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Politica

BENE AVERE UN MINISTERO DELLA DISABILITA’?

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Il Governo Draghi ha un Ministero della Disabilità. Ma l’approccio corretto alla disabilità è quello di un processo innovativo, non di politiche specifiche, di settore, dedicate. La reazione? Bisogna perseguire la strada delle politiche di mainstreaming in modo da non ridurre la disabilità a una condizione settoriale.

Le associazioni che si interessano della disabilità commentano tale nomina:

·        la FISH si augura un coinvolgimento delle associazioni in modo da dare quel contributo previsto dalla convenzione ONU e si augura un’adeguata messa a disposizione di risorse finanziarie per attuare politiche mirate per rispondere ai diritti delle persone con disabilità a cominciare dal lavoro,

·        per l’Anffas il riconoscimento della disabilità non deve essere un problema di categoria ma trasversale alle politiche, un tema di cittadinanza. Continuare a lavorare per quel processo di inclusione che deve vedere realizzare un progetto di vita individualizzato e dare i giusti sostegni per garantire la piena partecipazione e il diritto di cittadinanza di ogni persona con disabilità.

Insomma una diversa ottica di osservazione per due delle massime associazioni presenti sul territorio nazionale.

Sarebbe stato meglio non avere un ministero della disabilità, perché deve essere un tema trasversale, di diritti universali fondamentali, al di là del colore politico di chi lo ha avuto:  la disabilità deve essere in tutti i ministeri, altrimenti si creano delle riserve indiane. 

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