare avanti quella linea che la nostra comunità ha adottato, combattendo in modo unito e convinti perché questa questione non concerne una parte del programma ma è una situazione di immediata gestione alla quale tutti quanti dobbiamo avere a cuore. E’ una storia che deve vederci impegnati anche a fianco dei Comuni limitrofi, essendo una minaccia che riguarda un territorio più vasto. Ci sono pareri  di soggetti più competenti per cui è obbligatorio opporsi a questo progetto.

D. Professionalmente operi nel settore sanitario, conosci i servizi che ci vengono offerti in modo non qualitativi se non latitanti. Il Comune ha responsabilità in materia sanitaria, come si potrebbe indurre l’ASL BA a migliorare?

R. Anche in questo caso è un fatto di programmazione, compete alla politica al governo regionale in quanto in un riordino di servizi deve individuare all’interno del nostro nosocomio quelle specializzazioni che mancano nel nostro territorio e farlo diventare un polo di eccellenza senza che vada in antitesi con altre strutture ed altre offerte sanitarie della zona.

D. Cosa faresti nell’immediato se fossi eletto?

R. Dobbiamo fare i conti con le casse comunali che mi risulta essere abbastanza vacanti ma la conoscenza dell’obbligo contrattuali, per esempio della raccolta dei rifiuti, mi farebbe pensare ad una pulizia straordinaria e poi dare dignità al parco bimbi della pineta ripristinando quelle zone pic-nic di accoglienza creando quei minimi requisiti perché le persone possano recarsi in quei luoghi per una scampagnata in città.

      

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