Cultura ed Eventi
SECONDO CENTENARIO DALLA FONDAZIONE “SUORE OSPEDALIERE DELLA MISERICORDIA”
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18 Lug 2021
- Pubblicato Domenica, 18 Luglio 2021 05:19
- Scritto da LA REDAZIONE
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Ieri, in occasione del bicentenario anniversario della fondazione dell’ordine delle SUORE OSPEDALIERE DELLA MISERICORDIA, a Gravina si è tenuta una cerimonia, preceduta da una concelebrazione liturgica di ringraziamento, per la “scoperta” di una targa.
Un altro esempio della ricca storia della nostra città, per cui vi sottoponiamo una nota pervenuta dal dott. Michele Laddaga nella quale descrive due figure che hanno dato lustro a questo paese:
“Un’altra lapide ricordo arricchisce i muri del Palazzo ducale. Con essa si vuole ricordare la figura della nobile concittadina Teresa Orsini, fondatrice dell’ordine delle SUORE Ospedaliere della Misericordia, in Roma, del quale ordine decorre il secondo centenario dalla sua fondazione. Sulla medesima facciata, trent’anni fa circa, veniva apposta un’altra epigrafe per commemorare il nostro amatissimo Benedetto XIII.
Ambedue sono cittadini di Gravina e ambedue nati in quel medesimo palazzo.
Non ho preso parte alla cerimonia e quindi non oso descrivervi l’accaduto.
Mi preme, in questa circostanza, rimettere ogni mattonella al proprio posto, per aver vissuto, in prima persona, momenti particolari ed esaltanti di tutta la vicenda.
Il testo in memoria del pontefice è stato elaborato dal sottoscritto allorquando don Saverio Paternoster, grande sostenitore della figura di Papa Benedetto nonché della sua causa di beatificazione, volle omaggiare quella che, ad oggi, può essere considerata la persona più alta, nobile e santa che abbia calpestato le vie della nostra città.
Teresa Orsini, ai più sconosciuta, fu scoperta per caso da don Angelo Casino. Egli in realtà, ne aveva parlato nella sua pubblicazione, del 1989, sulla famiglia Orsini e riportò quanto scritto dalla stampa del tempo, nel 1827, in occasione dell’approvazione delle regole del neo ordine monastico, da parte di Papa Leone XIII: “il collocamento delle suore e il buon incominciamento della loro assistenza fu opera di Donna Teresa Orsini dei duchi di Gravina sposa a don Luigi principe Doria Pamphili. A Lei il merito di aver dato vita ad un movimento di donne volontarie che formò il nucleo della congregazione delle suore ospedaliere della Misericordia.
Don Angelo,com’era solito, volle approfondire attraverso le ricerche, la figura della nostra concittadina, per avere la certezza di quanto appurato.
Ciò avvenne nell’estate del 1998, quando rientrato dalle sue ferie romane, mi parlò con entusiasmo dei suoi ultimi approfondimenti e volle che l’accompagnassi a Roma.
Ci recammo presso la casa madre delle suore, sita in via Latina,nei pressi di san Giovanni in Laterano, chiedendo della madre generale, assente al momento; fummo ricevuti da un’altra suora che ci chiese chi fossimo e donde venissimo; quando don Angelo pronunciò Gravina, gli occhi della suora si spalancarono ed esclamò: che bello!
il paese della nostra fondatrice vicino Napoli! Don Angelo, di rimando, dovette spiegare che Gravina era in provincia di Bari e non di Napoli. Facile l’errore perché è risaputo che i nobili: conti, duchi ecc. risiedessero, quasi sempre, nella capitale del regno come,d’altronde, è accaduto per la famiglia Orsini e poi Napoli dà più lustro rispetto a Gravina. Risolto l’equivoco ci congedammo per poi tornare e invitarle, nella circostanza, direttamente alla madre generale suor Aurelia Damiani,a visitare la nostra città.
Era il 20 febbraio del 1999 quando un pulmann, con una trentina di suore della divina Misericordia a bordo, arrivava, per la prima volta,nella nostra città.
Le facemmo da guida, facendo visitare loro i luoghi più emblematici tra cui il Palazzo ducale compreso la stanza dove pare siano nati sia Papa Benedetto che Teresa Orsini, per anni sede della sezione della Democrazia Cristiana, ma di proprietà del compianto Domenico Cavallera.
Seguì l’incontro in Episcopio con il vescovo emerito S.E. Mons. Mario Paciello, mentre, presso il Comune vi fu l’incontro con l’allora sindaco Remo Barbi.
In quel momento, su proposta di don Angelo accolta dal sindaco Barbi, fu dedicata la strada circonvallazione che si trova ai piedi del Castello a Teresa Orsini.
Il secondo momento della venuta delle suore a Gravina avvenne il 23 marzo 2001, quando dietro l’asfissiante insistenza di don Angelo, le suore prendevano possesso dell’appartamento.
Nell’anno successivo riuscimmo a visitare la Basilica di sant’Agnese, in Piazza Navona, chiesa fatta costruire dalla stessa Teresa Orsini, presso la quale era stata tumulata.
Nel 2008 fu pubblicato,sempre ad opera di don Angelo, la vita di Teresa Orsini dal titolo: La stella del terzo millennio, Teresa Orsini dei duchi di Gravina.
Questa la storia. Inutile stare a descrivere il seguito che è cronaca dei nostri giorni.
È dovere morale riconoscere i meriti altrui come è immorale appropriarsene. Ci sono persone che hanno lavorato e lavorano, nel silenzio e nell’ombra, che grazie alla loro abnegazione e costanza hanno fatto rifulgere personaggi e avvenimenti ; non si ha bisogno di essere immortalati, a ciò ci pensano i loro scritti, le loro opere, la loro testimonianza.
Dovremmo semplicemente considerarli per ciò che sono o sono stati; la commiserazione e la pietà sono per i morti, la dignità è perenne”.
La redazione ringrazia Michele Laddaga che ci ha permesso di conoscere pagine importanti della nostra storia e ringrazia anche Piero Amendolara per averci permesso di utilizzare alcuni suoi scatti fotografici che documentano la cerimonia.