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Cultura ed Eventi

IN LUI VIVIAMO, CI MUOVIAMO, ESISTIAMO: da Babele a Pentecoste

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Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 21,26-27)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Commento:

Dopo l'Ascensione, oggi celebriamo la Solennità della Pentecoste. Nel Cenacolo gli Apostoli, paurosi, mano nella mano di Maria, attendono...: «...voi sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni”» (At.1). E «...Tutti erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui» (vv.12-14). Nella Bibbia, lo Spirito Santo è raffigurato con diverse immagini. Il soffio del vento: respinge le nubi, porta lontano i semi per farli germogliare su un altro terreno. In noi, il soffio, il respiro apporta l’ossigeno. Lo Spirito Santo è il movimento, circolazione, vita, scuote e spinge le vele della nostra vita nel Cuore della Trinità. Egli porta refrigerio, accarezza dolcemente o scuote fortemente, togliendoci dallo stantìo e dal fango. Il fuoco:  brucia, purifica, trasforma. Lo Spirito Santo illumina, dona la luce che permette di vedere le cose belle e i volti delle persone; dona la luce per orientarsi; libera dalle scorie, fa pulizia là dove ci sono sterpaglie, brucia le foglie secche, fonde gli elementi facendoli diventare cosa unica. Lo Spirito scioglie il ghiaccio, porta calore nel cuore; infonde ardore che riscalda e alimenta la fiamma dell'Amore. La colomba, che vola, fioriera di pace e speranza. Così è lo Spirito Santo che scende dal cielo e si posa su ognuno di noi. Deve trovare lo spazio nel nostro cuore affinché costruisca il proprio nido e da lì mai più fugga. L’acqua. É una realtà che penetra, feconda, purifica. In molti passi del Vangelo, Gesù parla di un'acqua viva che zampilla e disseta in eterno: è lo Spirito Santo che rende vivo e chiarifica tutto quanto è torbido. L’olio, che pènetra profondamente e conferisce al corpo bellezza, salute, forza e dona sapore. Lo Spirito Santo è l’”in-vocatus”, Colui che invochiamo dentro di noi, perché sia per noi “ad-vocatus”, nostro Difensore, e diventi il “Consolatore-Paràclito”, Colui che sta con la nostra solitudine, rendendola “comunione” di cuori. Accogliamo l'invito di Paolo: “se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito”. La Chiesa ci fa dire, nella Sequenza: «O Spirito Santo, senza la tua forza, nulla è nell'uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sórdido, bagna ciò che è àrido, sana ciò che sànguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato». Il "Paraclito" viene poi riversato con abbondanza sopra la Chiesa che, nata dal petto squarciato di Cristo, prende forma e vigore. Questa Chiesa, dopo duemila anni di storia e di peccati, non sarebbe ancora in piedi se veramente lo Spirito Santo non la guidasse e la santificasse con la sua potente azione. Non ci ha lasciato dunque orfani il nostro Gesù quando è salito al cielo. Auguri di Santa Pentecoste! don Sante

 

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