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SULLA SALUTE DEI CITTADINI NON SI SCHERZA

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La salute non ha colore politico e la pubblicazione della Cnapi non può, e non deve diventare, oggetto di meschine strumentalizzazioni politiche sulla pelle dei cittadini dell’alta murgia.

Per questo le parole dell’onorevole Rossano Sasso della Lega espresse presso la camera dei deputati, sono apparse infelici ed inopportune: un discorso “condiviso” sugli smartphone di molti concittadini gravinesi che non ha evidenziato come la Cnapi, pur essendo stata pubblicata lo scorso 5 gennaio, è storia vecchia, di precedenti Governi quando Berlusconi era a Palazzo Chigi e veniva emanata la disciplina sulla localizzazione dei sistemi di stoccaggio delle scorie con il D.Lgs. 31/2010.

Per onesta intellettuale possiamo solo recriminare il fatto a questo Governo che il documento, pronto e segretato dal 2015, ha visto la luce in una fredda notte d’inverno per gettare ancora maggiore angoscia sui cittadini dell’Alta murgia già provati da una cronica crisi economica e spaventati dalla pandemia da coronavirus.

Polemiche a parte, noi di Articolo Uno Gravina vogliamo inviare l’ennesimo appello alle forze politiche locali e all’amministrazione che sul tema si sono chiuse in un ambiguo silenzio. Come mai a distanza di 15 giorni non abbiamo una delibera di consiglio ufficiale che esprima la contrarietà del nostro paese alla localizzazione del sito nazionale di scorie?? Crediamo sia il tempo di fare fronte comune per tutelare la nostra gente e il nostro territorio.

Cogliamo con favore l’intervento della Regione Puglia che dopo aver approvato una delibera di consiglio per dire No al deposito ha istituito un tavolo tecnico, presieduto dal Presidente Emiliano e composto dall’Assessore regionale all’ambiente, dai sindaci di Gravina in Puglia, Altamura, Laterza e dagli ulteriori Comuni dei territori confinanti che intendano aderire, per mettere a punto le controdeduzioni alla Cnapi. Un tavolo di coordinamento che dovrà anche definire la strategia comune con la Regione Basilicata. Interventi importanti che però rischiano di tagliare fuori i cittadini comuni che pure hanno dato sin da subito il proprio contributo con la nascita di un Comitato cittadino e che ora rischiano di restare fuori dalle decisioni istituzionali.

Per questo è fondamentale l’invito alla politica locale a fare da collante tra le istituzioni comunali e regionali e i cittadini affinché questa battaglia sia impegno di tutti per dire No alle scorie nucleari. Si al TURISMO, ALL’AGRICOLTURA, ALL’ENERGIA PULITA.

Ed ora al lavoro, seriamente e responsabilmente, per la nostra terra.

 

ARTICOLO UNO GRAVINA

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