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Cultura ed Eventi

LA SHOAH E I GIOVANI

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Il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa sovietica entrò nel campo di concentramento di Auschwitz e svelò l’orrore: sei milioni di morti ebraici, ma anche 4 milioni di altre vittime nei “campi di lavoro” nazisti.
Ogni anno in tutto il mondo vengono ricordati ricordati quei massacri avendo istituito l’ONU nel 2005 la “GIORNATA DELLA MEMORIA”.
Ma perché è importante celebrarla? Il giorno della memoria non è un omaggio alle vittime, ma semplicemente un riconoscimento pubblico e collettivo di un fatto particolarmente grave. La memoria storica della shoah non riguarda soltanto il popolo ebraico, ma l’intera umanità, perché da questi avvenimenti si possono e si devono trarre insegnamenti. La memoria non deve limitarsi soltanto all’indignazione e alla denuncia morale contro i crimini nazisti di ieri, sentimenti sicuramente giusti e naturali nei confronti di avvenimenti gravi e disumani ma perché essa abbia un senso, è soprattutto importante, prima di denunciare, capire ciò che accadde in Germania da un punto di vista storico.
Di tutto ciò è importante interessare i ragazzi attraverso le scuole, ad essi il Ministero dell’Istruzione ha riservato il concorso “I giovani ricordano la Shoah” ed oggi ci sarà la cerimonia della premiazione.

 

“Il Giorno della Memoria è una celebrazione che vive dell’impegno delle comunità scolastiche e di tutti coloro che avvertono l’importanza del ricordo come argine al ritorno di ondate di odio e discriminazione inaccettabili. Solidarietà, rispetto, accoglienza: sono questi i valori ai quali educhiamo studentesse e studenti nelle nostre scuole. Lo facciamo attraverso la conoscenza, andando insieme a loro in luoghi che, nel secolo scorso, sono stati scenario di eventi terribili, incontrando persone che hanno vissuto quella violenza e oggi testimoniano la loro esperienza perché quanto accaduto non si ripeta”, ha dichiarato il Ministro Bianchi.

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