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DEPOSITO SCORIE NUCLEARI, IERI E’ TOCCATO A PUGLIA E BASILICATA

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Si è svolto ieri il seminario nazionale dedicato alla sessione riguardante la Puglia e la Basilicata. L’incontro, consultabile attraverso un link: https://www.seminariodepositonazionale.it/calendario/sessione-territoriale-basilicata-e-puglia/, si è tenuto in diretta streaming.

Secondo la Sogin, organizzatrice dell'evento, questi seminari rappresentano una tappa importante della consultazione pubblica per poter coinvolgere i cittadini nella scelta per la localizzazione del deposito nazionale di scorie radioattive.

Però il riscontro delle visualizzazioni è stato molto basso e questo non depone a favore della partecipazione.

La moderatrice ha aperto i lavori alle ore 10.00 e subito dopo si sono avvicendati gli assessori regionali all’ambiente Gianni Rosa della Basilicata e quello della Puglia Anna Grazia Maraschio. E’ apparsa chiara sin da subito la contrarietà delle due Regioni che rigettano al mittente Sogin la possibilità di accogliere sui propri territori il deposito nazionale di scorie radioattive.

Molto attesi sono stati gli interventi degli stakeholder che, in diretta streaming dalle ore 11.00, hanno animato il dibattito sino ad allora argomentato solo dai tecnici a sostegno del deposito.

Sono intervenuti i rappresentanti istituzionali come la sindaca di Altamura Rosa Melodia e il sindaco di Laterza Francesco Frigiola e i rappresentanti di altri enti come Aqp e Arpa Puglia.

Per quanto riguarda il nostro territorio sono intervenuti Giovanni Marchetti della Coldiretti e il dott. Antonio Fiore, dipendente regionale e geologo, che ha svolto una relazione per conto del Comune di Gravina in Puglia sul sito BA5 di Zingariello.

Dopo la pausa pranzo è ripreso il dibattito con la dott.ssa Maria Giovanna Dell’Aglio per il Parco dell’Alta Murgia.

Tutti gli interventi relativi al nostro territorio sono stati di netta contrarietà all'ipotesi di un deposito nazionale di scorie.

Inoltre la sessione è apparsa sin da subito molto più animata delle precedenti che avevano visto la discussione su Sicilia e Sardegna, vuoi per gli argomenti anche “spigolosi” posti in essere dagli stakeholder, vuoi per una inaspettata discussione incentrata su temi molto tecnici e specifici che avranno di sicuro sorpreso gli organizzatori del seminario. Non a caso, nella parte finale, ci si è soffermati su alcune questioni metodologiche poste da Pietro Castoro del Coordinamento No Scorie Puglia e Basilicata che riguardano la Sogin e il suo ruolo non al di sopra delle parti e poco garante del procedimento in corso che hanno suscitato una reazione piccata dei relatori del seminario.

Una vera e propria kermesse che, spiace dirlo, aveva poco di partecipativo, una sessione rivolta ai soli addetti ai lavori.

Una partita già giocata e con un risultato già acquisito dalla Sogin, le sensazioni che sono emerse e che pongono interrogativi su queste forme di coinvolgimento (forse poco democratiche) della popolazione su temi scottanti come quello dello smaltimento dei rifiuti radioattivi.

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